CAMPIDOGLIO s.m.

0.1 campidogli, campidoglio.

0.2 Lat. Capitolium.

0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

0.7 1 [Rif. a Roma o ad altre città di fondazione romana:] la rocca centrale, antica sede di templi dedicati alla triade capitolina, successivamente occupata soprattutto dai palazzi governativi. 1.1 Estens. [Spec. rif. a Roma:] il potere costituito. 2 Plur. Meton. I templi e le rocche della città di Roma.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 20.07.2006.

1 [Rif. a Roma o ad altre città di fondazione romana:] la rocca centrale, antica sede di templi dedicati alla triade capitolina, successivamente occupata soprattutto dai palazzi governativi.

[1] Libro fiesolano, 1290/1342 (fior.), pag. 55.11: uno altro nobele facesse smaltare lo spazo de la terra a ssimilitudine di Roma; e uno altro nobile facesse fare il Campidoglio come quello di Roma, e uno altro nobele facesse fare li condotti dell' acque ad alti arcora per li quali venisse l' acqua di lunge a la città VII miglia...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 90, vol. 3, pag. 495.23: si ragunò parlamento in Roma, ove si congregò molto popolo, e in quello isposta sua ambasciata con savie e ornate parole, come quelli che di rettorica era maestro, com'elli avea ordinato con certi caporali del popolo minuto, a grido fu fatto tribuno del popolo e messo in Campidoglio in signoria.

[3] Gesta Florentin. (ed. Santini), XIV pm. (fior.), pag. 133.12: E 'l detto dì perderono gl'Orsini le militie e lle chase del chancelliere, e 'l canpidoglio, che si arenderono a patti allo 'nperadore, salve le persone.

[4] Libro fiesolano, XIV pm. (fior.), pag. 95.21: sì llo preghò e comandò, ch' elli se ne venisse a Firenze ad abitare; la quale era chiamata allora Cesaria, e fecesi alla guisa di Roma. E quello Uberto venne a Firenze, e fece le piaze e chanpidoglio e gli smalti e llo gardingho; e signoreggiava con sette conpagni, tra di Roma e di Fiesole; ed egl' era signore in tutto, e tenevala per lo comune di Roma.

1.1 Estens. [Spec. rif. a Roma:] il potere costituito.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 31, pag. 40.30: Lo primo giorno che Cesare fu pretore, comandò che 'l Campidoglio fusse rifatto, e mise soprastante sopra ciò fare, per consentimento del popolo, Quinto Catulo. Ma poi vidde che 'l Campidoglio era contra lui; sì se ne rimase, e lassollo stare.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 247.2: Farsalia sentirà colui: li campi di Tessaglia un' altra volta si bagneranno di sangue; e 'l grande nome sarà vinto nell'acque di Cicilia: e Cleopatra, non bene fidata al suo marito, cadrà; e indarno avrà minacciato che 'l nostro Campidoglio servirà al suo Egitto.

2 Plur. Meton. I templi e le rocche della città di Roma.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 33.10: o alloro, io ti porterò sempre in sulla mia chioma, e alle mie cetere, e a' miei turcassi: tu sarai agli allegri signori, quando la lieta voce canterà lo triumfio, e quando le grandi pompe visiteranno i campidogli. || Cfr. Ov., Met., I, 561: «tu ducibus Latiis aderis, cum laeta Triumphum vox canet et visent longas Capitolia pompas».

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, pag. 787.35: E finita la signoria de' re nella città nomata dal suo fattore e già lungamente vivuta sotto il libero uficio de' consoli, si poteano vedere i campidogli non rozzi, con iscaglioni di zolle né di paglia coperti, ma chiari di candidi marmi e d'oro molto lucenti, e i templi altissimi e mirabili, pieni di molti iddii, i teatri risonanti e di giovani spessi...

[u.r. 14.01.2009]