DISFERMARE v.

0.1 desfermare, disfermi, disfermo.

0.2 Etimo incerto: da fermare o sul fr. ant. desfermer (DEI s.v. disfermare); o da affermare con cambio di prefisso (sul modello di aggiungere / disgiungere ecc.).

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.).

In testi mediani e merid.: Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Danneggiare nella struttura, rompere. 2 Non confermare, riconoscere come non veritiero, non valido; confutare. 2.1 Dire una cosa diversa da quanto affermato in precedenza; smentirsi, contraddirsi.

0.8 Milena Piermaria 08.05.2006.

1 Danneggiare nella struttura, rompere.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 2, pag. 30.2: Ma tanto perdere ò odio, che pur diçìo traire: non già saiette vane e despennate, ma ferme e pungiente molto, che lo scudo vostro, ch'è quaçi di diamante, potesseno desfermare, e v'intrasseno al core, facciendo humiliare, me humel resguardando.

2 Non confermare, riconoscere come non veritiero, non valido; confutare.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 98.3, vol. 2, pag. 200: Vedian la cosa che tocca ciascuno / c'ognun convien che l'approvi e confermi / né che men la disfermi / che sono stati quey che l'àn fermata; / ma ogni cosa ch'è facta e fondata / non àn poder di disfar quella gente / che d'essa è stata nel primier volente.

2.1 Dire una cosa diversa da quanto affermato in precedenza; smentirsi, contraddirsi.

[2] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 15, 4.5, pag. 804: Saper ti fo ch'el mio detto rifermo, / da poi che le mie rime mal notaste; / come Iddio fe' li sere, tu 'l provaste, / s'io traggo ben l'effetto del tuo sermo. / E vòi' che sappi ch'io non mi disfermo: / ché mai non uscerai, se là giù intraste...