FARSO s.m.

0.1 farso.

0.2 DELI 2 s.v. farsetto (prob. lat. tardo farsum).

0.3 Rustico Filippi, XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Rustico Filippi, XIII sm. (fior.); Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.).

0.7 1 Lo stesso che farsetto. 2 Fig. Dettaglio di scarso valore.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 11.09.2006.

1 Lo stesso che farsetto.

[1] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 11.2, pag. 43: Oi dolce mio marito Aldobrandino, / rimanda ormai il farso suo a Pilletto, / ch'egli è tanto cortese fante e fino / che creder non déi ciò che te n'è detto.

[2] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 1.31, pag. 36: Noi non potremo, a quelle tre persone / che son una sustantia, mai salire / se spirto prima in noi non è cagione; / né mai di spirto ci potrem vestire / gonnella né guarnacca, se 'l farsetto / di virtù prima non si può empire. / Né ben col farso ancor s' afibia 'l pecto / acconciamente, se noi non avemo / di ragion prima ben tessuta stretto / nostra camiscia...

2 Fig. Dettaglio di scarso valore.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 68, terz. 18, vol. 3, pag. 256: Della cagion ti voglio essere scarso, / perchè morì; e se torto, o ragione / fatta gli fu, non direi per un farso.