CONSUETO agg./s.m.

0.1 chonsueto, consueta, consuete, consueti, consüeti, consueto, consuetu, consuety, cunsueto.

0.2 Lat. consuetus (DELI 2 s.v. consueto).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.7.

0.4 In testi tosc.: Sommetta, 1284-87 (fior.); Stat. pis., 1304; Stat. sen., XIV pm.; Stat. sen., 1352; a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Stat. assis., 1343; Stat. cass., XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344.

0.5 Locuz. e fras. avere consueto 1.7; di consueto 1.8; essere consueto 1.7; per consueto 1.8; sonetto consueto 3; stare consueto 1.8; vena consueta 4.

0.7 1 Che si fa o avviene regolarmente. 1.1 Ben conosciuto; familiare. 1.2 Conforme ad una tradizione; ufficiale. 1.3 Che si conferma stabile nel tempo, duraturo. 1.4 Fissato in base ad un accordo precedente; stabilito da precise regole (sociali, morali, economiche e giuridiche). 1.5 Prestabilito (dal fato). 1.6 [Rif. ad una persona:] avvezzo; pratico. 1.7 Locuz. verb. Avere consueto,essere consueto, stare consueto: avere per abitudine, essere soliti. 1.8 Locuz. avv. Di consueto, per consueto: come avviene solitamente, come d'abitudine. 2 Sost. Chi ha un'abitudine; ciò che avviene solitamente. 3 [Metr.] Locuz. nom. Sonetto consueto: sonetto strutturato su quattordici endecasillabi. 4 [Med.] Locuz. nom. Vena consueta: vaso sanguigno del braccio da cui si prelevava il sangue durante il salasso.

0.8 Rossella Mosti 27.09.2006.

1 Che si fa o avviene regolarmente.

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 1, ott. 18.6, pag. 30: Per che, venuto il vago tempo il quale / riveste i prati d'erbette e di fiori, / e che gaio diviene ogni animale / e 'n diversi atti mostra suoi amori, / li Troian padri al Palladio fatale / fer preparare li consueti onori...

[2] Stat. palerm., 1343, cap. 2, pag. 9.6: Et quandu parrà a li ricturi di incuminzari la disciplina, levisi unu di li ricturi, e faza unu signu cum la oracioni consueta, e faza una avenia davanti lu altaru...

[3] Doc. castrogiov., 1363 (sic.), pag. 78.8: et ki vui et vostra heredi siati tinuti a nui et a nostra heredi da lu consuetu servitiu di lu regnu nostru...

[4] Stat. cass., XIV, pag. 52.10: ly monachi demonstranu ess(er)e multo pigry i(n)nello s(er)vicio de la soa devocione. Li quali manco de lu salterio con li cantici che sono consuety cantanu p(er) tuta la septemana...

1.1 Ben conosciuto; familiare.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 168.8: ambizau a parlari persiscu, per tali que issu, avendu aquistata la recommendaciuni di Serses con gran fatiga, issu aiungissi a li aurichi di lu rigi lu familiari et consuetu sunu di vuci.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 37, vol. 1, pag. 369.16: a' nostri orecchi pervenne un tronituo grandissimo steso tremolante il quale tenne sospesi li orecchi lungamente non come tuono consueto, ma come voce di terremoto...

1.2 Conforme ad una tradizione; ufficiale.

[1] Stat. sen., XIV pm., pag. 14.21: E' Gonfaloni maestri consueti si dieno in tre Terzi, ognuno illo suo Terzo, colli Conseglieri...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 83, vol. 2, pag. 558.13: onde essi sottilmente pensarono di fare disfare due chiovi a uno caldo col fuoco della guerra, l'uno, d'unire il popolo consueto nimico de' Fiorentini e sopra modo parziale colla guerra...

[3] Doc. sic., 1375, pag. 100.21: Et pirkì siati plu certi di la supradicta nostra vuluntati fachimu fari quista nostra patenti lictera sigillata di lu nostru sigillu consuetu cum li nomi di li terri et loki infrascripti.

1.3 Che si conferma stabile nel tempo, duraturo.

[1] Sommetta, 1284-87 (fior.), pag. 197.29: Come si scrive al amico. Al suo spetialissimo amico vel karissimo vel dilectissimo vel peramabile amico, molto da amare e da pregiare P., L. salute e buono amore [[...]] vel salutem con perfectione di puro amore, vel salutem con fermeçça del consueto amore...

1.4 Fissato in base ad un accordo precedente; stabilito da precise regole (sociali, morali, economiche e giuridiche).

[1] Stat. pis., 1304, cap. 82, pag. 734.21: sì che si possa ricogliere per lo comuno della dicta arte, ed abbia li denari consueti...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 6, vol. 1, pag. 126.26: Cap. VJ, di li gentili homini, li quali se alargaru ultra lu licitu et consuetu modu in vestimenti oy in altru ritu di viviri.

