EMENDARE v.

0.1 emenda, emendà , emendallo, emendando, emendanu, emendao, emendar, emendarà , emendaray, emendare, emendari, emendarlo, emendarsi, emendase, emendasi, emendasse, emendata, emendate, emendati, emendato, emende, emendenno, emenderà , emenderay, emenderebbe, emenderebbero, emendi, emendino, emendiranno, emendo, emendò, emendòsene, emendòsi, emenna, emmendasse, emmendato; a: emendaro.

0.2 DELI 2 s.v. emendare (lat. emendare).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1295; Stat. pis., 1302; Stat. fior., 1334; Stat. volt., 1336; Stat. cort., a. 1345; Stat. lucch., XIV pm..

In testi sett.:Elucidario, XIV in. (mil.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Stat. moden., 1335; Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); a Stat. ver., 1371; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. assis., 1329; a Stat. viterb., 1384; Stat. cass., XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Espiare una colpa o un peccato, riparare a un errore commesso (anche pron.). 1.1 Rimproverare qno d'una sua colpa, affinché vi ponga rimedio. 1.2 [Rif. a un alimento:] rendere più giovevole mediante l'aggiunta di un medicamento. 2 [Dir.] Rimediare a un danno mediante un risarcimento economico. 3 [Dir.] Sottoporre a revisione un testo giuridico per eliminarne o correggerne gli errori, o per migliorarne il dettato. 3.1 Eliminare da un libro manoscritto gli errori dovuti al processo di copia.

0.8 Zeno Verlato 02.05.2006.

1 Espiare una colpa o un peccato, riparare a un errore commesso (anche pron.).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 21, pag. 265.6: La nona cosa si è quando quelli ch'à fallato si vuole emendare senza mai farlo, più esso die trovare pietà e misericordia, sì come sono alcuni che sono sì trattabili, che solamente per parole, quando l'uomo il biasma, sì s'ammendano e si rimangono di mal fare.

[2] Stat. sen., 1295, cap. 4, pag. 6.3: E se gli detti Inquisitori raportassero al Priore che 'l detto cacciato siasi emendato, che la vita sua faccia per la Compagnia, che 'l Priore el possa ricévare...

[3] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 5.5, pag. 748: Ki de [lo] suo peccato non s'emenna / ennella fossa sta, legata e scura.

[4] Poes. an. urbin., XIII, 41.17, pag. 623: Ancora Addàm et Eva non pensasse, / quando fecer l'affença, / ke a cotanto honore te tornasse / né a ssì gran potença, / volse Deo patre ke ppoi s'emendasse / per cotale avegne[n]ça...

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 11.7, pag. 36: Meglio è si tu me occide, che tu, Segnore, si offeso, / ch'eo non m'emendo, già 'l vide, 'nante a far male so acceso; / condanna ormai questo appeso, ché so caduto nel banno.

[6] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaestio 25, pag. 192.3: se illi in in erore, k'illi debiano emendar e ke illi siano acompagniadi a lor tostamente.

[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 27, 67-84, pag. 650, col. 1.5: e dixe in universale ch'el fo ... batagliero, po' fo fra' menore 'cordellero' [[...]]; e credess'emendar li falli ch'avea fatti in li tempi dell'armezare...

[8] Stat. assis., 1329, pag. 162.38: la vita en melglo emendare, coi boni exempli provocare a bene, le correctiune e le gastigatiune di peccati recevere humilemente e volentiere.

[9] Stat. moden., 1335, cap. 17, pag. 382.1: e se [[...]] ello no s' emmendasse e no se ne coreçesse, de la nostra compagnia fia descazà e cançelato.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 74.18: E la laydiza di lu vituperiu qui era multu manifesta fu emendata per severitati di suppliciu.

[11] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 8, pag. 25.13: Le preterite cose mal fatte si possono molto più agevolmente biasimare che emendare.

[12] Stat. cort., a. 1345, cap. 12, pag. 136.4: E se deppo la terça amonitione permanesse ello vitio del quale fosse stato correcto, non volendos' emendare, al postutto sia raso e cacciato de la nostra conpagnia piubicamente...

[13] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), Contra lo peccato, vol. 1, pag. 179.23: p(er)zò ché l'omo venza lo peccao bem perfectame(n)ti, si convem che l'omo abia IIJ cosse chi som i(n) veraxe penitencia: [[...]] la IIJ si è satisfaciom emendà p(er) ovra.

[14] Stat. cass., XIV, pag. 76.5: S(et) si alcuno fratre trattaray le cose de lu monasteru sordide, idest brutamente voy neglygentem(en)te < tractaray>, sia represu; si no(n) se emenda sia subtamissa ally discipline r(e)gulari.

