0.1 deficile, difficil, difficile, difficili, difficilissimo, difficille, diffitille, dificele, dificile, dificille.
0.2 Lat. difficilis, difficilem (DELI 2 s.v. difficile).
0.3 Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.): 1.
0.4 In testi tosc.: Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Che richiede una notevole attenzione, sforzo fisico o abilità tecniche o mentali (anche in contesto fig.). 1.1 [Rif. ad un luogo o ad un percorso:] che presenta dei rischi; malagevole da percorrere. 1.2 [Rif. ad un discorso, ad un modo di parlare:] che richiede un particolare impegno per essere compreso o interpretato. 1.3 [Esprime la laboriosità di una funzione naturale]. 1.4 Che ha scarse possibilità di attuazione (o di successo). Impers.: è difficile (che). 2 [Rif. ad una persona, con focalizzazione sulla volontà del sogg.:] riluttante (verso qsa, a fare qsa); scontroso.
0.8 Rossella Mosti 04.10.2006.
1 Che richiede una notevole attenzione, sforzo fisico o abilità tecniche o mentali (anche in contesto fig.).
[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 13b.21, pag. 90: unde, parlando, dir quazi pavento, / ché dare spiramento / è dificile me, e mitigare...
[2] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 542.14: Tanto erano simigli quelgli di ciascuno portato insiemi che etiamdio dal padre e da la madre dificile a loro molto era a ricognosciarli.
[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 10-15, pag. 747, col. 2.12: Oi plebe sovra le altre creata, tu hai mala condizione, imperzò che sei tanto aspra e dura, che cotal tema si è deficile a poterlo explicare'.
[4] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 6, pag. 175.11: perché andando a piede era molto difficile e quasi impossibile, perché il diserto era sterile e sanza acqua...
[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 413.22: 55. Più lunga scala ec. Però che non basta conoscere il male, se ll'uomo non conosce, e opera bene, e virtù, la quale scala delle virtù è dificile, e lunga alla carne, benchè sia dilettevole all'anima ben disposta.
[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 48.26: ià serà cosa manifesta commu la benivolencia di lu paternu affectu aya vinchuti multi et difficili cosi.
[7] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), Prologo, pag. 1.4: Essendo pregato da molte devote persone di scrivere, e fare in volgare una generale forma di confessione, risposi e rispondo, che questa mi pare sconvenevole cosa, e difficile, sì perchè troppo sarebbe prolissa opera a scrivere ogni peccato, che fare si può...
[8] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 3, vol. 1, pag. 108.18: Et per ben ki kisti cosi nui li vidimu cotidianamenti, cui sa di filosofia naturali sapi quantu esti difficili ad intendiri kisti mutacioni.
[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 263, pag. 275.16: E quello amomo, che fi portò de una contrà, la qualle fi dita Pontus, fa el legno che trà in roxeça, no longo né diffitille da rumpere.
[10] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, parr. 73-77, pag. 80.17: Dove nota che la compilacione deli soneti incatenati è molto difficille.
1.1 [Rif. ad un luogo o ad un percorso:] che presenta dei rischi; malagevole da percorrere.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 25-33, pag. 576, col. 2.4: e penzò muntar de chiappa in chiappa è quasi a dir come andar suxo per un tetto de casa, lo qual si è difficile camino, e multi ne sono zà brusculadi o ver lisigadi e cazudi d'alto luogo; e zà n'è morti.
[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 19, pag. 152.1: affrettossi di tornare al suo abitacolo, che era molto viadentro al diserto in luogo difficile e nascoso...
1.2 [Rif. ad un discorso, ad un modo di parlare:] che richiede un particolare impegno per essere compreso o interpretato.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 82-90, pag. 731, col. 1.3: Ma perché tanto sovra mia veduta, etc.. Quie domanda D. Beatrixe quale è la cason che la parla sí oscuro e sutilmente, che qui è sí dificile ch'apena lo comprende...
[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 586.29: E Stazio nel Thebaidos, [lib. I], tocca di questo Spinge, che fue uno mostro, e dicea sue ambage, ed implica [difficili] parole, tra lle quali diceva, che alcuna cosa era, che prima andava in IIIJ, [appresso in] IIJ, poi in due; tornava in tre, ed ultimo in IIIJ...
1.3 [Esprime la laboriosità di una funzione naturale].
[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 96, pag. 352.15: La sua carne sì ène frigida et untuosa, viscosa, [di] difficile digestione et inlaudabile.
1.4 Che ha scarse possibilità di attuazione (o di successo). Impers.: è difficile (che).
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 48, vol. 2, pag. 105.1: E di questo in più luoghi del Vangelio si parla in ciò, che Cristo loda quelli, li quali per lui avevano lasciato ogni cosa, e promette loro in questa vita cento tanto, e in fine vita eterna; e per contrario biasima li ricchi, e manda loro guai, e mostra, come molto è difficile, che si salvino.
2 [Rif. ad una persona, con focalizzazione sulla volontà del sogg.:] riluttante (verso qsa, a fare qsa); scontroso.
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, pag. 728.17: Tu solamente, a me presente, se' a conoscere per subitezza difficile e me di me medesima fai dubitare.
[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, pag. 786.15: Delle quali ancora non avevano veduti le fosse i fondi loro, quando Giunone, le sue ire infignendo, li fece rivocare alle prime case. 14 Alle quali tornare non furono difficili, però che già per pessimo agurio dubitavano l'opera incominciata avanzare.
[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 11, vol. 2, pag. 228.15: Ma, come la maggior parte delli servi di Dio oggi alla ubbidienza delli onori, non solamente si rendono volontari, ma eziandio li procurano, e comprano, e alle vili e gravi si rendono non solamente difficili, ma ribelli...
[u.r. 07.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]