0.1 ddura, dori, dur, dur', dura, dure, duressema, duri, durissemo, durissima, durissime, durissimi, durissimo, duro, duru, dury.
0.2 Lat. durus (DELI 2 s.v. duro).
0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. pist., 1320-22; Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Serventese romagnolo, XIII tu.d.; Insegnamenti a Guglielmo, XIII (ver.); Memoriali bologn., 1279-1300, (1282); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).
In testi mediani e merid.: Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. cass., XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Doc. palerm., 1380.
0.7 1 Di consistenza solida; di consistenza rigida, resistente agli interventi. 1.1 Poco flessuoso, che non si piega. [Del pelo:] ispido. 1.2 Sodo al tatto. 1.3 Forte fisicamente, resistente alle fatiche. 1.4 Resistente (ai cambiamenti, alle difficoltà), tenace; ostinato. [Detto di un oggetto:] resistente alla rottura. 1.5 Composto di materia densa. 1.6 [Detto di parti del corpo:] privo di parti grasse, morbide o umide. 1.7 [Med.] [Detto di tessuti umani o animali e di ascessi:] rigido in maniera anomala e patologica. 1.8 [Detto del pane:] raffermo. 1.9 [Detto dell'uovo:] rassodato dalla cottura. 1.10 [Detto della frutta:] non maturato. 1.11 [Detto delle fave:] crudo (?). 1.12 [Detto di una bilancia:] poco sensibile. 1.13 [Per individuare la più rigida, più resistente o più densa fra le varietà di un materiale esistenti in commercio]. 1.14 [Numism.] Locuz. nom. reale duro. 1.15 Sost. Categoria o insieme di cose dalla consistenza solida o rigida. 2 Difficile o gravoso da sopportare. 2.1 Che richiede dispendio di energie, fatica. [Detto di un luogo:] impervio, mal praticabile. 2.2 [Detto di un discorso o di un ragionamento:] difficile da capire. 2.3 Capace di produrre ferite (a persone o animali), capace di rompere (oggetti). 2.4 Rischioso. 2.5 Difficile da attuare (per difficoltà tecniche o perché faticoso, doloroso, umiliante). Duro a qsa, da qsa. 3 Portatore di atteggiamenti viziosi dovuti a eccesso di rigidità (morale o intellettuale). 3.1 [In partic.:] rigido d'intelletto, poco recettivo nei confronti della conoscenza; rozzo. 3.2 [Nella lingua poetica, detto della donna amata:] ostile verso l'amante. 3.3 Che prende iniziative o provvedimenti rigidi; che prende iniziative o provvedimenti eccessivi rispetto alla causa. 3.4 Che non agisce a favore di qno, che si disinteressa. Essere duro a qno. 3.5 Locuz. nom. Duro di cuore. 3.6 Sost.4 Che comporta forte ed intensa partecipazione psicologica o sentimentale. 4.1 Condotto con rigidità, eccessivo (in proporzione alla causa che lo origina). 4.2 Condotto con intensità o violenza. 4.3 Avv. Con intensità.
0.8 Francesca Faleri 10.07.2006.
1 Di consistenza solida; di consistenza rigida, resistente agli interventi.
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 151, pag. 605: Quando è reversaa la fera guardatura, / la soperbia e 'l regoio ch'avëa oltra mesura / molto tost è gitaa entro la terra dura: / lo torsel è malvasio et à rëa voltura.
[2] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 7.4, vol. 1, pag. 272: [De] dentro da la nieve esce lo foco, / adimorando ne la sua gialura, / e vincela lo sole a poco a poco: / divien cristallo l'aigua, tant'è dura...
[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 30.7: E trovamo la terra de molti colori; e trovamo entro per essa de molte generazioni petre oposite l'una a l'altra, ché tale trovamo dura e tale molle...
[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 14, pag. 177.17: siccome la cera che riceve più leggiermente la 'mpronta del suggello, quand'ell'è calda e molle, che quand'ell'è dura...
[5] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 22, pag. 43.16: Qual metallo è sì duro che il fuoco no lo incenda e rechilo a sua natura?
[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.26, pag. 153: li dexem commandamenti, / che noi lezamo che elo dé / a lo profeta Moisé / scriti e sculpii in prea dura, / per tener ferma la scritura...
[7] Gl Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 6, pag. 162.7: Solido ae due significazioni, l'una è questa: che solido viene a dire duro...
[8] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 203, pag. 107: Omo che vol volar (con)tra natura / per força vol sallir in grande alltura; / s' ello non vençe, el cade in tera dura / e se desfasse.
[9] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 9, pag. 165.21: la sagicta vulau di l' arcu et passa per li duri tempi di Numanu, per modu ki cadiu mortu in terra.
[10] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la misericordia, vol. 1, pag. 188.8: elli som tuti duri como um diama(n)te.
[11] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu creamentu..., pag. 570.25: andandu e vinendu e pascendu, li soi unghi diventanu duri e forti...
[12] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 4, pag. 8.35: Alora Ziogimo sì començò a cavare e no possando cavare, perchè la terra era cussì dura, e stando ello molto en pensero, et echo subitamente venire un lione molto mansueto.