[15] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 217.35: se tra qui a la terça 'monicione no serà stao in meio emendao, da la participacione de tuti i beni de la canpagnia nostra [[...]], fia privao e nientemeno del consorcio sia descaçao.

1.1 Rimproverare qno d'una sua colpa, affinché vi ponga rimedio.

[1] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 116.2: «Si m'aÿ Dio» ciò dise miser Lançiloto «vuj diti vero; a questo ponto vego ben che vuj siti quelo ch'el non è cavaliero ch'el podesse emendare ed io sì era ben mato, quando io non ve cognoseva».

1.2 [Rif. a un alimento:] rendere più giovevole mediante l'aggiunta di un medicamento.

[17] Stat. lucch., XIV pm., pag. 86.37: Lo cibo dei frati delli infermi sia comune, lo pane sia comune col convento, lo vino del convento se fie da emendare ad vuopo delli frati infermi, [sì] s'amendi.

2 [Dir.] Risarcire qno di un danno economico subito.

[1] Stat. sen., 1280-97, par. 29, pag. 10.16: ordiniamo che el rectore e 'l camarlengo sieno tenuti di fare emendare tutt' i guasti e tutte le arsioni a detto di tre massari del detto Comune, e' quali si debbiano chiamare dal Comune e da colui ch' avesse ricevuto el guasto o vero arsione.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 18, pag. 571.29: e chi contrafarà sia cacciato come falsario dalla provincia e soprattutto emende el dampno chi se cognoscerà c' alcuno sia incorso.

[3] a Stat. ver., 1371, pag. 339.2:E chi (con)trafarà le p(re)dite (con)se o alguna de quele fia punì e (con)de(m)pnà p(er) zascauno e çascauna fià en vintici(n)cho lbr. d(e) dr. v. pizol(i) p(er) zascauno e zascauna fià, [[...]]; e oltra la dita pena fio (con)de(m)pnà e (con)streto el [dito] scuraoro a refar e emendaro el da(m)pno so a q(ue)lluy de chi fosso el pano, lana, stamo o [tela] scurao o scuraa cu(m) la dita cotal aqua fo(r)ta...

3 [Dir.] Sottoporre a revisione un testo giuridico per eliminarne o correggerne gli errori, o per migliorarne il dettato.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 55, pag. 288.23: statuimo et ordinamo, ch'e' constodutari che sono electi ell'anno per l'Arte per emendare questo Costoduto, debbiano stare tre dì continuamente, da la squillecta che suona la mattina, infino a la sera quando suona ell'una volta.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 55, vol. 4, pag. 194.7: Per ciò io dico, che se la legge non può essere emendata nè per noi, nè per altrui; dunque non potete voi rimutare la sentenza, poi che voi non potete rimutare un solo motto.

[3] Stat. pis., 1302, cap. 61, pag. 978.2: Li suprascripti tre capituli, et tutto lo suprascripto Breve sono facti et emendati et correcti per Buonaiuncta Malmetta, et Balduccio di ser Manno, et Lemmo del Biancho, brevaiuoli et approvatori del suprascripto Breve...

[4] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 86, pag. 271.31: E se della detta scrittura o delle parole della scrittura fosse questione, diterminisi per li Consoli con consiglio di VII buoni uomini mercatanti di Calimala, i quali non sieno compagni o congiunti d' alcuna delle parti; excettati da questo capitolo i libri e le ragioni de' libri delle compagnie le quali cessassero di pagare a' suoi creditori, ne' quali esemplare, o no, e correggere, emendare, e tutte altre cose fare, i Consoli procedano a loro piacere.

[5] Stat. volt., 1336, cap. 6, pag. 11.4: ordinato è che i consoli e 'l camarlingo debbano ogni anno fra octo [dì] della entrata del mese di gennaio fare ragunare et tenere consiglio d' otto humini di decta arte aggiunti co lloro et loro consiglieri et fare tra loro proposta de emendare et correggiere e loro statuti...

[6] a Stat. viterb., 1384, Intr., pag. 181.18: Questo ène lo statuto dell'arte del macellari del macello minore della decta cictà di Viterbo, facto, composto ed ordinato per li providi et discreti homini Thomasso di Macchabrino, Anthonio di Iannicrapa, Francescho dell'Aglatella, Thomasso di Tuccio, Angilello del Vecchio, statutarii electi ad esso statuto corregiare, emendare, compilare et fare...

3.1 Eliminare da un libro manoscritto gli errori dovuti al processo di copia.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), Prologo, pag. 2.8: Per la qual cosa m' ho proposto d' offerirvi i libelli di Vegezio Flavio che trattano della cavalleria, i quali senza esemplo ho curato d' emendare, perchè uno solo, il quale trovato avea, era in tal modo per vizio di scrittori corrotto, che della litteratura sua neuno intendimento se ne potea trarre...