DUBBIO agg./s.m.

0.1 dobbio, dobio, dubbi, dubbî, dubbia, dubbie, dubbii, dubbij, dubbio, dubbj, dubi, dubî, dubia, dubie, dubii, dubij, dubio, dubiu, dubïu, dubla.

0.2 DELI 2 s.v. dubbio (lat. dubium).

0.3 Jacopo Mostacci (ed. Antonelli), XIII pm. (tosc.): 2.2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Jacopo Mostacci (ed. Antonelli), XIII pm. (tosc.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lett. sen., 1294; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); a Lett. lucch., 1300 (2); Lett. pist., 1320-22; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: a Omelia padov., XIII s.q.; Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. bologn., 1295; Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Doc. gen., c. 1320; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. padov., c. 1375.

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Lett. napol., 1356; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. cavare di dubbio 1.7; cavare di ogni dubbio 1.7; di dubbia lode 3.3; di dubbio 2.1.2; di dubbio padre 3; essere in dubbio 2.7; fare un dubbio 2.3; in dubbio 1.4; levare ogni dubbio 1.7; mettere in dubbio 1.5; muovere un dubbio 2.3; nel dubbio 1.4; non trarre dubbio 2.4; non dubbio 3.1; non essere dubbio 2; peccato dubbio 3.2; porre in dubbio 1.5; senza dubbio 1.3; senza alcun dubbio 1.3; senza nessun dubbio 1.3; senza niuno dubbio 1.3; senza ogni dubbio 1.3; solvere un dubbio 2.3; toccare un dubbio 2.3; venire in dubbio 1.6.

0.7 1 Cognizione incompleta di qsa con gli effetti che ne derivano (incredulità, indecisone, mancanza di fiducia). [Relig.] [Usato frequentemente per indicare il vacillare della fede, spesso unito ad errore]. 1.1 Esitazione. Paura (che provoca esitazione). 1.2 Percezione della possibile presenza o del possibile verificarsi (di qsa). 1.3 Locuz. avv. Senza (alcun, nessun, niuno, nullo, ogni) dubbio. 1.4 Locuz. avv. In, nel dubbio: in situazione tale da non poter scegliere fra più opzioni o prevedere un esito fra i diversi possibili. 1.5 Locuz. verb. Mettere, porre in dubbio. 1.6 Locuz. verb. Venire in dubbio. 1.7 Fras. Levare, cavare (ogni, di ogni) dubbio. 2 Mancanza di definizione (di un concetto, di un'idea) in tutte le sue parti. Estens. L'oggetto definito in maniera incompleta. 2.1 Condizione che prospetta più esiti distinti. Condizione di pericolo. 2.2 [Ret.] Nozione o argomento che necessita o che merita una trattazione. 2.3 [Ret.] [In fras. che descrivono l'andamento di una disputa dialettica, col signif. di domanda o di punto da discutere]. 2.4 Fras. Non trarre dubbio: non mettere in discussione. 2.5 [Dir.] Parte di uno scritto di carattere giuridico e legislativo che si presta a interpretazioni discordi. Estens. La discordia di interpretazioni che ne deriva. 2.6 [Come categoria astratta]. 2.7 [Con sogg. astratto:] fras. Essere in dubbio. 3 Agg. Che non si conosce completamente. Che non si lascia conoscere completamente. 3.1 Locuz. agg. Non dubbio: diretto verso un esito favorevole. 3.2 Locuz. nom. Peccato dubbio. 3.3 [Detto della reputazione, con connotazione neg.]. 4 Agg. Non del tutto definito. Che dà àdito a interpretazioni discordi. 4.1 Dall'esito incerto. 4.2 Che segue un cammino poco sicuro e poco definito. 4.3 Sost. Ciò che non possiede certezza (i beni materiali corruttibili). 5 Agg. [Detto di una persona:] che ha cognizione incompleta di qsa. Che non crede (del tutto) a qsa. Che non sa scegliere fra più opzioni possibili.

0.8 Francesca Faleri 12.01.2006.

1 Cognizione incompleta di qsa con gli effetti che ne derivano (incredulità, indecisone, mancanza di fiducia). [Relig.] [Usato frequentemente per indicare il vacillare della fede, spesso unito ad errore].

