DISPERAZIONE s.f.

0.1 desperaciom, desperacion, desperaçion, desperacione, desperaciuni, desperason, desperatiom, desperation, desperatione, desperatïone, desperazione, disperacione, disperagione, disperatione, disperazion, disperazione, disperazioni, dispiraciunj.

0.2 Lat. desperatio, desperationem (DELI 2 s.v. disperare).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Per gettarsi in disperazione > gettare.

Locuz. e fras. in disperazione 1.2.1; morire in disperazione 1.2.1; per disperazione 1.1.

0.7 1 Sentimento di chi non si aspetta niente di buono dalla propria condizione attuale. 1.1 Locuz. avv. Per disperazione: non aspettandosi più niente di buono dalla propria condizione attuale (tipicamente, introduce un repentino cambiamento nell'attività del soggetto). 1.2 [Relig.] Mancanza di fiducia nella misericordia divina. 1.3 Sentimento di chi ritiene la sconfitta ormai inevitabile. 2 Sentimento di grave sofferenza.

0.8 Francesco Sestito 11.07.2006.

1 Sentimento di chi non si aspetta niente di buono dalla propria condizione attuale.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 236, pag. 204: No 'g trovaran concordia ni pax ni pïetá / Ni sanitá ni vita, virtú ni honestá / Ni bon odor ni gloria, honor ni dignitá / Ni loxo ni speranza ni drig ni legaltá. / Ma trovaran discordia, guerra, crudelitá, / Dexhonestá e vitio e mort e infirmitá, / Puzor e vituperio, blastem, anxïetá, / Dexnó e desperation e tort e falsitá.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 16.4, pag. 55: Daime desperazione de la mia condizione, / pensanno la perfezione de la vita tua che è stata.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 5, 25-27, pag. 143, col. 1.28: la voia del luxuriare si è quaxe desperazione de questo mondo et de l'altro, che per luxuriare li uomini se meteno a perigolo de la morte...

[4] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 9.10, pag. 23: Perchè si tolser vita sensitiva / co; li pensier de la disperatione, / similemente la contemplativa.

1.1 Locuz. avv. Per disperazione: non aspettandosi più niente di buono dalla propria condizione attuale (tipicamente, introduce un repentino cambiamento nell'attività del soggetto).

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 9, pag. 92.6: Cassandro [[...]] incominciò a gridare vie più forte, dicendo: «Io son morto», e per disperazione si volle gittare da una finestra...

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 269, pag. 233.5: Io ho tanto de noya e de choroço che per desperacion io me voyo anegar in questa flume...

1.2 [Relig.] Mancanza di fiducia nella misericordia divina.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 683, pag. 624: Mai eu prego Deu ch'alegrà Simïon, / qe ben atende la Soa promissïon, / q'El me conduga da la part de li bon, / q'eu no romagna daig pessimi felon / qe sempre volse star emettomi in disperon desperason.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 34, vol. 4, pag. 123.3: Per niente chiama Dio chi si mette in disperazione, e cade in malvagità.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 2, pag. 6.26: Ancora è pericoloso ché promuovi l'ira di Dio sopra te, e escene quel grave peccato che ssi dice nel vangelo contra Spirito Santo, cioè disperazione, ché chi fa tesoro in terra conviene che ssia disperato da Dio, però che non si confida in lui, ne la sua potenzia, sapienzia, bontà e ricchezza.

[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 25, pag. 307.1: Ma in quella luce si mescula una nebbia di disperatione, per lo grande male che io óe facto, che (Iesu) (Cristo) non mi degni ricevere.

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 646.29: le demonia tentano e fanno rincrescimento di quello che alla mente più dispiace, onde l'anima potrebbe venire in desperazione e in molto tedio di non orare...

[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 248.27: nullo peccato è sì grave, che lla divina misericordia non ne possa avere piatade, e perdonare, eccetto il peccato della disperazione, la quale solo non si può medicare...

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 41, pag. 169.27: la blastema contra lu Spiritu sanctu, la quali non si pirduna nì in kista vita nì in killa, si esti lu piccatu di la dispiraciunj: ca omni pirsuna ki si dispera, cride ki la gratia di Deu e la misiricordia non basti contra li soy piccati...

[8] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la batage de lo demonio, vol. 1, pag. 183.17: La V cossa si è desperatiom, ché lo diavo, fa lo peccaor desp(er)ar; ma ello de' pensar che Deo sì p(er)donna legerame(n)ti a quilli chi se pente(m)...

1.2.1 [Relig.] Locuz. avv. In disperazione: avendo perso la speranza di salvarsi l'anima. Fras. Morire in disperazione.

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 783, pag. 55: Quel qe mor en desperason, / L'anema va en perdicion...

[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1105, pag. 78: L'acqua el prexe a riguardar: / In ço ch'el se voleva plegar / Entro lo flume per fenir / Et in desperaçion morir...

1.3 Sentimento di chi ritiene la sconfitta ormai inevitabile.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 15, pag. 302.10: ei suoi avversari [[...]], l'uomo no i die s'inchiudere che non lor rimanga alcuna via da potere fuggire, acciò ch'ellino non si disperino, e per quella cotal disperazione ellino si difendano quant'ellino possono...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 216.3: Per lo pericolo di questa battaglia in tanta disperagione quelli di Cartagine vennero, che se nell'oste d'Agatocle non fosse nata discordia sarebbesi Bomilcare, re de' Cartaginesi, arredduto a lui coll'oste sua.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 113.29: issu Leonida, apressu di Termophili con CCC citadini oppositu a ttuta Asia, per la firmiza di sua virtuti redussi ad ultima desperaciuni lu rigi Xerses...

2 Sentimento di grave sofferenza.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 629.19: Enea, addomandando Turno e non trovandolo, uccise molti. La disperazione di Turno fuggendo.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 97-108, pag. 220, col. 1.16: passò quattro misi, questo non tornava, per desperatione d'amor ch'avea in lui sí s'appiccò per la gola.

[3] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 167.6, pag. 263: Figlio, tanto m'è discara / questa tua angoscia, ch'a disperazione / i' credo venir tosto, poi ch'i' veggio / che ogni giorno vai di mal in peggio.

[u.r. 15.12.2016]