ENIGMA s.m.

0.1 enigma, enigmate.

0.2 DELI 2 s.v. enigma (lat. aenigma).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Discorso gen. breve e conciso, il cui stile oscuro e allusivo, ricco di simboli e di metafore, affida all'abilità dell'interprete la comprensione del significato nascosto. 1.1 Oggetto la cui natura non può essere compresa mediante i normali mezzi dell'intelletto.

0.8 Zeno Verlato 03.05.2006.

1 Discorso gen. breve e conciso, il cui stile oscuro e allusivo, ricco di simboli e di metafore, affida all'abilità dell'interprete la comprensione del significato nascosto.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 33.50, vol. 2, pag. 574: E forse che la mia narrazion buia, / qual Temi e Sfinge, men ti persuade, / perch' a lor modo lo 'ntelletto attuia; / ma tosto fier li fatti le Naiade, / che solveranno questo enigma forte / sanza danno di pecore o di biade.

[2] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 46-57, pag. 724, col. 1.19: Enigma, si è come profezía. Forte, çoè, scura ad intendere...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 587.18: enigma è sermone naturale, o vero oscuro parlare o simiglianza.

[4] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), Esordio, cap. 1, pag. 11.6: Enigma, fra li colori rettorici, se determina nel quarto capitulo De tropis sì como appare nel Cattolicon e dice che è una oscura sentenza ed occulta similitudine de cose, [[...]] Unde enigma è vocabule oscuro che nogli si pò dare comperazione... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Oggetto la cui natura non può essere compresa mediante i normali mezzi dell'intelletto.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 140.13, pag. 102: Et eo, sperando di trovar merçede, / ençenoclato, parlo sì ch'eo sveglo / lo cor che posa nel dolçe disiro; / et el se volçe atorno e non vede / se no l'enigmate del chiaro speglo, / und'eo romagno smarito e suspiro.

[u.r. 02.04.2015]