[1] Lett. sen., 1294, pag. 66.24: E in su questo ponto guardate, che sse questo dubio non vi fuse, tropo ne varrebe di meglio a stare uno tempo a scuola, e poscia faese come fecie Ghonterucio.

[2] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 650.14: E qui cade a dire d'uno dubbio che certe molte persone hanno di certi loro atti e opere e costumi e conversazione e ordinazione in orare, narrare e usare sacramenta e altre cose che dubitano che non sia secondo Iddio o bene fatto.

[3] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 174.11: Circa lo quale dubbio, o vero errore, ch'ebero li Epicuri, si è da notare contra essi che l'anima de l'uomo, ch'è appellato principio intellettivo, è incoruttibile...

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 4, pag. 133.10: Ma - dichi Petru a sanctu Gregoriu - di una cosa ti pregu, ki non ti displaza si eu di alcuni dubij ti adimandu...

[5] Poes. an. perug., c. 1350, 507, pag. 29: Da puoi che tu sopra l'arcane entraste / d'un dubio voi che tu me faccie experto / per quello amor che tu e' noi portaste.

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 696, pag. 159: Anco avevamo dubio delli nostri sollati, / Cha no vi erano denari, non erano pagati...

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Tavola capp., vol. 1, pag. 9.7: Perkì Luca non scrissi lu dubiu di santu Thomasi apostolu.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 78.2: A queste cose lo re non fu, né lle sentìo, per lo poco dubio lo quale avea nella soa forte schiera.

- [Dir.].

[9] Doc. bologn., 1295, pag. 195.16: Salvo che se alchuna oscuritate o alchun dubio nascesse dentro loro per chason d'alchuna di queste cose ch'enno qui scritte, che quelle oscuritati, dubij o errori se possano declarare e difinire dentro loro per gli sovrascritti ser Bertholo de Bellondino e Reghetto da le Querçe...

[10] Stat. pis., 1304, cap. 12, pag. 662.22: Salvo se avesseno dubbio d' alcuna cosa, che ne debbia avere consilglio co' lo iudice dell' arte.

[11] Stat. venez., c. 1330, cap. 35, pag. 43.27: Conçosiacosaché fosse dubio algun dentro li Conseieri che li Officiali de Veniesia per li so officii reçeve moneda e à entrada per lo Comun, ch'elli se possa pagar deli so salarii dela dita entrada...

[12] Stat. fior., 1335, cap. 8, pag. 17.22: Anche a maggiore cautela avere, et ogni dubbio et sospetto torre de la guardia del suggello de la detta Parte, et le lettere che quelli sì sugelleranno procedano con maggiore diligentia et convenevolezza...

1.1 Esitazione. Paura (che provoca esitazione).

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Venus], pag. 33.23: E no te vergonçaras né no aver dobio de dir li toi anemi, çoè le toi volontade, a çascuna femena... || Pamphilus, 73: «Et monstrare tuos animos nuli verearis».

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 40, pag. 133.7: Unde disse Cassiodero: che allora si fanno i mali con paura et dubbio, quando e' si crede che dispiacciano a' iudici.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 8, pag. 294.10: se l'oste die dimorare gran tempo nel luogo ed essi ànno presso ei nemici dond'ellino abbiano dubbio, essi debbono fare ei fossi ampi dodici piè, e profondi o cupi nove, e gittare la terra verso l'oste, sì che i nove piè di cupo tornano ben tredici; e se l'oste non à dubbio, si possono campare di meno...

1.2 Percezione della possibile presenza o del possibile verificarsi (di qsa).

[1] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 39, pag. 163.19: Salvo se alcuna damnità di panni la quale si dicesse squarciatura o vero rosura, la quale si dicesse facta o non facta ne le pile o per cagione de le pile, i detti IIJ, anzi che sopra a ciò unde el dubbio apparesse alcuno mendo éssare da fare, debbiansi i decti IIJ inde certificare da loro medesmi, e da quelle persone da le quali ellino credaranno mellio invenire la verità e la certezza.

