ENNE s.i.

0.1 enne.

0.2 DELI 2 s.v. enne.

0.3 Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.).

N Att. solo tosc.

0.5 Locuz. e fras. l'esse e l'enne 1.

0.7 1 Nome della tredicesima lettera dell'alfabeto latino e italiano (contando K, ma non J).

0.8 Zeno Verlato 04.05.2006.

1 Nome della tredicesima lettera dell'alfabeto latino e italiano (contando K, ma non J). || In quanto J non è un grafema distinto nella grafia antica.

[1] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), 9.5, pag. 79: Con tre saette Amor nel cor mi venne, / credendo sostenerlo non potesse, / coll'aste nere e poi scritto in esse / lettere d'oro che parien le penne. / La prima avea un'EFFE R A e ENNE, / poi la seconda C E e ESSE, / la terza C H A parea ch'avesse, / secondo che lla mente ne ritenne.

- Fras. L'esse e l'enne: il sì e il no (di cui esse e enne sono le lettere iniziali), cioè gli opposti inconciliabili, entro cui si situa l'individuazione di una questione, di una decisione.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 1.33, pag. 90: Né la gran pioggia a Rubicone il tenne, / né 'l mio dolor, né lo scuro sembiante, / né i suoi veder pensar tra l'esse e l'enne, / che non seguisse dietro dal gigante, / e gli altri apresso, ché al mio tormentare / ciascun fe' il cor più duro che diamante.