GUGLIA s.f.

0.1 ghulgla, goglia, guglia, gulia.

0.2 Da aguglia 3.

0.3 Miracole de Roma, XIII m. (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Dante, Convivio, 1304-7.

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.7 1 [Arch.] Monumento fatto d'una pietra di grandi dimensioni, posta in verticale, di altezza molto superiore alla larghezza, di forma acuminata in alto, obelisco. Guglia di San Pietro, a Roma. 2 [Arch.] Elemento architettonico piramidale alto e stretto, per lo più sovrastante la copertura di chiese o campanili.

0.8 Pietro G. Beltrami 25.09.2006.

1 [Arch.] Monumento fatto d'una pietra di grandi dimensioni, posta in verticale, di altezza molto superiore alla larghezza, di forma acuminata in alto, obelisco. Guglia di San Pietro, a Roma.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 1, pag. 562.12: Ad lato là dov'è la memoria de Cesare, ene la gulia, dove la splendevile cenere de Cesare, suso ne lo melo.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 69, pag. 306.4: e l'ossa sue messero in una cassetta d'oro, e poi la misero in cima d'una longa e grandissima pietra che si chiama la guglia: sta ogi a San Pietro in Roma.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 47, pag. 247.15: La guglia di Sam Piero è il sepolcro di Giulio Cesare, ch'è alta come una tórre, e è d'uno sasso intero, e sotto terra n'ha altrettanta, ch'è lunga tanto sotto terra quanto sopra terra.

[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 16, pag. 368.2: ché se ciò fosse, quali cose più fossero nomate e conosciute in loro genere, più sarebbero in loro genere nobili: e così la guglia di San Piero sarebbe la più nobile pietra del mondo...

[5] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 183.18: Et le reliquie soi forono messe nella goglia de sancto Petro, la quale per dirictu sou nome se clama Iulia in memoria della sepultura del dicto Cesari.

2 [Arch.] Elemento architettonico piramidale alto e stretto, per lo più sovrastante la copertura di chiese o campanili.

[1] Doc. fior., 1348-50, pag. 28.16: Giovanni Cecchi che teneva i tiratoi della Guglia dè avere, adì VIII di dicembre MCCCXLVII, lbr. tre s. quindici a ffior..

[u.r. 31.07.2020]