[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 164.19: alquanti s'accordaro che Ettor v'andasse per lo vighore che era i llui. Altri il contradiavano, però che elli era il maggiore, per lo dubbio d'esser preso.

[3] Lett. napol., 1356, 2, pag. 125.48: Poy compliti cheste licteri, receppimo heri sera, lu octavo di chistu p(re)senti mese, hora tardessima, altre vostre lict(er)e et de lo Gran Senescalco multo exp(re)ssamente sollicitatorie de n(ost)ra indilata vinuta, facendo ecia(n)deo multo dubiu de no(n) puterise ricolliri la muneta...

[4] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 14 rubr., pag. 31.8: Come déi bagnare lo falcone, e che cura e guardia ne déi avere per paura e dubio di veneno.

1.3 Locuz. avv. Senza (alcun, nessun, niuno, nullo, ogni) dubbio.

[1] a Omelia padov., XIII s.q., pag. 8.3: [37] Le ósse deli morti cláma: «Frar Karissimi, se uoi uidrì algúno luxurioso, ke cum grande paura uoi lo uidrì wardare [......], [38] et se a quellúi auéne la morte uiaçaméntre, sapiai k'ello anderá al fógo del'inferno sença dubio.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 304.27: E poi fo sì buono in suo principato, sença dubio vixe con exemplo et etiam ke tucto lo mundo vixe sença vactalgia.

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 41, pag. 138.18: E si molti malificii si sofferissero, sanza dubio verebbero ta' cose, che non si potrebbero sofferire...

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 242, pag. 37: Se per lo peccaor tu e' in grand honor, / E eo son senza dobio cason del peccaor, / Tu e' donca anc per mi matre del Crëator, / E s'eo no foss habiudho, tu no havriss quel honor.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 10: Et se queste cose farai, sensa dubbio quello che vo(r)rai dal Signore Dio impetrai...

[6] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 140.4: un' altra volta terribile moltitudine de' Galli venne infino al fiume chiamato Aniene, quattro miglia presso a Roma, e sanza dubbio la cittade averebbero presa...

[7] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 44, pag. 124.6: E lo presente, lo quale v'è rapresentao per altri prima ka per mi, è de tal sapore ke saço sença dubio alcuno ke molto ve pare amaro.

[8] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 165, pag. 51: Or ne conven dolcissimo Segnor, / bon e cortes e largo donaor, / ke per lo nostro cor soletamento / el ne rendo sì gran pagamento; / sença dubio ben avem raxon / d' amar Lei cun gran devocion...

[9] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 29, cap. 2, par. 4, pag. 439.2: Alli benavventurosi avanzamenti sanza niuno dubbio sempre è prossimana la 'nvidia.

[10] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 8, pag. 245.5: prendane grande conforto e bon volere, rendandosi certi sença nexuno dubio che questo comune no considrarà che la iniuria facta sia per li Pisanni al comune de Lucha, ançe propriamente al comune de Fiorença...

[11] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 49.1: quelli, che p(er) nome fuoro dati in ghuardia, sanza dubio alquno paiano da voi danati.

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 156.12: Sanza nullu dubiu issu rifutau lu blasmu di quillu et no ndi volsi audiri nienti.

[13] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 14, pag. 69.4: per honestae gli faxevan far eun[u]chi, çoè homi crastai perché sençça ogne dubio hi fossan casti.

[14] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo vero amore de Dio, vol. 1, pag. 131.20: tanto val l'omo como el à de bone ovre e più e me(m) e questo si è senza dubio che l'omo no var niente senza caritae.

[15] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 127, pag. 131.38: E quando le more no se corumpe in lo stomego, sença dubio le humecta e no infrigida, nomà quando le se magna sole.

[16] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 266.16: Fra li Franceschi per carnario muorti serremo senza dubio.

[17] Stat. cass., XIV, pag. 72.17: sacza sencza dubiu che i(n)nello iorne de lu iudicio de tutti quissi ave rend(er)e racione.

[18] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 142.28: Bene èy lo vero che, se illo sulo non fosse stato, tutti quilli Grieci chi erano yà descisi in terra senza dubio forriano stati crodelemente occisi...

