DIVISIONE s.f.

0.1 ddivisioni, devesion, devesione, devision, devisione, devixion, diviçione, divigion, divigione, diviscione, divisiom, division, divisïon, divisione, divisïone, divïsione, divisioni, divisium, divisiuni, divissione, divixiom, divixion, divixione, divizione, dovigione, dovisione, dovisioni, duvisione.

0.2 DELI 2 s.v. dividere (lat. divisionem).

0.3 Mattasalà, 1233-43 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Mattasalà, 1233-43 (sen.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Doc. lucch., 1332-36; Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Doc. venez., 1309 (5); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Doc. moden., 1353; Doc. padov., c. 1375.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Lett. napol., 1356; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Lett. palerm., 1371.

0.5 Locuz. e fras. senza divisione 4.2; venire a divisione 1.1.

0.7 1 [Dir.] Spartizione di un bene tra diversi soggetti. 1.1 [Dir.] Locuz. verb. Venire a divisione: operare una spartizione di beni comuni. 1.2 Ripartizione degli oneri tra diversi soggetti. 2 Sentimento o situazione di inimicizia, discordia. 3 Ciò che rende le cose distinte tra loro, differenza. 4 Suddivisione interna, ripartizione. 4.1 Ciascuna delle parti risultanti da una suddivisione. 4.2 Locuz. avverb. Senza divisione: in modo concorde e unitario, senza eccezioni. 5 Atto dello scindere, separazione. 5.1 Punto nel quale un oggetto è stato reciso. 6 [Ret.] Nella retorica ciceroniana, parte del discorso nella quale i fatti vengono ricapitolati e argomentati per punti.

0.8 Emiliano Picchiorri 14.06.2006.

1 [Dir.] Spartizione di un bene tra diversi soggetti.

[1] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 41r.21: It. iiij l. (e) xvj s. diè Matasalà a misere Tavena p(er) lo vino d'ano (e) p(er)ché diè trenta (e) sei s. p(er) Matasalà a Viviani Pandolfini p(er) la diviscione di Val di Pogne...

[2] Doc. venez., 1309 (5), pag. 64.32: laso a Marco(n) meo fio la sua parte delo poder segundo co' conten la devision...

[3] Doc. lucch., 1332-36, pag. 120.9: Ancho che lle testrici e testori che ci trovassemo in caço di diviçione ciaschuno debbia avere seghondo la parte che arà in della chonpangnia...

[4] Doc. moden., 1353, par. 1, pag. 195.26: Questa si è la divisione facta lo dicto die dentro mi Benfonato da una parte e Cichino so fradello da l' atra...

[5] Lett. napol., 1356, 2, pag. 125.32: avengnadeo che no(n) si pocza chestu dicire, cha lu carricu v(ost)ro è n(ost)ro (et) lu n(ost)ro è vostro. Et cusì la causa è una, sencza divisione intra nui.

[6] Lett. palerm., 1371, pag. 139.14: fu partuta la sua hereditati in dui parti, di li quali appi una parti lu dictu Bartholomeu et soy frati, l'altra parti appi madonna Discula di Syerio sua mugleri; di la quali divisioni fu fattu propriu instrumentu.

[7] Doc. padov., c. 1375, pag. 47.1: E i diti frêgi sì p(ro)mete p(er) stipulacion solepne la dita divixion osea p(ar)te de averle, tegnirle ferme (e) rapte e no (con)travegnire p(er) alguna raxon né caxon...

1.1 [Dir.] Locuz. verb. Venire a divisione: operare una spartizione di beni comuni.

[1] Doc. bologn., 1295, pag. 191.5: volendo vignire a divisione perchè çascun recognosca la soa parte, ànno facto inseme questa concordia.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 355, vol. 1, pag. 540.17: Anco, statuimo et ordiniamo che se averrà alcuni fratelli venire a divisione de li beni comuni, e' quali avessero molli...

[3] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 143.6: Poi veggendo che le spese soperchiavano l' entrate e' guadagni, per non disertarci a trafatto, e a me crescendo la famiglia, fu mia mossa di venire a divisione; e dividemmoci.

1.2 Ripartizione degli oneri tra diversi soggetti.

[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 81 rubr., pag. 534.21: Della divisione dello avere gittato delle nave o legni per fortuna.

2 Sentimento o situazione di inimicizia, discordia.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 17 (66), pag. 242.25: la quale cosa è signo d(e) divisio(n)e e genera scandalo, e pot(r)ave turbare lo n(ost)ro amo(r)e.

[2] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 31.2, pag. 390: Così faceste voi o guerra o pace, / guelfi, sì come siete en devisione, / ché 'n voi non regna ponto di ragione, / lo mal pur cresce e 'l ben s'ammorta e tace.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 127.5, pag. 498: Emperzò che l'aversario, / chi desconza cartorario, / fé prumer comenzamento / donde vegné partimento / divixion e guerra dura / de Creator a creatura...

