BĖBERE v.

0.1 bibente, bibenti, bibo.

0.2 Lat. bibere (LEI s.v. bibere).

0.3 Petrarca, Canzoniere, a. 1374: 1.

0.4 In testi tosc.: Petrarca, Canzoniere, a. 1374.

0.6 N Si riuniscono in questa voce le sole forme nel corpus chiaramente interpretabili come latinismi integrali, in quanto coesistenti nei testi con forme di bere.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Consumare un liquido deglutendolo (anche fig.).

0.8 Pär Larson 25.10.2004.

1 Consumare un liquido deglutendolo (anche fig.).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 193.4, pag. 249: Pasco la mente d'un sė nobil cibo, / ch'ambrosia et nectar non invidio a Giove, / ché, sol mirando, oblio ne l'alma piove / d'ogni altro dolce, et Lethe al fondo bibo.

[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. cap. 1, vol. 1, pag. 2.21: all'ultimo, passato il latissimo fiume Phison, pervenne alli Bragmani per udire Iarcas, sedente nel trono aureo e bibente del fonte di Tantolo, insegnante fra pochi discepoli della natura, de' costumi e del corso de' giorni.

[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 21, vol. 6, pag. 454.16: [5] Poni la mensa, e contempla e ragguarda; voi, mangianti e bibenti, levatevi suso; prėncipi, pigliate lo scudo.

[u.r. 24.04.2019]