0.1 thim, thimi, thimo, thimu, thymo, tima, timi, timo.
0.2 Lat. thymum, dal gr. thýmon (DELI 2 s.v. timo 1).
0.3 Tomaso da Faenza, Amoroso, XIII sm. (tosc./faent.): 1.
0.4 In testi tosc.: a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).
In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Nota la forma tima in Tomaso da Faenza, Amoroso, XIII sm. (tosc./faent.), forse plur. modellato sul plur. neutro lat.
La forma timi di a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.) è a rigore un gen. lat.
0.7 1 [Bot.] Nome di un genere di piante della famiglia Labiate e delle relative specie. [In partic.:] piccolo arbusto aromatico con foglie vellutate e infiorescenze di colore rosa violaceo (Thymus vulgaris). 1.1 [Bot.] Denominazione di una varietà officinale del genere Timo (Thymus tragoriganum).
0.8 Elena Artale 25.09.2006.
1 [Bot.] Nome di un genere di piante della famiglia Labiate e delle relative specie. [In partic.:] piccolo arbusto aromatico con foglie vellutate e infiorescenze di colore rosa violaceo (Thymus vulgaris).
[1] Tomaso da Faenza, Amoroso, XIII sm. (tosc./faent.), 22, pag. 454: Così Amore in cor polito adasce, / gentil e pien d'amoroso disire; / ponesi fermo e non vuole partire, / poi lo disira come tima l'ape.
[2] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 104, pag. 40.10: [I.] Pillule provate contra speme. Recipe timi, ephitimi, mirobalanorum kebuli, embrici, bellirici, citrini, indi, ana dr. i...
[3] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 59.8: Capitol del thim.
[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 227.17: o secondo che l'api, le quali hanno aquistato onde elle trasvolino e odoriferi campi, volano per li fiori e per le cime de' timi; così corre la femina ornatissima alli festerecci sollazzi...
[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 31.25: Ma a mi pari que quilli api, non passuti a lu munti Ymenu qui oli tuttu di fluri di thimu...
[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 19.17: overo che a schiera fatta cacciano da le case loro li api inutili: l'opera è fervente, e l'odorifero mele rende odore di timo.
[7] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 54.26: e sì come l'ape dimandano li suoi salti e li paschi ulimosi ai marinari e fiori e timi sovrani; cusì l'affaitatissima femina va ai giuochi festarecci...
[8] Gl Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 481.34: o sì como le ave, trovado li soi boschi e oliosi pascoli, vola per le fiore e per li sommi thimi, çoè fiori, cossì la femena molto molto adornada ruina ali celebradi çuoghi...
- [Con rif. alle sue proprietà officinali]. || Potrebbe anche trattarsi di una specifica varietà: cfr. Ineichen, Serapiom, vol. 2, p. 218, per cui il termine «indica propriamente, secondo l'uso della farmacologia araba e anche secondo quello di Dioscuride, Thymus capitatus».
[9] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 14, col. 1.24: L'erbe sono queste: verminacha, finocchio, colidorçia, pinpinella, rose, vivole, rebarbaro, mirabolani che stanno sopra l'acqua, timo, epitimo...
1.1 [Bot.] Denominazione di una varietà officinale del genere Timo (Thymus tragoriganum). || (Ineichen, Serapiom, vol. 2, p. 218).
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 265, pag. 277.4: Thimo, segondo Diascorides, sì è una pianta nota, a muodo de uno arborsello. E fa le foie piçole, molto menude, strette e longe.
[u.r. 17.10.2013]