[19] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 142bis, pag. 283.23: Et coci b(e)n on(n)e cosa e(n)semuri et ponalgliesse calle sup(ra) la i(n)flat(i)o(n)e a (m)modo de emplasto, ca sença dubio dissolgieran(e) la i(n)flat(i)o(n)e voi lu tu(m)more.

1.4 Locuz. avv. In, nel dubbio: in situazione tale da non poter scegliere fra più opzioni o prevedere un esito fra i diversi possibili.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 49.29: la caosa e la fadiga e la sperança de quili qe no è aventuradi perman en dubio.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 1, pag. 144.3: ne[l] dubbio meglio è tacere che parlare...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 2: nulla diferentia è se lo h(om)o qua(n)do è dimandato neghi, u taccia, uvero oscuro risponda, se lo dima(n)datore si lassa in dubbio.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 137.8: posso narrare di Costantinopoli, donna delle genti, che tremando la terra, e spartavi su fiamma da cielo, fue in dubbio lo stato del suo ruinamento...

[5] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 37-45, pag. 277, col. 2.11: Ch'era in forse, çoè ch'era, com'è ditto, desviada, che non era ferma in fe', ma era in forse, çoè in dubbio.

[6] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1178, pag. 389, col. 1: in dubio no responderi...

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 44.7: In dubbio ee se Climene si mosse per li preghieri di Feton, o per lo peccato che le fue rimproverato.

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 54.16: dico che la mente humana no llo delibera, e credo che sì ll'aya in dubio a dicere si fo lo meglyo oy no che Troya fosse destructa doe volte.

1.5 Locuz. verb. Mettere, porre in dubbio.

[1] Terino da Castelfior., XIII sm. (tosc.), son. 2.2, pag. 146: Se vi stringesse, quanto dite, Amore, / che vi mettesse in dubio di finita, / vo' stareste lontano dal segnore, / messer Onesto, ché vi può dar vita.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 6, pag. 75.25: Et questo è perché elli non considerano, ma metteno in dubbio et diceno: 'Forse che però non ne perderemo la fama nostra'.

[3] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 530.3: e però non volere mectere in dubbio quello ch' ài certo.

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 2, par. 6, pag. 59.9: Tu, da pietà tirato e da amore, in dubbio poni le cose future...

[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 776, pag. 179: Ad homo de quisto regno no se volea fidare, / Set non con alecuni Ongari se volea conselliare; / Mise in dubio la gente che li debia lassare.

1.6 Locuz. verb. Venire in dubbio.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 189.35: Anche a niuno dé venire in dubbio che sempre le parte di sotto sono aprovate più degne che quelle di sopra...

1.7 Fras. Levare, cavare (ogni, di ogni)dubbio.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 352.9, pag. 219: Et ella, per cavarmi d'onni dubio, / disse: «Perfetta fuy nel primo çorno / dal motore che m'ebbe per conubio...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 24, terz. 37, vol. 2, pag. 5: Or di dubbio, Lettor, ti vo' cavare, / che Pier non ebbe mai intenzione / di sì fatta battaglia seguitare.

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), Prologo, pag. 73.8: Ma açò che e' leve ogni dubio a li leçôi de ço che scrivo, meto da chi l' ò odìo...

2 Mancanza di definizione (di un concetto, di un'idea) in tutte le sue parti. Estens. L'oggetto definito in maniera incompleta.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 9, pag. 171.9: La terza si è, ched elli sia conosciente ed avveduto, acciò che delle cose, ch'ànno dubbio, esso sappia prèndare el megliore...

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 1, pag. 175.35: unde pare che qui sia dubbio: che ne diremo dunque?

- Fras. Non essere dubbio.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 17, pag. 242.22: E non ee dubbio che quello sarebbe stato il sezzaio die dello stato di Roma...

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 30, pag. 92.5: Ké nonn- è dubio, ma certeça è, ke lla fune, quando ella è reduplicata, plù forte è ke quando è sempla e una.

[5] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 57, pag. 82.3: No è dubio cha s'el fose norigado appreso lo pare, k' el no li averia parù stranii li so remori e costumi.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 5, vol. 2, pag. 81.26: Li quali si issi fussiru stati pilyati et ritinuti, non era dubiu nullu que li Faliski, lassata la pertinacia di lu guerreyari, issi si aviriannu arinduti a lu nostru jmperaduri.

