DOLOSO (1) agg.

0.1 dolosa, dolose, dolosi, doloso, dulusi, dulusu.

0.2 DEI s.v. dolo (lat. dolosus).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343.

0.7 1 [Detto di cosa, azione, comportamento:] compiuto con l'intenzione di ingannare (o, più in generale, con intenzioni malvagie). 1.1 [Con rif. alle cose terrene:] che tende ad ingannare, che può indurre in errore. 2 [Detto di persona:] che tende ad agire e comportarsi con dolo, in modo volto ad ingannare (o, più in generale, con malvagità).

0.8 Paola Picecchi 06.10.2006.

1 [Detto di cosa, azione, comportamento:] compiuto con l'intenzione di ingannare (o, più in generale, con intenzioni malvagie).

[1] Gl Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 150.19: Anche dei guardare la duodecima cosa, che tu non dichi alcuna cosa dolosa, cioè malvagia.

[2] Gl Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 151.12: Sia addunque la parola tua e tutto lo parlare tuo vero ed efficace, e non vano, [[...]]; sia non schernevole, sia non doloso, cioè ingannevole...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 3, vol. 2, pag. 123.4: Valutu aviria alcuna cosa la insidiusa adumbraciuni di cutantu ben fari di Fabiu si non que a tucta la citati di Ruma era cannussuta et la pietati di Fabiu et li scaltrimenti et li dulusi custumi di Annibal.

[4] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 24.19: et a vitari multi inconvenienti e danni ki purrianu intraviniri in la nostra casa per lu tempu ki divi viniri, non rifrinandu alcuni minu savii, chamati in la Scritura lingua dolosa, li quali per loru vanitati suduchinu et ingannanu li loru cori malpinsanti per falci iudicii e temerarii inver di lu proximu loru...

[5] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 13, pag. 25.12: e sono per la mia fortuna Sinone, parente di Palamede, lo quale fu a gran torto morto per li falsi e dolosi ordinamenti d' Ulisse.

[6] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 137, pag. 13: Alquanti son da lor parenti inducti / per dolose losinge et avaritie / ma i più da vana gloria son conducti.

[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 249.21: Allora Anthenore, andando per la citate insembla co lo re Ulixe e co lo re Dyomede, portaondelle ad uno luoco remuoto ove ben secretamente poteano parlare intre lloro de li facti che aveano a ffare insembla e dell'altre loro fraude dolose e tradite...

1.1 [Con rif. alle cose terrene:] che tende ad ingannare, che può indurre in errore.

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 60.63, pag. 104: Tu déi saper che le terene cose / sum transitorie, disolute e vane / e, cum falso piacer, vili e dolose.

2 [Detto di persona:] che tende ad agire e comportarsi con dolo, in modo volto ad ingannare (o, più in generale, con malvagità).

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 3.954, pag. 185: Degli uomini che hanno corto collo, / Dolosi per natura come lupi, / Non basterebbe la virtù d'Apollo / A solvere i lor detti senza norma / E senza modo di malizia cupi, / Che lor gridare la contrada storma.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 127.14: Ma Agatocles rigi di Saragusa fu scutiyatamenti dulusu ca, con zò sia cosa que li Carthaginisi avissiru occupata la sua citati per la mayur parti, issu menau lu so exercitu in Africa per tal que issu se levassi da dossu pagura per pagura et violencia per violencia, et vinnili factu.