DISTURBANZA s.f.

0.1 a: distorbansa; f: disturbanza.

0.2 Da disturbare.

0.3 a Lett. lucch., 1300: 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N L'occ. di disturbanza cit. a partire da Crusca (1), tratta da "Rim. Ant. P. N.", ossia dal ms. Banco Rari 217 della Bibl. Nazionale di Firenze, è stata interpretata da d'A. S. Avalle come di sturbança: cfr. CLPIO, P068.96.

0.7 1 Grave situazione provocata dall'azione altrui.

0.8 Pär Larson 17.10.2006.

1 Grave situazione provocata dall'azione altrui.

[1] a Lett. lucch., 1300 (5), 1, pag. 102.18: ap(re)sso p(ro)muova al papa v(e)l a mess(er) Piero che i(n) d(e)i n(ost)ri fatti no(n) si poe p(ro)cedere se llibri (e) scritture no(n) avemo tutte da· rei d'Ing(r)iterra, (e) p(er) lo rei no(n) fae neiente a ..., anti è più distorba(n)sa i(n) potere ricovrare di lui satisfare, (e) che piaccia alla sua sa(n)titade dima(n)dare efficacemente a· rei che noi quelli libri (e) scritture possiamo avere...

[2] f Livio volg., XIV: E disturbanza, non ch'altro, entrò nel suo albergo. || Crusca (1) s.v. disturbanza.

[u.r. 27.06.2008]