ERRANTE agg./s.m.

0.1 arante, aranti, arrante, arranti, contra-li-erranti, erant, erante, eranti, errante, erranti, errantj, irranti, 'ranti.

0.2 V. errare (lat. errantem).

0.3 Orlanduccio, Oi tu, che se', c. 1267 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Orlanduccio, Oi tu, che se', c. 1267 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. cavaliere errante 1.1; contra-li-erranti 3.1; essere errante di 1.4; essere errante in 1.4; stella errante 1.2.

0.7 1 Che si muove continuamente senza una direzione e un obiettivo det. 1.1 Fras. Cavaliere errante (o solo errante): [in contesti romanzeschi:] chi andava vagando in cerca di avventure nobili e pericolose. 1.2 Estens. [Con rif. agli astri:] che si muove incessantemente. 1.3 Che devia (da un tragitto det., che costituisce il percorso corretto) e vaga senza una direzione e una meta (con valore moralmente neg.). 1.4 Fras. Essere errante di, in qsa: muoversi in una direzione det., tendere a (anche fig.). 2 Fig. [Con rif. al vagare della mente:] che si trova in uno stato di confusione emotiva, di smarrimento; afflitto. 3 Che non valuta correttamente la realtà o una sua manifestazione, che si comporta in modo non conforme ad una norma condivisa (spec. con valore moralmente neg.). 3.1 Sost. Chi non si attiene ad una norma condivisa (nelle proprie opinioni o nel proprio comportamento). 3.2 Sost. [In contesti di argomento relig.:] chi si distacca dalla dottrina o dagli insegnamenti della chiesa; peccatore, eretico, pagano.

0.8 Elisa Guadagnini 27.03.2006.

1 Che si muove continuamente senza una direzione e un obiettivo det.

[1] Lambertuccio Fresc., XIII sm. (fior.), 99a.2, pag. 255: Con vana er[r]anza fate voi riparo / infra lgli er[r]anti marinari a paro, / dicendo Carlo sia del mondo paro' / e tramontana senza alcun riparo!

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 2, cap. 6, par. 2, pag. 55.23: A ciascuno sua patria è molto cara: eziandio gli uccelli volanti per aria amano i loro nidi: l'erranti fiere a' loro covili si ritornano.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 32.14: Deh! oste nostro Enea, dì a noi dal primo principio l'insidie de' Greci, e li casi de' tuoi, e delli tuoi erranti viaggi; perciò che già la settima state ti porta errante in tutte terre e mari.

- [Con rif. al vagare dello sguardo:] occhi erranti.

[4] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 8, ott. 9.5, pag. 218: mentre e' rimirava, gli occhi erranti / or qua or là d'intorno a tutto, avvenne / che esso vide nel petto un fermaglio / d'oro, lì posto forse per fibbiaglio.

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 135.24: Tre volte levandosi suso, sforzandosi col gomito levossi, e se rivolse tre volte nel letto, colli occhi erranti domandò la luce dall'alto cielo, e conoscendo la luce pianse.

- [Detto della febbre:] che ricorre nel tempo con tempi e modi irregolari. || Cfr. errore 1.

[6] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 3, pag. 463.6: onde in questo tempo sono le febre dure et erranti, le quali nè con determinati tempi vengnono nè con determinati se ne vanno.

1.1 Locuz. nom. Cavaliere errante (o solo errante): [in contesti romanzeschi:] chi andava vagando in cerca di avventure nobili e pericolose.

[1] Orlanduccio, Oi tu, che se', c. 1267 (fior.), 1, pag. 473: Oi tu, che se' er[r]antecavaliero, / de l'arme fero - e de la mente sag[g]io, / cavalca piano, e diceròtti il vero / di ciò ch'io spero, - e la certezza ind'ag[g]io...

[2] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 5, pag. 9.27: et quand'io v'ò contato tutto lo mio affare, signore cavalieri, pregovo per Dio e per vostra gentilessa che voi abbiate pietà di me e che mi consigliate e mettiate in me vostro podere, come cavalieri erranti sono usati di fare di consigliare tutte le donzelle sconsigliate e mal menate.

