ESPIARE (1) v.

1 [Con valore etico-morale:] emendare la colpa connessa ad un errore di condotta scontando una pena.

[1] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la misericordia, vol. 1, pag. 190.31: E mo(n)ta fia e a torto lo segnor è defamao, e p(er)zò elli no seram quiti a Deo se elli dixessem: e' no ne saveva niente; p(er)zò che elli som tegnuy d'espiar p(er) alchum bom homo de caxa soa, che fa la soa masnà, e segondo lo peccao co(r)rezilli.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 38.27: come l'uomo dovesse sacrificare alle anime e agli Dii dell'inferno; e come l'uomo dovesse [espiare], quando la saetta ferisse in alcuna parte, o quando alcuno miracolo apparisse.

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 111.8: E cutale te, o Baccho, gridando li saltatori «hebeé», Gnosis, lassata, sostenne li tuoi incorsi. Oh, quanto adopera la natura in de la vostra belleza! Li danni vostri sono da 'spiare in molti modi.

- [Con valore causativo].

[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 51.1: Appresso, la morte ch'è presso, e che per tutto ispìa, de' ismuovere lo peccatore tutto a se confessare, perciò ch'elli non sa nè 'l punto, nè l'ora, nè 'l giorno che la morte verrà…

2 [In volgarizzamenti di testi latini:] purificarsi da una colpa praticando riti religiosi propiziatori.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 88.1: E quella mano la quale Creso avea espiato col sacrificio, onorando li dii della sua casa, si sozzoe nel sangue del disavveduto omicidio.

[2] f Livio volg, XIV pm.: Gli altri prodigi e nuovi avvenimenti furono con solenne cura purgati ed espiati. || GDLI s.v. espiare.