0.1 doma, dome, domi, domma, dommo, domo.
0.2 Da domare.
0.3 Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.).
In testi sett.: Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Ridotto alla sottomissione, alla sconfitta, alla rinuncia. 1.1 Ridotto o disposto ad accettare qsa. 1.2 Sottomesso a qsa (in senso morale). 2 Che esprime sottomissione, umiltà.
0.8 Giulio Vaccaro 24.06.2006.
1 Ridotto alla sottomissione, alla sconfitta, alla rinuncia.
[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 2.9, pag. 122: Per gran dimoro, venuto sóne domo / di tai dolori, per ch'io so' '· ssol ch'ilgli à!
[2] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 50.4, pag. 768: La pena che sentì Cato di Roma [[...]] veg[g]endo la sua gente istanca e doma...
[2] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 125, pag. 23: Mo fate inanti, Milan, cum toe arte, / responde se tu è' anchora dommo / e se tu è' castigato de parte!
1.1 Ridotto o disposto ad accettare qsa.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 7.48, pag. 203: E per alquanti allor prima si noma / piccola Roma; ma 'l nome non tenne, / ché a ciò non era ancor la gente doma.
1.2 Sottomesso a qsa (in senso morale).
[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 12.88, pag. 81: ma quel ch'è reo et sempre al male domo, / le ree cose promette et mal texori, / per che nulla de bon per lue te nomo.
2 Che esprime sottomissione, umiltà.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 23.67, pag. 250: Poi, con parole accorte, dolci e dome, / io lo pregai che mi facesse chiaro / onde venia e qual era il suo nome.