DEVÒLVERE v.

0.1 devolgeno, devolgesseno, devolglere, devoluta, devolute, devoluti, devoluto, devolveva, divolti.

0.2 DEI s.v. devolvere (lat. devolvere).

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 [Dir.] Attribuire, affidare, trasmettere per competenza (una causa). 1.1 Dibattere in giudizio. 2 Trasferire, destinare a favore di altri (un bene). 3 Trascinare qua e là con violenza.

0.8 Milena Piermaria 01.10.2006.

1 [Dir.] Attribuire, affidare, trasmettere per competenza (una causa).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 455, vol. 2, pag. 434.35: acciò che de li processi de li maleficî, da li quali fusse appellato a missere lo capitano del popolo, più chiaramente sia manifesto chello che di ragione abia sententiare, sopra l'appellagioni devolute a lui...

[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 74, par. 15, vol. 1, pag. 277.24: E gle sbandite e condannate del dicto castello siano avute per esbandite e condannate de la citade e del contado de Peroscia, senpre el remedio de l'apellagione al comuno de Peroscia devoluto e da devolglere.

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 2, pag. 538.3: L'altro del dicti çudisi sia çudese delli appellatione chi se devolgeno a la corte generale del dicto Rectore.

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 13, pag. 561.32: nel tempo de la sentencia chi se de' dare sopra l'appellatione, se paghi li salarij e li caposoldi a la camera, purché in una medesma questione et in uno medesmo facto non se paghino se no seme, durando la questione denançi da uno medesmo çudese de la dicta corte o suo successore, o ad altro çudese, per appellatione o per nullità o per restitutione o per altro modo sia devoluta.

1.1 Dibattere in giudizio.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 184.1: Anche più bella questione della morte de re Antrea se devolveva a Roma.

2 Trasferire, destinare a favore di altri (un bene).

[1] Stat. vicent., 1348, pag. 12.8: E chi contrafarà perda per pena X soldi de denari veronesi piccoli per ciaschedun e ciascheduna volta, li quali siano devoluti over messi nella cáneva de ditta frataglia.

3 Trascinare qua e là con violenza.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 74.11: 25. Ora incomincian ec. In questa seconda parte l'Autore comincia la forma della pena inflitta [a]lli lussuriosi, la qual è, ch'elli sono in luogo oscurissimo dibattuti, e percossi da una furiosa rabbia di venti continui, per la quale divolti in quell'aere maligno, si percuotono insieme...