EREMITORIO s.m.

0.1 ermitò, remitorio, remitoro, romitorii, romitorio, romitoro, rumitorio.

0.2 Lat. mediev. eremitorium.

0.3 Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.): 1. || La forma rimitorium è att. in un doc. lat. di area sen. del 1178: cfr. GDT, p. 554.

0.4 In testi tosc.: Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

In testi sett.:Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.7 1 Luogo posto in zone selvagge e lontane dai centri abitati, dove (di solito per motivi religiosi) ci si ritira a vivere in povertà.

0.8 Maria Clotilde Camboni 24.06.2006.

1 Luogo posto in zone selvagge e lontane dai centri abitati, dove (di solito per motivi religiosi) ci si ritira a vivere in povertà.

[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 89.16: uno buono uomo, ch' à nome Buonifazio, che sta in uno romitorio in su le mura di Gerusalem.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 227.8: per caxo venne al remitorio del predito conte...

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 99.38: rispuose che venia da uno romitorio di monachi, ov'elli era dimorato quaranta anni per tentare un monaco di fornicazione...

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 21, 106-120, pag. 480, col. 2.10: Eremo, çoè rumitorio. unde eremite, si dixe 'ab heremo'.

[5] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 6, pag. 266.4: Lo d(i)c(t)o monaco era vecchio, e per lo spiritamento di Dio elli conovve lo coraggio del filiolo del rei. [3] E scicte del suo remitorio, e misesi inn una nave per venire in dela terra d'India...

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 15, pag. 237.16: fu monto famosa in santitae e stete in un ermitò su lo monte de Pelestrin[a].