[7] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 1, pag. 5.28: non è dubbio, che, come dice s. Agostino, non solamente avere concupiscenzia carnale d'altrui, ma volere ch' altri l' abbia di lui, è peccato mortale.

[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 16, pag. 185.2: se la dita riva fuse caìta, segundo ch'ela pendea e mostrava de vorei' caçé', raxoneivementi non era dubio ch'el'averea conquasiâ la spelunca e morto Martin.

2.1 Condizione che prospetta più esiti distinti. Condizione di pericolo.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 56.3: È da sbandire in exilio Marco Tulio Cicero o no, che davanti al popolo di Roma fece anegare molti romani a tempo che 'l comune era in dubbio?

[2] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 216, pag. 37: Dove senti periculu, laxa altri comensare, / Ka spesse volte è utele lu dubïu tardare.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 286, pag. 161: El vé k'el è insio da tug li atantamenti, / Da dobio e da perigoro, da tug tribulamenti, / E k'el no pò plu caze ni mai haver tormenti: / Lo cor tut ge stragodhe per grang alegramenti.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 86, vol. 1, pag. 100.17: Anco, a fugire et tollere via ogne dubio et pericolo, el quale avenire potesse al comune di Siena...

[5] Doc. gen., c. 1320, pag. 22.9: In atto che voi v'acorzesi che dubio fosse, a voj e a li mercanti, che ben no ve parese star seguri, lantor porresi cerchar la vostra segurtae e de lo vostro aver, segondo che a voi e a li altri parrà.

[6] Lett. pist., 1320-22, 8, pag. 45.31: pongniamo ch'elli essendo a Pisa abia facta trahere carta ch'elli era acconcio ad andare, ma per lo dubio del mare noe vae, puoi rispondere a questa carta, che li autri huomini bene vi vanno senza pericolo.

[7] Lucidario ver., XIV, III, pag. 176.21: pono mente ale teste di pisi e dele bestie, sì le trovarai tute plene, e le teste deli homini ancora; e alora è grando dubio a quelui che fosse ferito in capo.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 78.4: Commattéo puoi che la novitate pervenne alla forte schiera e llo dubio fu palesato.

2.1.1 Esito incerto.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 2, pag. 62.19: Prima per la ratione ponere dal lato suo; apresso, ch' elli volea prima Elena perch' andavano en pace che nel dubio de la bataglia stare; la terza fo, se ciò non faciano quelli de Troia, per l' anemo de li Greci più indurre contra loro.

2.1.2 Locuz. agg. Di dubbio: dall'esito incerto.

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 4, pag. 130.30: Non dee prendere a fare il Re verune cose malagevoli e di dubbio, se non hae consiglio de' iudici e de' savi suoi...

2.2 [Ret.] Nozione o argomento che necessita o che merita una trattazione.

[1] Jacopo Mostacci (ed. Antonelli), XIII pm. (tosc.), 19a.3, pag. 271: Solicitando un poco meo savere / e con lui mi vogliendo diletare, / un dubio che mi misi ad avere, / a voi lo mando per determinare.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 17 risp., pag. 137.29: Anche intendemmo per vostra lettera che cadeste in cotal dubbio: overo s'amore potesse essere tra moglie e marito o se tra li amanti si pruovi la gelosia.

[3] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 13, 88-102, pag. 308, col. 2.5: Ancora non dimandò... per esser chiaro di punti o ver dubbii de filosofía naturale, 'si est dare primum motum esse' vel non, del qual tratta lo Filosofo nella Fisica...

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 17, vol. 1, pag. 132.20: Sunu multi autri dubii circa kistu santissimu sacramentu, li quali li ducturi Alexandru, santu Tumasi, Bonaventura, Riccardu Scrotu, Aureolu et li autri tractanu in loru lecturi, in li loru summi et in loru sermuni.

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 59.26: Mentre che sse manicava, lo re non perdeva tiempo, anche dilientemente domannava lo filosofo che li rennessi rascione de certi dubii.

