PRECINTO s.m.

0.1 precinto.

0.2 Lat. praecinctus (DEI s.v. precingere).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Ciò che chiude (un luogo) all'intorno; argine.

0.8 Pietro G. Beltrami 08.09.2006.

1 Ciò che chiude (un luogo) all'intorno; argine.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.34, vol. 1, pag. 403: E se non fosse che da quel precinto / più che da l'altro era la costa corta, / non so di lui, ma io sarei ben vinto.

- Fig. [Della delimitazione circolare dell'Empireo].

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 27.113, vol. 3, pag. 454: Luce e amor d'un cerchio lui comprende, / sì come questo li altri; e quel precinto / colui che 'l cinge solamente intende.

[3] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 596.12: e quel precinto, cioè suo circulo, - colui che 'l cinge, cioè Iddio, - solamente intende, cioè con la speculazione il circula.

[u.r. 08.10.2013]