DISPIACENZA s.f.

0.1 despiacença, despiacenza, dispiacenza, dispiagenza, displacenzia, displagenza.

0.2 Da dispiacere 1.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.5 Locuz. e fras. essere in dispiacenza 1.1; fare in dispiacenza 1.2.

0.7 1 Emozione negativa di qualsiasi tipo. 1.1 Locuz. verb. Essere in dispiacenza: essere tale da suscitare emozioni negative in qno. 1.2 Locuz. verb. Fare in dispiacenza di: fare in modo da suscitare la disapprovazione (di qno). 2 Presenza di qualità negative (in una persona).

0.8 Francesco Sestito 11.07.2006.

1 Emozione negativa di qualsiasi tipo.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 147.9, pag. 217: Desio troppo è non legger fornire; / unde non già plasire, / ma despiacenza porge e mal sovente...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 8, pag. 197.7: E però che potrebbe alcuno avere domandato dove questo mirabile piacere appare in costei, distinguo nella sua persona due parti nelle quali l'umana piacenza e dispiacenza più appare.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 18, 16-39, pag. 421.6: li atti de l'animo umano sono inverso l'obietto suo o di placenzia, o di displacenzia...

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 15, pag. 182.7: cum penna e despiacença è besogno se spantea la mente a odir quele cose...

1.1 Locuz. verb. Essere in dispiacenza: essere tale da suscitare emozioni negative in qno.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 63.9, pag. 260: Argoméntate a clamare che 'l Segnor te deia dare / onne male e pestelenza, c'a esto monno è 'n despiacenza.

[2] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 49.64, pag. 542: Dunque, in dispiagenza / essere non vi dé, s'i' sguardo fiso / vostro mirabil viso...

1.2 Locuz. verb. Fare in dispiacenza di: fare in modo da suscitare la disapprovazione (di qno).

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 32, vol. 2, pag. 634.1: per non avere materia di fare in dispiacenza de· re, che avea chesti quattro cardinali, per le digiune nullo ne volle fare.

2 Presenza di qualità negative (in una persona).

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 84.13, pag. 252: E gran fastidio m'è, s'on ti disdegna / per dispiagenza, e tu ti tien' sì gente, / che, tal penser ài, credi che divegna.

[u.r. 21.05.2010]