ELEVEZZA s.f.

0.1 eliveza.

0.2 Lat. levis.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Il termine è da confrontare con leve di poco precedente nel contesto, ma resta difficilmente spiegabile l'aggiunta del pref. e- (forse per incrocio con elevazione o sim.). La lezione del ms. riporta: chella e liveza (cfr. Selmi, nota ad loc.), a dimostrare la difficoltà riscontrata dal copista rispetto alla forma prefissata.

0.7 1 [Rif. all'interiorità:] mancanza di ponderazione, sconsideratezza.

0.8 Zeno Verlato 03.05.2006.

1 [Rif. all'interiorità:] mancanza di ponderazione, sconsideratezza.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 21, pag. 87.10: El savio disse: quel che crede tosto, à leve la voluntà e rappicolorassi; perciò che· lla eliveza dell'animo intende in istoltezza. || Cfr. Selmi, p. 87, nota 1: «Qui credit cito, levis est, et minorabitur. Facilitas enim animi ad partem stultitiae vergit».