2.3 [Ret.] [In fras. che descrivono l'andamento di una disputa dialettica, col signif. di domanda o di punto da discutere]. Fras. Fare, muovere, solvere, toccare un dubbio.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 20, pag. 154.37: Or potresti tu fare qui uno dubbio: - Come lo peccato è albore di paradiso, però ch'elli è rio, e in paradiso non fue malo albore?

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 98.3: E qui si puote muovere uno dubbio: conciosiacosachè questo luogo sia diputato a pena purgativa, come ci figura l' Autore quasi luogo per bellezza desiderativo?

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, proemio, pag. 29.8: tocca un dubbio circa l'ombra ch'è nel corpo lunare...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 23.15: Solvendo il dubbio, dice Beatrice: tu non se' in terra, come tu imagini, anzi monti su alli cieli che hanno sempiterno moto...

[5] Boccaccio, Rubriche, 1366/72 (?), pag. 265.11: Virgilio gli solve un dubbio, natogli per parole di Guido del Duca...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 8, pag. 141.6: a' maestri si vogliono muovere i dubbi e da loro aspettare le chiarigioni...

2.4 Fras. Non trarre dubbio: non mettere in discussione. || Att. solo bologn.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 34, pag. 101.15: E saço ben e non trago dubio ke voi aviti meritato quello k'aviti receputo e multo plù.

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 6, pag. 242.8: no trago dubio che, se vu' amati lo stato del vostro comune, sì com spera lo nostro comune, no serà vedato quelo chi presentemente per nue da parte del comune de Lucha serà domandato a vu'.

2.5 [Dir.] Parte di uno scritto di carattere giuridico e legislativo che si presta a interpretazioni discordi. Estens. La discordia di interpretazioni che ne deriva.

[1] Doc. venez., 1316 (3), pag. 148.11: e se in questo mio testamento aparese algun dubio ni oscuritade per algun te(n)po, voio che quelo dubio o oscuritade debia eser declarado e determenado per li mie' comessarii...

[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 27, par. 1, vol. 1, pag. 128.21: Acioché se dia materia e cagione ai giudece e ai savie de la citade de Peroscia a conseglare sopre alcuno dubio per gle priore chiamate de sutilemente eçaminare e pienamente deliverare a envestigatione de la vertade e a esse priore del loro conselglo salutevelemente sia securso...

[3] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 37, pag. 231.18: e sopra il punto a llui commesso sia tenuto di consiglare e 'l suo consiglo dare scritto a l'oficiale che cotale commessione gli farae, o dinanzi dal quale cotale questione o controversia o dubbio si contenderae o farae...

[4] Lett. napol., 1356, 2, pag. 126.8: vinendo nui sopra chisti dubii (et) trovassemo li cose in altra disposicione, credemo che no(n) fora honore né utile ad vui né ad nui che la vinuta n(ost)ra non facesse alcuno fructu.

[5] Stat. venez., Addizioni 1335-70, [1364] cap. 91, pag. 402.24: Ad evitar ogno dubio che esser podesse in uno capitolo...

[6] Doc. ancon., 1372, pag. 243.33: Et ad volere togliere ogne dubio che per questo podesse alcuna cosa nascere, da mo li dicti contrahenti ànno chiarito, expremuto et ànno vogliuto che dove de merciaria ne li presenti capituli fa mentione, che per merciarie se intendano como de socta se contene...

[7] Doc. padov., c. 1375, pag. 48.9: nienteme(n)tre fia tegnù d'atendere (e) obs(er)vare retigna(n)do en si el dito (con)promesso, che se en la dita sente(n)cia se trovase algu(n) dubio, che egi posa declarare (e) definire una fià e piusor segondo che a egi parà.

2.6 [Come categoria astratta].

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.86, pag. 894: sommi guardar quando mi mette / e' dubbio in forse.

[2] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 3, pag. 20.14: Ora, tra 'l dubbio e 'l possibile, è da seguire il sano consiglio di santo Agostino, il quale, parlando di questa materia, conchiude: Piglia el certo, e lascia lo 'ncerto.

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 18, par. 2, vol. 2, pag. 41.23: dicu eu ki non ànnu lu cori a lu dubiu, ma ànnu lu cori a la fidi...

