ESORCISMO s.m.

1 Formula magica.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 3.12, pag. 147: L'adorna Circe con dolci parole / La giovanaglia, allor d'etade acerba, / Riceve, donde Ulisse ancor si dole; / E beveraggi mescolati d'erba, / E incantati da sua sapienza / Con esorcismi di magiche verba, / Soavi al gusto e chiari in apparenza, / Dona da bere all'oste ricevuta...

1.1 Formula atta ad evocare entità demoniache (a scopo divinatorio).

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 20, proemio, pag. 358.23: E per modo di scongiurazione li demonj fanno noto alli uomini di quello che è a vvenire in più modi; come è d'usare d'essi congiurazioni ed essorcismi di nomi di Santi, e di Dio, per li quali elli appaiano, e danno responso.

1.2 [Relig.] Formula o rito di scongiuro atto a liberare dal demonio persone, luoghi, oggetti.

[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 24, pag. 134.24: E a malizia facendo loro esorcismi, invocavano lo nome di Gesù sopra quegli ch'erano vessati, non avendo però fede in lui, e scongiuravano le demonia, dicendo: per lo nome di Gesù, lo quale Paolo predica, partitevi.

1.2.1 [Relig.] L'azione o potere soprannaturale di contrastare o neutralizzare ciò che è maligno.

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 30, pag. 68.9: L'unu è, ki illu resussitau pir orationi una femina ki avia nome Thabita; poy appressu, per sorcisma de sanctu Petru subitamenti foru morti duy pirsuni, maritu e mulleri, ki avianu nomu l'omu Anania e la fimmina Safira, e pir una menzogna ki dixero a sanctu Petru subitamente foru morti.

[u.r. 27.07.2007]