SPIACENZA s.f.

0.1 spiacenza, spiagensa, spiagenza.

0.2 Da spiacere 1.

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.).

0.5 Locuz. e fras. essere a spiacenza 1.1.

0.6 N Att. solo in testi poetici e in rima.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Atto tale da provocare una qualsiasi emozione negativa in qno; l'emozione stessa che ne consegue. 1.1 Locuz. verb. Essere a spiacenza: lo stesso che spiacere. 2 Presenza di qualità negative (in una persona).

0.8 Francesco Sestito 18.09.2006.

1 Atto tale da provocare una qualsiasi emozione negativa in qno; l'emozione stessa che ne consegue.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. 15.4, pag. 87: Chi va cherendo guerra e lassa pace, / ragion è che ne pata penitensa: / chi non sa ben parlar me' fa se tace, / non dica cos'altrui sia spiagensa.

[2] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 3.102, pag. 204: Solo però la partenza / fumi crudele e noiosa, / che la mia gioia gioiosa / vidila in grande spiagenza...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 7.21, pag. 668: Forse che non gli saria spiacenza, / se el sapesse quanta pena i' sento, / s'a me dato ardimento / avesse in fargli mio stato sapere.

1.1 Locuz. verb. Essere a spiacenza: lo stesso che spiacere.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 76.12, pag. 297: dissi che 'l vostro cor, bella, pensasse: / mostraste che non vi fosse a spiagenza; / parve perciò lo mio s'asicurasse...

2 Presenza di qualità negative (in una persona).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 171.6, pag. 233: E com'om pro caval fello spronando, / partendome da vizio e da spiacenza, / l'alma m'adolci più che mel gostando, / s'alcun'ora mi movo a tua piacenza.

[u.r. 30.05.2008]