DURÀBILE agg./s.m.

0.1 durabel, durabele, durabil, durabile, durabili, durable, durabole.

0.2 DEI s.v. durare 1 (lat. durabilis).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.5 Locuz. e fras. sempre durabile 2.3.

0.7 1 Che resta inalterato nel tempo. Su cui si può fare affidamento. 1.1 [Di un materiale:] che resiste al passare del tempo. 1.2 Che non ha bisogno di modifiche. Che ha le caratteristiche per continuare nel tempo. 2 Che continua nel tempo. Che non finisce. 2.1 [Opposto a temporale, in rif. alle cose terrene]. 2.2 Che dura a lungo. 2.3 Locuz. agg. Sempre durabile: lo stesso che eterno. 2.4 Sost.

0.8 Francesca Faleri 07.04.2006.

1 Che resta inalterato nel tempo. Su cui si può fare affidamento.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 10, pag. 218.7: Et non aver per gran cosa l'amistà de lo stolto; però ch'ella non è durabile.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 22: qua(n)do io mi volsi a tucte l'opre che le miei mane aveano facte (et) ale fatiche in dele quale io era sudato indarno viddi in tucte q(ue)ste cose vanità (et) torme(n)to d'animo, et che nulla cosa era durabile socto lo sole.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 85.46, pag. 345: De l'amativo amabele esce l'amor mirabele: / l'amore è poi durabele semper in idem stato».

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 14, vol. 3, pag. 256.10: Dinanzi alle tue opere sia veritiera parola, e durabile consiglio...

[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 9, pag. 249.14: quello re rispose che s'elli lassava meno terra in quantità, elli lor lassava terra più lungamente durabile; e questo non fanno ei tiranni, anzi fanno ei tiranni il contrario.

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 58, pag. 127.35: Quest'è quel che disse Eraclitus, che noi entriamo due volte nel fiume, e non entriamo in un medesimo, perocché 'l nome del fiume è durabile, e l'acqua si parte, e va via.

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 62.19: l'abito è di più tempo durabile, come sono scienzie, virtudi, iustizia, castità ec.: le disposizioni sono tosto mutevoli, come è calore, frigidità, infermità, sanitade.

[8] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la prova, vol. 1, pag. 128.4: Jndurar in tuti li fayti de questo mondo e monstrar vertue si fa l'omo ardìo como leom, forte como l'alifante, fermo como lo sol, e durabel como lo sol chi tuto iorno corre e za may no se stanca nì e' è lasso.

1.1 [Di un materiale:] che resiste al passare del tempo.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 517, pag. 536.12: Là fecero fare li Greci una sepoltura grande e alta e durabile, e ine la misero, acciò ch'ella fusse sempre mai veduta.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, proemio, pag. 333.12: la materia di questa infermitade è più durabile, che quella della lussuria; la femmina, che alcuno ama, puote morire, o diventare laida...

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 17, pag. 286.2: L' abete è utilissima, e durabile nell'opere secche.

1.2 Che non ha bisogno di modifiche. Che ha le caratteristiche per continuare nel tempo. || Usato anche in relaz. alle forme di governo.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 13, vol. 3, pag. 252.6: e ciò che l'uomo fa in ira, non puote esser durabile, nè piacevole a tutti.

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 40, cap. 11, par. 1, pag. 589.14: Signoria de' tiranni non è durabile.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 13, vol. 2, pag. 244.15: Certo quella signoria è durabile e ferma, alla quale ubbidiscono li suggetti lietamente.

2 Che continua nel tempo. Che non finisce. || Usato anche in relaz. alle cose eterne e ultraterrene.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 36, vol. 3, pag. 354.1: Elli invecchiano in durabili pene e dolori, e periscono in lorde vestiture.

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 21, pag. 42.30: aquistano la vita durabile di paradiso...

[3] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 8, pag. 270.36: e dunqua andrano quelli che ben feno coli angeli in gaugio durabile, e quelli che male farano in fuoco durabile».

[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 91, pag. 97.3: E apresso ciò mi donaro la morte, a colui che loro avea donata la terena vita e che la durabile lor prometea...

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 58, pag. 128.1: Ma il Mondo, ch'è durabile, e perpetuo si cambia, e nonne sta fermo, che bench'egli abbia in se tutte le cose, ch'egli avea, nondimeno e' l'ha in altro modo, mutando l'ordine suo.

[6] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1372/73] lett. 7, pag. 37.11: Vestitevi vestitevi di Cristo crocifisso, ché egli è quello vestimento nutiale che vi darà qui la gratia, e poi vi ponrà alla mensa della vita durabile, a mangiare co' veri gustatori.

[7] Lucidario ver., XIV, I, pag. 108.11: li rei arderà in foco durable, e queli che averà fato fruto in questo secolo sì li meterà intel so regno.

2.1 [Opposto a temporale].

[1] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 28, pag. 313.16: lo nostro signore Dio ti dia per [le] te(n)porali le durabile cose, per le corroctibile quelle che non si corro(n)peno né s'invecchiano.

2.2 Che dura a lungo.

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 6, par. 38, comp. 60.7, pag. 147: E tanto fu durabel questo errore / infinaché la vergiene Camilla / con le sue donne giunse a quel romore.

2.3 Locuz. agg. Sempre durabile: lo stesso che eterno.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 16, pag. 442.16: quelli che ssono staboliti e ordinati al salvamento de' fedeli presenti e avenire fino a ora, sieno istaboliti e ordinati continualmente e nell'avenire sieno ordinati che non sieno in loro continuale travalglio tenporale e alla perfine in loro senpre durabole tormento.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 55-60, pag. 37.32: io sarò tua guida e trarrotti di qui per luogo sempre durabile; cioè per lo inferno...

2.4 Sost.

[1] Lucidario ver., XIV, II, pag. 132.17: E supra questo sì è scrito: «Non te inbrigare de savero plu che no te besogna de savero, ma briga de savero quelo che te besogna», çoè cum possi faro in questa vita presente che possi aver lo durabile.