AUREO (2) s.m.

0.1 aur., aurei, aureo, aurey, auri. cfr. (0.6 N) aiucey.

0.2 Lat. aureus (LEI s.v. aureus 'moneta d'oro').

0.3 Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

0.6 N La forma aures in a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), pag. 61.7: «aures dr. ii meno terça parte d'una dr...» (dove il valore della misura viene stabilito in una dramma e due terzi), sta prob. per il lat. aureus.

La forma, prob. erronea, aiucey del Serapiom volg., p. 1390 (padov.), è inserita tra le occ. di aureo da Ineichen, Serapiom, vol. II, p. 339.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Mis.] Misura di peso corrispondente circa ad una dramma e mezzo.

0.8 Rossella Mosti 15.09.2006.

1 [Mis.] Misura di peso corrispondente circa ad una dramma e mezzo.

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 29, pag. 290.1: La polvare dela rana che sia istata secca apiccicata, se sarae data im beveragio a peso pondus aureo più volte in vino, farae avere usança l'uomo cola femina, li quali fossero istati lungo tempo d'avere usança.

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 37, col. 1.25: R(ecipe) mirabolani citrini, kebuli indi an. d. II ½ ecc., vae al Mesue in questo capitolo e trovera'lo conpiutamente; dara'ne per volta ongni mattina da d. II fine ad aur. II con acqua calda.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 243, pag. 256.6: Se quelli che fi chiamè yterici maximamentre citrini beve de questa raìxe, i guarisse, perché la mundifica el figò. E sì avre le opilatione, e sì [smenuisse] la collera e parala fuora per suóre. La quantitè che se ne beve no pase tri aurey, che pexa unçe quatro e meça.

[4] Gl f Mesue volg., XIV: Aureo, o vero esagio, contiene una dramma e mezzo. || Crusca (Gl.) s.v. aureo.

[u.r. 06.09.2019]