SPIETÀ s.f.

0.1 spietà , spietati.

0.2 Da pietà .

0.3 Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.)

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Mancanza di considerazione nei confronti delle sofferenze altrui. 2 Atto sacrilego.

0.8 Francesco Sestito 05.09.2006.

1 Mancanza di considerazione nei confronti delle sofferenze altrui.

[1] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 29.8, pag. 487: Morrò da che vi piace pur ch'i' moia, / ché la speranza per cui mi notrico / mi torna in disperanza oltra ch'i' dico, / così spietà contro pietanza poia!

2 Atto sacrilego.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 6, vol. 2, pag. 135.9: 10. La crudili pertinacia di quisti in unu semelyanti factu la execrabili spietati di li Callagurritani la passau. || Cfr. Val. Max., VII, 6, Ext. 3: «Calagurritanorum exsecrabilis impietas».

[u.r. 31.05.2007]