DISPIACENTE agg.

0.1 ddispiaciente, despiacente, despiaciente, desplacente, dispiacente, dispiacenti, dispiaciente, dispiagente.

0.2 V. dispiacere 1.

0.3 Ubertino del Bianco d'Arezzo, a. 1269 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ubertino del Bianco d'Arezzo, a. 1269 (tosc.); Fiore, XIII u.q. (fior.).

In testi sett.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 Tale da provocare una qualsiasi emozione negativa in qno. 1.1 Caratterizzato da qualità negative (una persona). 1.2 [In relazioni politiche:] tale da suscitare la disapprovazione di una controparte. 1.3 Tale da suscitare la disapprovazione di Dio.

0.8 Francesco Sestito 11.07.2006.

1 Tale da provocare una qualsiasi emozione negativa in qno.

[1] Ubertino del Bianco d'Arezzo, a. 1269 (tosc.), 4.6, pag. 388: or si parà se 'l mal dire te piacie, / ché dispiaciente è quanto dici e fai...

[2] Poes. an. urbin., XIII, 23.74, pag. 590: si mmai vidi a le persone / fare cosa desplacente, / en core ni si' dolente / e nnon tener quella via.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.320, pag. 166: voglio che conosca la falsanza, / e ià maie no gli esca de mente: / segno porti en fronte, en remembranza / quanto 'l peccato sì m'è despiacente.

[4] Fiore, XIII u.q. (fior.), 156.3, pag. 314: Figl[i]uola mia, chi vuol gioir d'Amore, / Convien ch'e' sap[p]ia i suo' comandamenti. / Ver è ched e' ve n'à due dispiacenti: / Chi se ne 'mbriga, sì fa gran follore.

1.1 Caratterizzato da qualità negative (una persona).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 4, pag. 80.8: E ccome esser pò non despiacci'a sé stesso e sé dispregi chi sente sé visioso e despiaciente, e a' cielestiali e a' mondani in dispregio e in ira, e più a Dio?

[2] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), II, ott. 9.4, pag. 24: Vadan con Ericon e Proserpina / faccendo pe' fossati amara festa, / e chiamin Nuccia, Matta, e la Gemmina, / Cianghella dispiacente, e la gran gesta, / la Sempre-schizzinosa, e la Dondina...

1.2 [In relazioni politiche:] tale da suscitare la disapprovazione di una controparte.

[1] Doc. fior., 1311-50, 86 [1350], pag. 677.9: fra ll'altre cose che più sieno dispiacenti al Comune di Firenze è la tolta de la città di Faenza...

1.3 Tale da suscitare la disapprovazione di Dio.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 10.1: Adonque ver dissi, che no è male alcuno u' non peccato à ddispiaciente a dDio, nè bene o' non merto piaciendo Lui.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 24, 112-129, pag. 508, col. 2.20: Sí che introduxe l'A. questa ystoria a mostrare che 'l vizio de la gola è pestefero e despiacente a Deo.

[u.r. 30.05.2008]