[3] Stat. assis., 1343, pag. 179.5: Anno mille CCC.o quaranta e tre, endictione undecima, al tempo de Papa Clemente VI, de domeneca, adì VII de dicembre, congregata la generale adunança de la fraterneta di desceplinate de Sancto Lorenço ello loco consueto...

[4] Stat. catan., c. 1344, cap. 3, pag. 31.17: Et ecciamdeu nullu presumma di maniari oy biviri in altru tempu ki in li huri consueti.

[5] Doc. sic., 1375, pag. 100.8: pir la quali concordia esti commisu [[...]] ki pagandu vuy chauna Universitati oy locu la taxa imposita et consueta comu ànnu pagatu li altri terri di lu predictu regnu, ipsu pir la auctoritati a ssì commissa relassi lu dictu interdictu...

[6] a Stat. lucch., 1376, L. 4, cap. 83, pag. 177.12: Et lo presente capitolo et statuto si debia bandire et fare bandire per la città di Lucha et in de suoi borghi a lluoghi usati et consueti.

1.5 Prestabilito (dal fato).

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 24, 1-18, pag. 529, col. 1.15: Se per gracia, çoè se custui gosta un poco della nostra 'gratia'. «Libare idem est quod parum gustare». Prima che, çoè inanci lo consueto modo, o ver termene.

1.6 [Rif. ad una persona:] avvezzo; pratico.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 2, pag. 287.13: Ma l'asprezza de' luoghi e a' Celtiberi, a' quali è costume di discorrere nelle battaglie, la velocità faceva disutile, e quello non era dannoso a' Romani consueti a stabile battaglia...

1.7 Locuz. verb. Avere consueto, essere consueto, stare consueto: avere per abitudine, essere soliti.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 219.12: Ancora de la multa pagura tucte le animalie ke so consuete de vivere enfra li genti, quale in monti quali in selve se nascondeano...

[2] Stat. pis., 1322-51, [1335] Agg., cap. 4, pag. 602.14: Questi sono li ordinamenti [[...]] per obviare a li inganni de li scrivani de le galee, li quali spesse volte [[...]] li marinai delle galee per fugiaschi et debitori di quelle a la corte suprascripte ànno consueto ponere fuor d'ogni verità et debito di ragione.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 20, pag. 153.5: Ma poi, pervenendo d'uno discendente in altro della casa, pervenne al valoroso Lelio, il quale, essendo consueto d'andare [[...]] fuori di Roma contro a' resistenti, donò questo anello alla misera Giulia, dicendole la virtù, acciò che ella sanza cagione di lui non dubitasse.

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 104, pag. 202.21: Ma Acheloo, sentendose vincere e non potendo resistere a lui, convertisse all'arte, con la quale era consueto di transformarse in diverse nature.

[5] Stat. sen., 1352, pag. 33.9: come li magnifici et prudenti signori Nove Governatori et Difensori del Comuno et Populo della Città di Siena fu ordinato nel concestorio del palazzo del detto comuno, nel quale essi detti signori Nove sono et stavano consueti de exercitare al loro ufficio...

1.8 Locuz. avv. Di consueto, per consueto: come avviene solitamente, come d'abitudine.

[1] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 78, vol. 7, pag. 189.20: Il detto Carlo avuto dal papa sua confermagione, sanza indugio [[...]] si fece coronare a una terra che si chiama Bona presso a Cologna, in forza di lui e di suoi amici, non tenendo tre dì campo in arme, come è di consueto...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 60, vol. 3, pag. 439.15: che nonistante che lla lezione si dovesse per consueto fare a Midelborgo in Alamagna, e lla prima corona prendere ad Asia la Cappella colle solennità usate, ch'elli le potesse fare ove a llui piacesse...

2 Sost. Chi ha un'abitudine; ciò che avviene solitamente.

[1] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1127.27: E universale regola è a' consueti non fare passione gli accidenti...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 27, vol. 1, pag. 239.20: I Pisani essendo in pace co' Genovesi, avegna che poco s'amassono, per promesse o patto che offerto fosse loro non si vollono muovere contro a' Genovesi, ma alquanto più che 'l consueto s'inamicarono co· lloro...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 24, pag. 326.30: e in niuna cosa erano più strette le cose nella pace, che dissolute nel nimichevole a' consueti di vivere di ratto.

3 [Metr.] Locuz. nom. Sonetto consueto: sonetto strutturato su quattordici endecasillabi. || Cfr. sonetto semplice.

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, parr. 14-21, pag. 69.18: Item nota che li soneti simplici e consueti sono encroxati et ànno duy piedi e due volte.

4 [Med.] Locuz. nom. Vena consueta: vaso sanguigno del braccio da cui si prelevava il sangue durante il salasso. || Cfr. vena comune.

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 25, pag. 591.41: Leva sangu a lu cavallu di la vina consueta di la parti di lu collu sufficientimenti assai, e poi a kista maniaxuni et rugna fa kistu unguentu ki meraviglusamenti è pruvatu.

[u.r. 19.11.2020]