GRÀVIDO agg.

0.1 graveda, gravede, gravedha, gravedo, gravee, gravida, gravide, gravidi, gravido, gravia, gràvia.

0.2 DELI 2 s.v. gravido (lat. gravidum).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Fatti dei Romani, 1313 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Ingiurie lucch., 1330-84.

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Preghiera a s. Marco, XIV in. (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Stat. castell., XIV pm.; Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.7 1 Femm. Che ha concepito un figlio e lo porta in grembo (attendendo il momento del parto). 1.1 Gravida di, in qno: che porta qno in grembo. 1.2 Gravida di qno, del seme di qno: che aspetta il figlio di qno. 2 [Del ventre:] che contiene un feto (anche in contesti fig.). 2.1 Fig. Che porta in sé qsa destinato a manifestarsi o attuarsi al termine di un det. lasso di tempo; fecondo o fecondato. 3 Estens. [Detto di un ramo o uno stelo:] appesantito da un frutto. 4 Estens. Colmo (di qsa) fino al limite della propria capacità; che possiede qsa in ingente quantità.

0.8 Elisa Guadagnini 04.07.2006.

1 Femm. Che ha concepito un figlio e lo porta in grembo (attendendo il momento del parto).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 7, pag. 38.17: la beata virgine Maria ne l'advenimento e nel salutare dell' angelo ebbe come paura; e quando porsse l'annunziazione e' disse: tu diventerai gravida e averai figluolo...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 177.6: [[Nero imperadore]] La seconda moglie amò molto teneramente ed essendo gravida col calcio l'uccise.

[3] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 499.28: de le loro donne andaro al vescovo e dissero che la loro abbadessa era gravida, la quale tenieno buona e casta.

[4] Preghiera a s. Marco, XIV in. (venez.), pag. 75.13: alguna femena graveda che l'à [[scil. meser san Marcho]] cu(n) si no porà morir de p(ar)to...

[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 41a, pag. 159.25: Ki batezassce la femina gravida e lo fantino morissce in lo ventre de la madre, zovarave a luy lo batessmo de la madre?

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 26, 55-63, pag. 628, col. 1.14: In prima ... elli sapeno trovare Achille per soe sotigliezze, che era a Schirois in abito de femena e tolsello a Deidamia figlia de Licomede ... cum la quale el çasea carnaliter, e lassolla graveda.

[7] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De eodem, vol. 1, pag. 205.20: E anchor se de' l'omo e la femena guardar li iorni sancti exsp(er)mià l'um l'atro, e lasar leto como a le grande feste solempne, p(er) atender a Deo p(re)gar la note. [[...]] Eciandeo qua(n)do la femena è gravia p(re)xo de far lo fantim, zoè d'um mese, se de' l'omo guardà...

[8] Stat. castell., XIV pm., pag. 211.12: Le sore gravide fine al die de la loro purificatione possono se abstinere se volliono da onni fatiga corporale, sciatto da le orationi no.

[9] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 3, pag. 128.22: Plinio dice, che dalle femmine in fuori pochi animali fanno lussuria essendo gravidi.

[10] Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.), II.48, pag. 342: Allor si trasformò molte fiade / in forma di serpente e drago rio. / Così ingannata per cotale insegna / Olimpiade fu gravida e pregna.

[11] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 213, pag. 225.10: E dixe alguni che chi bate cu(m) la raìxe de questo arbore tre fiè el ventre de la dona gravida, o quando se fa unciom cum questa raìxe, la chaça fuora el feto.

[12] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 194.20: Et li predicti philosophi et homini savii ad ciò ch'el dicto Nerone se sentesse gravido, con suttilissimo ingegno li dedero ad bevere una medicina al dicto Nerone, con la quale medicina li misero in corpo una piccola ranochia...

1.1 Gravida di, in qno: che porta qno in grembo.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 484, pag. 42: Quando Maria, sponsa de Joseph, / Gravida fo de Jesu Naçareth, / Ela comença ad ingrossare / Et Josepo forte a dubitare.

[2] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 213.6: Se tue comanderai ch'io fichi la mia ispada per mezo il ventre del mio fratelo e per la ghola del mio padre e e per me' le 'nteraglie dela mia moglie, tutto sia ella gravida d'infante, io 'l farò sanza niuno tardamento...

