DISAVVEDUTO agg./s.m.

0.1 desaveçute, desxaveçuto, dexaveçute, disaveduti, disaveduto, disavveduta, disavveduto, dissaveduto, dissaviduta.

0.2 Da avveduto.

0.3 Poes. an. sang., 1270-71: 2.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. sang., 1270-71; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Privo di prudenza e saggezza. 1.1 Sost. Persona sconsiderata. 2 Che si manifesta all'improvviso; non previsto o non voluto. 2.1 Che non ha coscienza o conoscenza di qsa. 2.2 [In senso pass.:] non conosciuto, non evidente, nascosto.

0.8 Rossella Mosti 23.06.2006.

1 Privo di prudenza e saggezza.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 43, pag. 122.12: sì dibiati veder e pensare deliberatamente vostro processo, per quello ke non è subitamente da iudicare, ké tute le cose subite ènno provate desaveçute...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 45.2: dipo 'l perdimento de l'anime, a la fine invollono le corpora con rie delettationi di crudele morte, la quale potrebero scampare per vero conoscimento de la vera fede, secondo che guastatori di vita et disaveduti seguitatori di morte...

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 120.9: Ma piccula fatica è saviamente usar li giuochi; maggior cosa è aver li suoi composto. Allora siamo disaveduti e in quello studio n'apriamo e li nostri petti si mostrano nudi per li giuochi.

1.1 Sost. Persona sconsiderata.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 362.17: e ll'amore pieno di aguati abonda ne li disaveduti.

2 Che giunge all'improvviso; non previsto o non voluto.

[1] Poes. an. sang., 1270-71, 2, pag. 69: Ardente foco al core s'è ap(re)so: / disaveduto mai nol vidi tale; / e tanto forte i(n) ello s'è acceso / che no(n) discende ma tuttora sale...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 47.20: 17. Eciandeu la nassita di Gorgia epyrotu, forti et famusu homu, lu quali, però ca essendu purtata sua matri a suttirrari qui era prena d'issu, issendu da la ventri di sua matri, cu dissaviduta cridata constrinsi di stari er retinirsi quilli qui purtavanu lu lettu...

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 332.3: Anzi se io avessi te veduto abattuto per disavveduto riscontro d'arme nello aggiugnere delle due oste, la spada già giunta allo tuo collo averei ritratta indrieto.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 3, vol. 3, pag. 27.2: lo piangevole caso e avenimento di molta trestizia, cioè il disaveduto e sùbito accidente, e molto dannoso cadimento, il quale per soprabondanza di piene d'acque, per divino consentimento in parte aperte le cataratte del cielo, venne nella vostra cittade...

2.1 Che non ha coscienza o conoscenza di qsa.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 4, 1-18, pag. 81.34: non m'era accorto; del passamento del tempo: acconciamente finge qui l'autore esser stato disavveduto del passamento del tempo...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 131, S. Giovanni Crisostomo, vol. 3, pag. 1156.11: Il quale, essendo ordinato prete, per zelo de la castitade era tenuto più crudele, e servìa più al furore che a la mansuetudine e, per la dirittura de la vita disavveduto, non sapea ragguardare a quelle cose che doveano venire.

2.1.1 Impreparato.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 127.10: avendu adrizatu so caminu inver altru locu, subitamenti girau et vinni a Trebia et, truvandula dissaviduta et sturduta, pilyaula.

2.2 [In senso pass.:] non conosciuto, non evidente, nascosto.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 2, pag. 188.10: Sono alcuni sì poco discreti nel voler pur mostrare di conoscere e di sentire quello che per loro non fa di sapere, che alcuna volta per questo, riprendendo i disaveduti difetti in altrui, si credono la lor vergogna scemare là dove essi l'acrescono in infinito...