[4] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 193.7: MCCCXIIIJ In quisto millessimo, del mese de giugno, egl Luchese fuoro fra loro en divisione e l' una parte mandò per aiuto a Ffiorença e l' alltra parte mandò a Pisa.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 108.1: Issu medemmi Graccu essendu tribunu di lu populu, cun chò sia cosa que issu avissi scumossi grandissimi scandali et divisiuni, nìn era nullu qui se oppunissi a lu fururi di lu populu...

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 7, pag. 621.24: ed ogni inimistà e divisioni che fanno gli uomini e infra tutta generazione umana inde è nata.

[7] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 196, pag. 29: E qui' peccati de la richa Zenova / per le division sì la speronna / che zizania più inanti sonna...

[8] Lett. volt., 1348-53, pag. 176.39: E ' Pisani di questo mostrano avere preso grande sospecto e gelosia, e con assai divisione e poca fermecça di loro stato pare altrui che vivano.

3 Ciò che rende le cose distinte tra loro, differenza.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), canz. 2.23, vol. 1, pag. 264: E io porto gioioso core e cera, / corpo e mente e tutta pensagione / per quella ch'amoroso mi fa gire, / in cui si pò gradire / bellesse di sì gran divïsione / como lo scuro inver' [de] la lumera.

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 2, cap. 5, pag. 41.4: ke uno angelo sia diviso da l'altro secondo specificata divisione, come l'omo dal leone ke sono diverse spetie.

4 Suddivisione interna, ripartizione.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 16 rubr., pag. 23.22: De l'ottava spera co·le stelle fisse e de la sua divisione.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 9, pag. 226.6: noi diremo la quarta, cioè dell'ordinanza e della divisione della città, chéd elli diceva, che la città dovea essere prenze e consiglieri, e battaglieri, ed artefici e lavoratori...

[3] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 14 parr. 13-14, pag. 60.5: Questo sonetto non divido in parti, però che la divisione non si fa se non per aprire la sentenzia de la cosa divisa...

[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 84, col. 1.22: alcuna volta adiviene colli appostemi che ssi fanno nelle vie dell'orina, sì come noi abbiamo detto dinançi, ma noi abbiamo già fatto divisione tra quella e questa.

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), Prologo, pag. 80.1: Io faria la divisione de questo libro: de la materia, e de la forma, e del titolo del libro, e a che parte de filosofia se sotomete, e ancora de la forma del tractato, e ancora de la forma del tractare.

4.1 Ciascuna delle parti risultanti da una suddivisione.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 83.15: Nel secondo luogo mostra qual causa sia simpla, cioè di due divisioni, e qual sia composta, cioè di quattro o di più.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 242.4, pag. 270: ch'egli è nome lo qual si po partire / en «a» e «mor», che son due divisione.

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 33, pag. 212.6: Et di questa prima funno facte tre divisioni di pena: et quanto alla inobedientia della terra, et quanto alla impotentia, et di queste cose è decto, et quanto alla resistentia.

[4] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 244.14: e così per uso più che dottrina úsaro loro rettorica secondo le dette quatro generali divisioni. La prima è esordio, la seconda è narrazione, la terza è petizione, la quarta e ultima è conclusione.

4.2 Locuz. avverb. Senza divisione: in modo concorde e unitario, senza eccezioni.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 5, pag. 135.11: Perciò che i figliuoli sono beni comuni dell'uomo e della femmina, per lo quale bene, l'uomo e la femmina istanno insieme senza divisione.

[2] Lett. sen., 1294, pag. 65.7: sì andarano più ritti i fati, e ciascheuno serrà a uno segno, senza divisione, e sarà in lume dei fatti.

[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 173.29: In ciò che dice in tutta l' anima, s' intende che Dio s' ami interamente, sanza divisione: imperò che quantunque amore altri pone nelle creature, tanto altri scema dell' amore del Creatore, nel quale si dee porre tutto l' amore.

5 Atto dello scindere, separazione.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 25.219, pag. 156: Questo sì è baratto / de tanta unïone, / nulla divisïone / pò far dui d' uno core.

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 17, pag. 81.8: Apresso de 'ste cose, tuto quel che De' fè al tempo de gli altri re e la division del povol in du regnami...

[3] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 47, pag. 44.18: Uno singnore à un suo fante e mandalo nel giardino per 7 mele e dicie: tu troverraj 3 portjnaj che ciaschuno tj dirà: io voglo la metà di tutte e due più di quelle che ttj rimangnono dopo la divixione.

[4] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 128.30: La torre de Babel Ne la cui hedificatione fo facta la divisione de le lengue miraculosamente da Dio, ad repremere la pazia de quilli che edificavano la torre predicta.

5.1 Punto nel quale un oggetto è stato reciso.

[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 2, cap. 9: quando le radici degli antichi arbori si dividono per lo lungo, meglio fruttificono, inperoché per tucta la lungheza della divisione s'actrae il nudrimento per li pori. || Sorio, Tratt. Agr., vol. I, p. 148.

6 [Ret.] Nella retorica ciceroniana, parte del discorso nella quale i fatti vengono ricapitolati e argomentati per punti.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 52, pag. 57.17: Puote il dicitore il detto suo ordinare secondo la dottrina data da l'arte, se dividerà in sei parti la sua diceria, cioè: proemio, narragione, divisione, confermagione, risponsione, e conclusione.