CAMPEGGIARE v.

0.1 campeggiando, campeggiar, campeggiare, campeggiasse, campeggiava, campeggiavano, campeggiò, campezar, canpeggiare, canpicié.

0.2 DEI s.v. campeggiare (da campo o prov. campejar).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.4.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38; Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Tristano Veneto, XIV.

0.7 1 [Rif. ad un corpo armato:] disporsi e stazionare nei campi che circondano una det. località, gen. per assediare o fronteggiare il nemico. 1.1 Combattere in campo aperto. 1.2 Disporre in campo (un uomo armato), anche fig. 1.3 Percorrere un vasto territorio (perseguendo una strategia di occupazione militare). 1.4 Fig. Aver spazio per agire liberamente e con protagonismo. 2 [Rif. alle forme vivaci di un'immagine disegnata o scolpita:] risaltare e spiccare nettamente sullo sfondo.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 12.07.2006.

1 [Rif. ad un corpo armato:] disporsi e stazionare nei campi che circondano una det. località, gen. per assediare o fronteggiare il nemico.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 4, pag. 113.3: nella quale cittade si raccolse lo detto Arabo chiamato per lo suo diritto nome Alchafi; uomo di mirabile prodezza, con grande quantitade di cavalieri. E più non disiderò canpeggiare intorno alla città di Tunisi...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 95, vol. 2, pag. 301.14: era capitano dell'oste messer Marco Visconti di Milano, e aveano le fortezze de' monti d'intorno, per modo che 'l re non potea campeggiare.

[3] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 35, pag. 60.11: imponendo loro che il dì e la notte andassono ciascuno a vicenda intorno a' fossi de' Troiani, e l'altra gente campeggiasse dintorno.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 79, vol. 2, pag. 400.23: francamente corsono ove si sentivano i nimici, e lli asalirono col vantaggio del sito dov'erano, e no· potendosi stendere né campeggiare, e inviliti, tutto che facessono per loro onore mostra d'arme, in fine furono cacciati di fuori...

1.1 Combattere in campo aperto.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 104, vol. 2, pag. 441.27: tornato i· Messina, e sanza avere avuto da· rre Luigi aiuto col quale potesse colla parte aversa campeggiare, però che i Catalani liberamente scorrieno il piano tra Messina e Melazzo, e avieno prese parecchie castella...

[2] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), VII, ott. 33.4, pag. 264: e senno fu recarsi alla difesa / con gl' Inghilesi più, che 'l campeggiare, / e poi la gente, che l'aveva offesa, / gran senno fu dal suo lato recare, / e co' Tedeschi vendicare ogni onta...

1.1.1 Fig. Sfogare liberamente (la tensione interiore, ai danni di qno).

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 29, vol. 2, pag. 495.5: Seguendo simili cose e' pare che quando il verno no· llascia campeggiare la sfrenata rabbia di Taliani, no· resti di procurare scandali e comuzioni.

1.2 Disporre in campo (un uomo armato), anche fig.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 276, pag. 249.4: io son aparichiada de far meter uno chavalier al champo per mio nomen che me defenda da çaschun chavalier che vorà aconbater [[...]] Et ello disse: «Dama, la vostra scusia non ve val niente, che io ssè molto ben como el va la chossa; et sapié che quando vui me canpicié, cià mai dela conpagnia de Tristan non ve prenderé vollontade».

1.3 Percorrere un vasto territorio (perseguendo una strategia di occupazione militare).

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 1 Mc 11, vol. 8, pag. 502.4: E Simone suo fratello fece duca da' termini di Tiro infino agli confini d'Egitto. [60] Allora Ionata uscì fuori osteggiando, e campeggiava le cittadi di là dal fiume... || Cfr. 1Mc 11.60: «perambulabat trans flumen civitates».

1.4 Fig. Aver spazio per agire liberamente e con protagonismo.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 255, pag. 11: Ki ten lo mat per rex, ki 'l lassa campezar, / El dá a oltri materia ke i debian pezorar.»

2 [Rif. alle forme vivaci di un'immagine disegnata o scolpita:] risaltare e spiccare nettamente sullo sfondo.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 45, pag. 195.33: appresso il sinistro omero gli armò d' un bello scudetto e forte e ben fatto, tutto risplendente di fino oro, nel quale sei rosette vermiglie campeggiavano.

[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 10.34, pag. 54: Ornato di bell'arme e coronate / le tempie avea di quelle fronde care, / che fur da Febo già cotanto amate. / Mirabilmente bell'a campeggiare / in uno scudo lo divino uccello / nero nell'or li vidi...

[u.r. 14.01.2009]