PROCELLA s.f.

0.1 procella, procelle.

0.2 Lat. procellam (DELI 2 s.v. procella).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N L'occ. in Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.) è cit. letterale dalla Commedia.

0.7 1 Lo stesso che tempesta (del mare). 1.1 [Metaf. e in contesti metaf.:] grave turbamento e sconvolgimento personale o collettivo (come avversità, guerre, discordie).

0.8 Pietro G. Beltrami 06.09.2006.

1 Lo stesso che tempesta (del mare).

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 36.3: così il sofficiente legno va liberamente sicuro da ogni procella, onde li suoi marinai cantando navicano.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 173.8: Ella subbitamente turboe tutti i mari infino al cielo, armata de le procelle d'Eolo senza alcuna cagione, questo à ardito nei regni tuoi.

[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 50, pag. 238.21: dice s. Gregorio: Quando la procella, e la tempesta, e i marosi si levano in mare, per campare getta l' uomo il carico e la mercanzia, quantunque sia preziosa, per la quale lungo viaggio aveva preso.

1.1 [Metaf. e in contesti metaf.:] grave turbamento e sconvolgimento personale o collettivo (come avversità, guerre, discordie).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 31.30, vol. 3, pag. 512: Oh trina luce che 'n unica stella / scintillando a lor vista, sì li appaga! / guarda qua giuso a la nostra procella!

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 168.14: Eciandeu in quilla procella, la quali inflisseru a la republica Gayu Mariu et Luciu Cimia, fu vista maravilyusa abstinencia di lu populu di Ruma.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), Prologo 2, pag. 6.14: e sono ora conquassato dalle onde d' un gran mare, e la navicella della mente è ripercossa da procelle di grande tempestade.

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 17, pag. 641.23: la quale cosa desiderando inconcussamente per li perpetui tempi fire observato et no essere agitata da nessune undose procelle o da turbini di superbi vecchij...

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 366.69, pag. 457: pon' mente in che terribile procella / i' mi ritrovo sol, senza governo...

[u.r. 08.10.2013]