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 5, pag. 12.17: lo re Artù fu signore della Gran Brettagna, capo et aiuto delli cavalieri erranti...

[4] Petrarca, T.C. (Vat.Lat. 3196), 1357-74, 56, pag. 250: Ecco que' che le carte empion di sogni, / Tristano, e Lancelotto, e gli altri erranti, / Ove conven che 'l vulgo errante agogni.

[5] Framm. Queste Saint Graal, XIV (ven.), pag. 479.6: E quando el vete ch'elo era chavalier errante elo li dise che ben sie lo vegnudo e fexelo desarmar...

- [Per significare grande audacia].

[6] Bel Gherardino, a. 1375 (tosc.), I, st. 20.8, pag. 116: - Se da mangiare avessemo e da bere, / aventurati saremo sette cotanti / più che non furono i cavalieri erranti! -

1.2 Estens. [Con rif. agli astri:] che si muove incessantemente.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 172.38: Jopas cantò, sonando, della errante luna e delle varie opere del sole...

[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 20, 67-78, pag. 569.32: nel mondo errante; cioè nel mondo che corre per tempo et erra e debbe avere fine; e questo dice a differenzia dello inferno che è mondo che non corre... || Ma v. 3 [5].

- Locuz. nom. Stella errante: pianeta. || Lo stesso che stella erratica.

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 127.58, pag. 172: Non vidi mai dopo nocturna pioggia / gir per l'aere sereno stelle erranti, / et fiammeggiar fra la rugiada e 'l gielo, / ch'i' non avesse i begli occhi davanti...

[4] x Cecco di Meletto, Voglia il ciel, 13, a. 1374 (tosc.-pad.), pag. 100: Le stelle erranti observan lor vïaggio, / nè noi costringe a seguitar suo raggio.

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 69.10: Or par che sopra me per gratia scocchi / l'arco divino, [[...]] el qual me volge con l'ecterno strale / verso le stelle sette vaghe errante / che piegano a lor modo ogni mortale.

1.3 Che devia (da un tragitto det., che costituisce il percorso corretto) e vaga senza una direzione e una meta (con valore moralmente neg.).

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 14.6, pag. 26: Io mi confesso a Dio [[...]] di mie deffetti e di mie colpe, quante / io ò comesse in mal dir et in mal fare, [[...]] lasciando 'l ben dal qual sum fatto errante, / superbio, desdegnoso e arogante...

1.3.1 Sost.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 290.9, pag. 119: La gran bieltà che procede del viso [[...]] Quell'è lo specchio ove bieltà riluce / [di] splendientissima serena luce / al cui splendor si rinvian gli erranti.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 2.4, pag. 340: \Francesco\ Ai! Sire Iddio, che tutta giente meni, / C' a tte attende, a porto di salute, / Che disegni la via a' pellegrini, / E che dirizzi gli eranti in canmino...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 9, par. 4, pag. 209.12: elli non puote l'errante a via diritta per forza rimenare, ma amonire si sforzerà che alla diritta fé il ritorni, della quale primieramente e' chadde».

1.4 Locuz. verb. Essere errante di, in qsa: muoversi in una direzione det., tendere a (anche fig.).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 122.3, pag. 491: Grevementi me despiaxe / che li nostri majoranti: / de mar far son'ranti / che nixun de lor à paxe.

[2] A. Pucci, Arte del dire, a. 1388 (fior.), 1.10, pag. 294: La tema ti conviene imaginare / prima che a cominciar sonetto vegni, / e dal pensare fa che non isdegni / se in corto tempo tu vogli imparare. / E tutta l'a b c vien bischizzando / quando tu sei dal tema ['n] rima errante / per trovar quella che tu vien cercando.

2 Fig. [Con rif. al vagare della mente:] che si trova in uno stato di confusione emotiva, di smarrimento; afflitto.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 1-9, pag. 685, col. 1.24:La decenne sete. Imperçò che X agni eran passà che Beatrixe era morta, ed ello avea aipù sede de lei vedere. Qui vol dire che X agni stette vagabundo ed erante.

[2] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 166.39, pag. 871: Deo, come son fòra / di tutto buon consiglio! / Per lo mio core errante, / ogni spirito plora / de l'alma ch' è 'n periglio!