[3] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 63, pag. 826.22: Ecuba, reina e moglie di Priamo re, gravida in Paris suo figliuolo, sognò uno terribile sogno...

[4] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 92.1: Una particella, nel processo promessa di questa operetta, mi resta a dichiarare, cioè il sogno della madre del nostro poeta, quando in lui era gravida, veduto da lei...

[5] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 82.32: E la verçene digando cossìe, spirito santo venne in lei et incontenente fo gravedadel fiol de Deo.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 84, S. Pietro ap., vol. 2, pag. 730.19: subitamente il ventre suo, non patendo le cose contrarie a la natura, sìe enfiòe in tale modo che Nerone si credeva essere gravido d'un fanciullo...

1.2 Gravida di qno, del seme di qno: che aspetta il figlio di qno.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 18, pag. 161.10: Iasone [[...]] colla reina delle dette femmine nominata Isifile a stare carnalmente si mise, promettendole che nella sua tornata nelle sue parti la ne menerebbe: e cosí, gravida di lui, nel detto luogo, sanza tornarvi mai, si rimase.

[2] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 109.33: Molte de nu gravede romaxe e me medexima romaxi graveda de Iexon de do fioli.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 119.9: Semele ee gravida del seme del grande Giove...

[4] Ingiurie lucch., 1330-84, 8 [1332], pag. 20.6: - Tu ne mandi figlolata a marito al filiolo Brunelli p(er) pucella et elle è gravida di Vacchuccio da Ficecchio.

2 [Del ventre:] che contiene un feto (anche in contesti fig.).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), Suppl. L. 10, vol. 4, pag. 20.12: Ma lo fanciullo, male ingenerato, era cresciuto sotto il legno, e domandava la via per la quale egli uscisse fuori, lasciata la madre. Lo gravidoventre era enfiato nel mezzo dell'albero...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 200.12: quando il pericoloso cavallo venne di salto sopra li alti edificii di Troja, e il gravido ventre parturì cavalieri armati a piedi: allora ella, simulando di volere ballare, menava il ballo delle liete donne trojane...

2.1 Fig. Che porta in sé qsa destinato a manifestarsi o attuarsi al termine di un det. lasso di tempo; fecondo o fecondato.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 1, cap. 4, pag. 145.8: E a questo passo là u' è venuto lo sole, trovamo la terra graveda e tutta germolliata...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 34, vol. 1, pag. 319.32: molto è più beata la nobile fecondità di aver gravida la mente, che il ventre, perciocchè la fecondità del ventre genera figliuoli di tristizia, ma quella della mente genera figliuoli di allegrezza del sommo marito Dio...

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 9, pag. 34.27: come Iddio mandò e fece nascere ora nel mondo el suo diletto figliuolo Jesù Cristo benedetto, così per grazia il fa nascere e parturire alla santa anima, la quale in questo santo tempo n'è stata gravida, et àllo portato per santo desiderio e per santo affetto.

3 Estens. [Detto di un ramo o uno stelo:] appesantito da un frutto.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 24.103, vol. 2, pag. 417: parvermi i rami gravidi e vivaci / d'un altro pomo, e non molto lontani / per esser pur allora vòlto in laci.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 165.16: Ella [[scil. la dea Ceres]] [[...]], bellissima, commosse li campi carichi delle gravide biade col movimento del suo capo...

4 Estens. Colmo (di qsa) fino al limite della propria capacità; che possiede qsa in ingente quantità.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.60, vol. 2, pag. 267: Lo mondo è ben così tutto diserto / d'ogne virtute, come tu mi sone, / e di malizia gravido e coverto...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 322.21: A te è Pafo, e Idalio, e l'alta Citara. Perchè tenti la città gravida di battaglie? perchè tenti gli aspri cuori?

[3] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 490.10: Quando Troya era grama, ella è difesa cum arme; aliegra recevé el cavallo gravedo de cavalieri.

[4] Antonio arismetra, a. 1375 (tosc.), 3, pag. 185: Com' a l'asel s'avien sonar la lira, / cosí a me cantar le rime snelle, / gravide di sustanzia mista in elle, / di che la mente pochi ne martira...

[u.r. 20.04.2010]