EREMITAGGIO s.m.

0.1 ermitaggi, ermitaggio, remitaggio, rimitaggi, rimitaggio, rimitagio, romitaggi, romitaggio, romitagio, rumitaggio.

0.2 Da eremita.

0.3 Gatto lupesco, XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Gatto lupesco, XIII sm. (fior.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

In testi mediani e merid.: Ranaldo da M. Albano, c. 1350 (perug.).

0.7 1 Luogo, posto in zone selvagge e lontane dai centri abitati, dove ci si ritira a vivere in povertà (normalmente per motivi religiosi).

0.8 Maria Clotilde Camboni 24.06.2006.

1 Luogo, posto in zone selvagge e lontane dai centri abitati, dove ci si ritira a vivere in povertà (normalmente per motivi religiosi).

[1] Gatto lupesco, XIII sm. (fior.), 84, pag. 291: A questa mi dipartìo andando / e da lo romito acomiatando, / a cui dicea lo mio vïag[g]io. / Ed uscìo fuor dello rumitag[g]io / per un sportello k'avea la porta...

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 121.1, pag. 244: I' sì nonn- ò più cura d'ermitag[g]i, / Né di star in diserti né 'n foresta, / Ch'e' vi cade sovente la tempesta: / Sì chito a ssan Giovanni que' boscag[g]i!

[3] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 1, pag. 2.8: allogossi in uno boschetto, presso a una terra molto dilettevole, salvo che v' abitavano saracini. E questi contenendosi grande tempo in tale penetenza, che non mangiava altro che erba et acqua, il Nemico, che grande ira n' ebbe, tanto gli andò dintorno, che in follia el fece cadere, sì come voi udirete. Elli è vero, che allato a lo romitaggio era una fonte, due alquante saracine venìano per l' acqua...

[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 27, pag. 312.8: molte tentatione sofferse e grande bactallie dai maligni spiriti, e molti altri travalli, e necessità dell'erba che mangiava, che per la secchessa dell'ermitaggio non ne trovava guairi...

[5] Ranaldo da M. Albano, c. 1350 (perug.), pag. 144.8: truovano una grande selva e truovano dentro a quista selva uno bello romitaggio.