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 26, pag. 140.7: E se alcuna vota çitava alcuna parola non sentenciando ma pur menaçando, tanta força e tanto efecto avea lo so parlà', como se non avese parlà in dubio e in suspeto, ma per fermo sentenciando.

2.7 [Con sogg. astratto:] fras. Essere in dubbio.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 79.21: Ma la fortuna era in dubiu di la baptagla...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 1, vol. 1, pag. 100.33: Ma chò véxanu Athene se issi se lamentanu de Alcibiades oy se nde gluriannu. Ca fin a modu intra la blasfemia sua et la sua admiraciuni esti la cosa in dubiu.

3 Agg. Che non si conosce completamente. Che non si lascia conoscere completamente.

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 4, pag. 133.16: In pirò - dichi sanctu Gregoriu a Petru - tantu ti divi cunfurtari a spiari sicuramenti di cosi dubij, quantu jn zo tu sècuti la doctrina di killu grande pridicaturi sanctu Paulu».

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 135, pag. 440.27: E questi cotali malinconici son sempre nell'aspetto chiusi, dubbi e oscuri, per che assai paion conformarsi al colore del padule.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 10, pag. 116.28: Et a nullo de vuy èy cosa dubia quanto da chì modo simmo iniuriati e dommayati da quisti Troyani...

- Locuz. agg. Di dubbio padre.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 202.18: e muore Astreo, nato della madre Palestina, ma di dubbio padre...

3.1 Locuz. agg. Non dubbio: diretto verso un esito favorevole.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 35, pag. 71.39: Li duchi Cartaginesi [[...]] ad Asdrubale d' Amilcare colla lor gente quanto più poterono ratti n' andarono, con non dubbia speranza, che come con lui congiunti si fossero, di potere l' altro esercito de' Romani sconfiggere.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 45, pag. 270.3: Essendo pure nella battaglia udito, e però anzi che egli s' oda darebbe opera, altro consolo e altro esercito essere venuto, non dubbia vittoria farebbe.

3.2 Locuz. nom. Peccato dubbio: che non si sa se è mortale o veniale.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 183.25: Non dee però la persona che si confessa dei peccati dubi, affermare che sieno mortali; ma dee dire il fatto come fu, e lasciare al giudicio del prete, che 'l discerna se quello fu peccato mortale o veniale.

3.3 [Detto della reputazione, con connotazione neg.].

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 20, pag. 206.24: se così se' pietosa come dimostri, adopera la tua pietà in salvare la dubbia fama che dopo me di me rimarrà...

[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 539.31: Venus aliegra ve' queste tençon deli tempi resplendenti de molto oro e le domenedie Apiade, ché etiandio quelle che ha mali nomi cum non dubia nomenança, le engannade da molti, si ha peccado de amante.

- Locuz. agg. Di dubbia lode.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 58.26: Ca issi li senaturi reputavanu commu homu di dubia laudi quillu lu quali, non per sua spuntanea vuluntati, ma quasi per cummandamentu d'altri facissi lu debitu officiu di la republica.

4 Agg. Non del tutto definito. Che dà àdito a interpretazioni discordi.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 4: vita sensa p(ro)ponime(n)to è discorevile, (et) nulla cosa è pió sossa che 'l dubbio e distrecto facto.

[2] a Lett. lucch., 1300 (2), 1, pag. 91.7: funo fatto chomandame(n)to p(er) loro che noi tre no(n) ci devessemo partire d(e)lla bottecha d(e)l Riccardi né die né notte di quie a un mese, (e) dentro a q(ue)sto terme debbiamo avere sente(n)siato tutto ciò che ciasschuno co(n)pangno e fattore de rimettere alla co(n)pagnia, (e) pena lb. v.C a ciasschuno, di quello che semo cierti; sì che noi semo istati i(n) questa pregione die xxviij (e)d ave(mo) fatto quello che noi troviamo chiaro; quello ch'è dubbio farasi un'altra volta.

[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 13, pag. 638.34: turbata fue nel sermone dell'Angelo, e stava come ismarrita, infino che fu certificata; e non aveva pace nella mente né quiete per lo dubbio misterio».

