EMENDA s.f.

0.1 emenda, emende.

0.2 Da emendare.

0.3 Memoriali bologn., 1279-1300 (1287): 1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. pis., a. 1327.

In testi sett.:Memoriali bologn., 1279-1300 (1287); <Doc. ven., 1371>.

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Atto con cui si espia un peccato o una colpa, si rimedia a un errore morale. 1.1 [Dir.] Esborso con cui si ripara a un danno fisico o morale inferto a qno, o con cui si rifonde una spesa sostenuta.

0.8 Zeno Verlato 02.05.2006.

1 Atto con cui si espia un peccato o una colpa, o si rimedia a un errore.

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1287) [Dante Alighieri] 25.1, pag. 47: No me poriano zamai far emenda / de loro gran fallo gli ocli mei, set illi / non s'acecasero...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 53, pag. 285.14: Vilizio Catulo fece di lui grandi rimproccie, e poi li offerse la emenda: Cesare si sottomisse quel dì medesimo, e mangiò con lui in suo ostello, sì come ne l'ostello di suo padre, e poi furo grandi amici.

1.1 [Dir.] Esborso con cui si ripara a un danno fisico o morale inferto a qno, o con cui si rifonde una spesa sostenuta.

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 49, pag. 66.34: si quelli che in pregione fusse per offensa facta [[...]], volesse allo offeso fare justa emenda, de la quale amenda paresse convenevele al Capitano et al Judice overo a la magiore parte di lloro, et quello affeso non volesse ricevere quella cotale emenda, ne debbia essere tracto, non obstante che lo offeso lo contradicesse.

[2] Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.), pag. 544.18: se alcuno avesse emenda d' alcuno cavallo, sia tenuto di rimettere l' altro cavallo infra octo die dal die che riceverà la emenda.

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 11, pag. 632.4: E quello o quelli, o università o singulare persona, contra 'l quale fia provato el maleficio comesso fia constrecto alla emenda di dampni, da fire pagata ad arbitrio del zudese e sia punito de devuta pena.

[4] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 127.3: et iscumunicau et maledissi a tutti quilli homini [[...]], chi quista nostra donationi, oy constitutioni [[...]] alcunu tempu la violassi, oy la distrudissi, oy indi livassi alcuna cosa [[...]], exceptu chi per tali presumptioni illu rindissi a Deu fruttu dignu di penitentia et fachissi a lu abati et a li monachi di quistu monasteriu convenivili emenda.

[5] <Doc. ven., 1371>, pag. 120.17: Et se restitucion deli danni, over venditta de iniurie et offese contra quel Nicola non optigneremo delo dito nostro signor, la sua çittà di Ragusa çamai non haverà stado pacifico [[...]]. Supplicando che cum sua discrecion li piaqua ovrare, ché restitucion et emenda deli nosti damni, cum vendetta contra lo dito Nicola, cum lo suo aydo possamo optignier.