ESENZIONE s.f.

0.1 esenzione, essençione, essentione, exemptione, exemtione, exentione, exeptione.

0.2 DEI s.v. esenzione (lat. exemptio).

0.3 Doc. moden., 1326: 1.

0.4 In testi tosc.: Barlaam e Iosafas (S. Genev.) XIV pi.di. (pis.); Stat. fior., 1334; Doc. aret., 1337.

In testi sett.: Doc. moden., 1326; Doc. ver., 1375 (2).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1351.

0.7 1 [Dir.] Libertà dall'osservanza di obblighi, leggi (concessa ufficialmente), privilegio; [in partic.:] dispensa da un pagamento, da una imposta. 1.1 [Relig.] Fig. Liberazione dalla colpa, dal peccato.

0.8 Milena Piermaria 16.06.2006.

1 [Dir.] Libertà dall'osservanza di obblighi, leggi (concessa ufficialmente), privilegio; [in partic.:] dispensa da un pagamento, da una imposta.

[1] Doc. moden., 1326, pag. 13.8: le quae tuta fate quantità de pecunia lo dito frae Petro et eio Nicholò perdito [sic] de voluntae consentimento e commandamento dello dito frae Petro meo patre et chadauno de nue in tuto sollennemente obligandone a lo dito Ghydino senza alcuna essençione de rassonne oe de facto...

[2] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 24, pag. 352.11: E che le dette compagnie coi detti loro compagni che seguitano la detta Corte, come detto è, possano spendere, per compiere le dette cose, in ogni cosa che utile fie a procurare e avere la detta exemtione, insino in quantità di dugento fiorini d'oro...

[3] Doc. aret., 1337, 770, pag. 653.18: Al duodecimo capitulo e a la responsione facta per lo Comune de Fiorença stano contenti, cum questa agionta che la exemptione de li fedeli et de li filiuoli e nepoti d'Andrea da Montaguto non preiudichi a le rasgioni le quali à contra de loro messere Galitio de messere Nicola citadino d'Areço...

[4] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 140, par. 2, vol. 2, pag. 509.5: el qual possa esse concessione fare e dagl'uomene venire volente le promessione recevere de stare e permanere en lo ditto luoco e d'avetare con la sua famegla e a concedere a esso la exentione preditta.

[5] Doc. orviet., 1351, pag. 66.23: Anco che se parrà ai singnori priori di P(er)oscia di dare alcuna exentionee licentiadi portare arme i(n)sieme cogli p(ri)ori d'Orvieto, agiano di poterlo fare p(er) quel modo e t(em)po che a essi p(ri)ori piacerà.

[6] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 14, pag. 145.8: Neuno iudice o oficiale de' beni de' rubelli del Comune di Firenze o alcuno altro da quinci inanzi possa [[...]] dare o pronuntiare alcuna sententia o pronuntiatione sopra trarre o cancellagione o exemtione d'alcuno o d'alcuni de' beni confiscati o incorporati...

[7] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 35, pag. 604.13: per la presente constitutione ordenemmo che tutte le comunità e singulare persone chi digano d'avere alcuna jurisdictione on exemptione on privilegio contra la jurisdictione delli officiali della Ghiesia, on diminucione de loro officio...

[8] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 25, par. 8, pag. 413.7: Ché ellino ottennero e credono ottenere l'ordine, ch'ellino chiamano i frati di povertà, de' vescovi di Roma l'esenzione, acciò che questo è a ssapere, che a' loro pastori vescovi o altri sovrani prelati di niuna giuridizione sieno sugietti...

[9] Doc. ver., 1375 (2), pag. 254.12: Notifica a la vostra benegna Signoria l'abaessa, cum tute le vostre serviore sore menore de campo marzo, conzosiaconsa che le vegna molestè per meser l'abà da S. Trinità, et per miser lo Veschovo de Verona de certa coleta, posta per lo coletoro de meser lo papa, a la quala coleta vezù el dito coletoro e conseio soli no haba de le exentione de soy privilegij papali...

[10] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 90, terz. 94, vol. 4, pag. 175: Similemente il Borgo di Cerreto / in brieve fu rifatto per ragione. / perchè di lor voler si fe dicreto, / che' Cerretani alcuna esenzione, / ovver franchigia avesser di gabelle / per certo tempo...

[11] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, 94-108, pag. 601.36: e stavansi in casa loro con le loro donne e figliuoli e famiglie, con cavalli fanti e famigli et aveano in monizione; cioè franchigia et esenzione dalle fazioni delli loro comuni, come religiosi.

1.1 [Relig.] Fig. Liberazione dalla colpa, dal peccato.

[1] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 24, pag. 305.31: e mostró loro la falsità che era in dell'idule e predicó loro lo sancto evangelio e l'avenimento di (Cristo) e la sua patione e la resurrectione e la essentione e lo dì del iudicio...