[4] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 2, pag. 442.29: E bene dice sospesi, cioè in dubio stato, se dire si può, nè buono, nè reo...

[5] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Temporis, 109, pag. 269: Un dubbio hiberno, instabile sereno / È vostra fama, e poca nebbia il rompe...

- [Ret.].

[6] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 170.15: Nella dubbiosa qualità di causa, se lla sentenza è dubbia si conviene incominciare l' exordio dalla sentenzia medesima.

[7] Fiore di rett., red. delta1, a. 1292 (tosc.), cap. 6, pag. 152.10: Innanzi che nnoi diciamo dell'esordio, dovemo sapere che quattro sono le maniere de le cose, le quali sono matriali e fondamento del dire, cioè: onesta, laida, dubbia, vile. [[...]] Dubbia, quando la cosa à parte d'onestà e parte di laidezza, quando alcuno difende il padre contra la madre, o la madre contra 'l padre.

[8] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 17, 31-45, pag. 386, col. 2.4: Qui vol mostrare che quella alma, çoè messere Caçaguida,... con lucida responsione respose a soa domanda, e dise che non li respose 'per ambage', çoè per dubbia locutione...

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 1, vol. 2, pag. 146.33: La quali per consciencia di la certa puritati sua fu ausanti di incircari speranza di saluti per dubiu argumentu.

4.1 Dall'esito incerto. || Detto soprattutto delle battaglie.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 1, vol. 2, pag. 63.7: Ca se li lur mariti avissiru vulutu secutari la furtiza di li lur mulyeri la victuria di Mariu inscontra li Tudiski fora stata dubia.

[2] Lett. napol., 1356, 6, pag. 130.11: Noy liberam(en)te co(n) quillo a(n)i(m)o acceptamo la ampla toa oblatione, co(n) quale a(n)i(m)o conoscemo te farela, p(re)gandote affectuosam(en)te che, p(er) (con)sideratione n(ost)ra (et) p(er) dare quiete allu n(ost)ro a(n)i(m)o, poni chella industria la quale Dyo te ave (con)cessa sapere usare nelle cose ardue (et) dubie.

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 18, pag. 476.18: più per vergogna, che per forza, teneano il luogo; nè non l' avrebbono più lungamente tenuto, se non che de' sussidii menata la tredecima legione nella prima schiera prese la dubbia battaglia.

4.1.1 Che lascia supporre un esito sfavorevole.

[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 95, pag. 228.28: e per cierto neuno giudichi che troppo e dubbio sia il pericolo...

4.2 Che segue un cammino poco sicuro e poco definito.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 496.14: Spesse fiade tu, Corona de Crede, reçerai la dubia nave.

4.3 Sost. Ciò che non possiede certezza (i beni materiali corruttibili).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 35.7: Avari, che 'n vano e dubbio posto ànno-e' llor possessione, senpre diçìan più e non si trovan contenti...

5 Agg. [Detto di una persona:] che ha cognizione incompleta di qsa. Che non crede (del tutto) a qsa. Che non sa scegliere fra più opzioni possibili.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 6, pag. 157.5: Ène tristo, lamentevole, clamoso, sollecito, sospecto, dubio, de l'altrui largo, del proprio scarso.

[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 11, pag. 50.7: Partendusi chisti et dinunciandu kisti cosi a li chitatini, et appiru loru consiglu et foru dubii si lu Conti dichia chisti cosi et kisti aminaczi contra so frati a veru oy ficticiamenti...

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 2, vol. 2, pag. 146.1: Et causa, per tal ki Tumasi stassi per suspisu et ben dubiu, ka quantu lu dubiu plu sta in lu cori et quantu l' omu esti plui suspisu, tantu cherca plui avisatamenti, et vidi et cunuxi plui certamenti...

[4] Gl Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), pag. 165.30: Tomaso, lo quale era uno de li dodesi, lo quale fi detto Didimo, zoè dubio o encredolo, no era con loro quando vene Iesu...

[5] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 27.2, pag. 63: Sperando che 'l tuo canto mi contenti / la dubia mente e 'l tremolento core, / t'ò scrita la rasion del mio terrore...

[u.r. 15.04.2019]