3 Che non valuta correttamente la realtà o una sua manifestazione, che si comporta in modo non conforme ad una norma condivisa (spec. con valore moralmente neg.).

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 27, pag. 193.3: Oi mondo errante e sconoscente, uomini di poca cortesia! Quanto fu maggiore il Signore Nostro, che fé il cielo e la terra, che non fu Lancialotto!

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 94, pag. 284.35: dobbiam noi guerire l'animo infermo, e liberarlo de' vizj, o dirizzarlo a vertù per la mente errante presta al peggio.

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 247.2, pag. 311: Parrà forse ad alcun che 'n lodar quella / ch'i' adoro in terra, errante sia 'l mio stile, / faccendo lei sovr'ogni altra gentile, / santa, saggia, leggiadra, honesta et bella.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 110.15: alcuni volcero credere che [[quisti duy ri frati]] fossero stati facti Diey e, cossì vivi, saglyuti in cielo per volontate divina, secundo la errante credenza loro...

- Mondo errante.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.67, vol. 3, pag. 334: Chi crederebbe giù nel mondo errante / che Rifëo Troiano in questo tondo / fosse la quinta de le luci sante?

[6] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 20, 67-78, pag. 456, col. 1.1: Nota errante, dove molte opiniuni ve sono false e desviade dalla verità .

[7] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 459.2: nel mondo errante, però che giudica pure a senso; nel quale mondo si erra, come è scritto di sopra in più capitoli.

3.1 Sost. Chi non si attiene ad una norma condivisa (nelle proprie opinioni o nel proprio comportamento).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 29: e(r)rasti p(er)ò che [[...]] seguisti [[...]] la volontà (et) lo se(n)no dela moltitudine deli stolti (et) deli erranti...

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 31.33, pag. 115: Amore propio e vero / nonn este di pecato, / e de lo pecato este / voler tal donna che sposa no gli ène. / E gli era[n]ti sì dicono ch'è amore / trarla di suo onore, / e l'un l'altro amadore / a zo disiderare è apellatore.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 1, pag. 262.4: Io [[...]] li errori della gente abominava e dispregiava, non per infamia o vituperio delli erranti, ma delli errori...

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 55, S. Ambrogio, vol. 2, pag. 495.22: "Tu che hai seguitato l'errante, or seguita il correggente".

- [Titolo di una canzone dantesca:] locuz. nom. Contra-li-erranti.

[5] Dante, Convivio, 1304-7, IV, canz. 3.141, pag. 260: Contra-li-erranti mia, tu te n'andrai...

[6] Gl Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 30, pag. 455.5: Questo 'Contra-li-erranti' è tutto una parola, ed è nome d'esta canzone, tolto per essemplo dal buono frate Tommaso d'Aquino, che a un suo libro, che fece a confusione di tutti quelli che disviano da nostra Fede, puose nome 'Contra li Gentili'.

3.2 Sost. [In contesti di argomento relig.:] chi si distacca dalla dottrina o dagli insegnamenti della chiesa; peccatore, eretico, pagano.

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 17.9, vol. 1, pag. 155: Fillia fo de re e de raina / la beata santa Katerina, / de li erranti gram medicina...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 6.119, pag. 116: La mea voxe e li me' lavri / con toa sapientïa avri: / lo sovram lavro in to amor / sperando veí ti, Salvaor; / l'atro in lo to timor / temando l'infernal dolor; / per to loxi preicar e dir / e li eranti convertir.

[3] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 4, prol., pag. 61.3: La quarta letera de questo nome de Maria si è I, per la qual se dà ad entender che la Vergene gloriosa è illuminarix de li erranti e de li inperfeti ad illuminar e traçer quili a via de salvation.

[4] Piero Alighieri, Arti liberali, a. 1364 (fior.), 99, pag. 204: - Perché noi ci dogliàn del danno nostro / non siàn però erranti della fede, / ché ciascheduna crede / quel che lla santa Chiesa tiene e predica...

[5] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 35.9, pag. 155: O vera genitrice, / per te sian rivocati / tutti gli erranti ch'erran trangosciati / sol per la lor fallença...

[u.r. 21.10.2011]