ERESIARCA s.m.

0.1 eresiarca, eresiarce, eresiarche, eresïarche, eresiarchi, eresiarci, heresïarca, resiarche, risiarcha.

0.2 DELI 2 s.v. eresia (lat. tardo haeresiarcham).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.7 1 Iniziatore di una dottrina o di un movimento eretico; eretico.

0.8 Mara Marzullo 11.05.2006.

1 Iniziatore di una dottrina o di un movimento eretico; eretico.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 13, pag. 458.16: E ne' tempi di costui Valentino eresiarca, e Cerdo maiestro di Marcione, vennero a Roma.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 9.127, vol. 1, pag. 158: E quelli a me: «Qui son li eresïarche / con lor seguaci, d'ogne setta, e molto / più che non credi son le tombe carche.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 9, 1-9, pag. 258, col. 2.3: In questo nono Cap. intende l'A. circa la fine, toccare alcuna cosa de li eresiarche; ... e prima, pone una questione, come appariràe.

[4] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), [1326/27] 107.11, pag. 206: e se Firençe Dante fé digiunto / il grande effetto vedendo, lui punto / testé alme' non parve ch'ella abborra / cosí malvagiamente dal sofista, / detto maestro Cieco l'Escolano, / heresïarca e falso cristïano, / ch'ell'à distessa la scievéra manno / a vendicar la iniuria del suo artista, / col foco ond'ela pregio sempre aquista.

[5] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 9, 124-133, pag. 271.6: Dante: Qui son li eresiarche; cioè li principi delli eretici...