EMENDATORE s.m.

0.1 emendatore, emendatori.

0.2 Da emendare.

0.3 Stat. sen., 1298: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1298.

0.5 N Att.: solo in testi toscani (per lo più senesi).

0.7 1 [Dir.] Persona che provvede (gen. come membro di un collegio), alla revisione e alla correzione di un testo giuridico. 2 Chi corregge da errori o da vizi i costumi e il pensiero altrui.

0.8 Zeno Verlato 02.05.2006.

1 [Dir.] Persona che provvede (gen. come membro di un collegio), alla revisione e alla correzione di un testo giuridico.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 5, pag. 263.8: Item statuimo et ordinamo, che, da oggi innanzi, non possa da neuno sottoposto de la decta Arte éssare facta alcuna posta, o vero ordinamento del facto dell'Arte, il quale vallia o vero tenga in alcuno modo, se non fusse facto o vero ordinato per li VIJ emendatori di questo Costoduto, o vero da li consellieri.

[2] Stat. sen., c. 1303, cap. 35, pag. 94.18: questo capitolo non si possa mutare nè viziare in alcuno modo per alcuni emendatori, o vero per alcuna altra persona, o vero persone.

[3] Stat. sen., 1329, cap. 26, pag. 299.16: Anco statuimo e ordiniamo, ch' e' rectori de la decta compagnia per tucto el mese di novembre sieno tenuti di chiamare V buoni uomini emendatori e correggitori del Breve de la decta Università, buoni e leali, de li astrecti de la decta Arte.

2 Chi corregge gli errori morali o i vizi altrui.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Sap 7, vol. 6, pag. 106.13: Ma a me concedette Iddio di parlare proverbii per sentenza, e di presumere di dire quelle cose che sono degne di questi doni che mi sono dati; però che Iddio è duca di sapienza, e sì è emendatore de' savi.