[13] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 129.16: la ditta torre fo hedificata per quatro quadri e ciascuno de li quadri avea porte XVII de duro metallio.
1.1 Poco flessuoso, che non si piega. [Del pelo:] ispido.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 710, pag. 125: La vestmenta è texudha de spin e de rovedha / E de pii dur e asperi de veninenta sedha...
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 18: Lo carico (et) lo freno chinano lo collo duro...
[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 315.19: Come spesso amonii io che il fiero becco salvatico non andasse sotto l'ale, e che le gambe non fossero aspre per duri peli!
[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 27, pag. 311.7: non portó con seco pane né acqua né nessuna altra vidanda né vestimento, se non quel drappo duro che Barlaam li avea lassato.
[5] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 13, pag. 11.13: Aviene alcuna volta, anzi spesse volte, a questa donna, avendo preso la comunione, quando ella istà in quello suo rapimento così fredda intirizata e dura, che ella si lieva tutta in piede o ginocchione [[...]] e dice parole alte di giubilazione...
1.1.1 [Detto di una pianta:] fibrosa, rigida (per natura o per età).
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 11, pag. 255.26: La tenera pianta traspiantando meglio s' appicca, che la dura...
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 38, pag. 51.26: E questa herba sì è simele a la volubelle menore, ma l'è più dura cha la menore.
[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 15, pag. 74.15: A pere a pome a perseghe chi han pù duro 'l mole e carne pù spessa e pù forte pelle [[...]] no fa bessogno travache tanto spesse.
[2] Framm. Queste Saint Graal, XIV (ven.), pag. 476.31: Che tute pere si è dure per soa natura...
1.3 Forte fisicamente, resistente alle fatiche.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 3, pag. 285.25: quellino ch'ànno buon cuore ed ardito, e' sono forti e possenti, ed ànno duro il corpo, sono convenevoli nella battaglia.
[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 25.12: siamo noi generazione dura, e provatori di fatiche...
[3] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 106, pag. 118: Li turchi co llor giente dura, e spessa / v'andaro adosso, et uciserli tutti...
[4] Stoppa de' Bostichi, Se la Fort., XIV pm. (fior.), 78, pag. 681: Dov' è la gran fortezza / ch' ebber le dure braccia di Sansone?
[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 28, pag. 435.18: E componese cum axéo e metese sovra el luogo, e masimamente in li corpi duri e saldi, como è i corpi de li villani.
[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 144.4: lo re Phylomeno devinchyamdo la soa lanza che tenea in mano co lo suo durissimo brazo ferio Ulixe...
1.4 Resistente (ai cambiamenti, alle difficoltà), tenace; ostinato.
[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 50, pag. 86.27: ciascuna parte stava dura e ferma contra 'l suo nimico, e non si lasciava tòrre terra.
[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 14.56, vol. 1, pag. 143: O Maria, virgo pura, / molto fosti fort'et dura...
[3] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 4, 36, pag. 63.8: Eo son Maria, a la qual tu e la tua generacion repugni, negando con mente ostinada e dura lo redentor del mondo eser nasudo de mi umanamente.
[4] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 5, 2.14, pag. 775: E lo tuo cor, che 'n foco d' Amor bolle, / lo ver parlando, m' ha 'n ciò sì schiumato, / ch' io serò sempre duro e non mai molle.
[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 380, pag. 85: Fovi facto Boetio massaro ad terminare; / Monstravasenne duro de no llo volere fare...
- [Detto di un oggetto:] resistente alla rottura.
[6] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 53, pag. 70.30: Uno arbore era in uno monte molto grande et duro lo quale incommençoe a percuotere uno forte vento, e l'arbore giamai non si piegava...
[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 445.9: legarono le loro navi con dure funi...
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 101.3, vol. 2, pag. 204: Ferro più forte lo men forte lima; / onde convien molte genti che stanno / dure ne' viçi e vanno, / da poi ch'amor no le trahe a vertute, / traggale força maggior a salute.
1.5 Composto di materia densa.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 6, pag. 171.3: se trova la terra dura e soda levala sù e giù e falla tremare, e ensollescela e escene fore; e se· lla trova arenosa e solla escene fore senza terre motu.
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 18, pag. 37.36: Del fuoco non è da temere, perch'e' sia grand', o piccolo, ma della materia, nella quale e' s'appiglia, perocché già non sarà sì grande, che la cosa ferma, e dura lo riceva, e per contradio la cosa debole, che leggiermente s'appiglia, nutrica una piccola favilla, e falla montare in gran fiamma...
[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 16, pag. 183.13: Per la quar cossa mostrà Dee omnipotente como ave solicita cura de lo so servo, renovellando per ello l' antigo miracolo e dagandoli aigua de la prea durissima.
1.6 [Detto di parti del corpo:] privo di parti grasse, morbide o umide.
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 52, pag. 167.3: la sua pelle è dura come il coccodrillo...
[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 150.16: Quore sì è di dura e fredda e secha natura...
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 25.111, vol. 1, pag. 429: Togliea la coda fessa la figura / che si perdeva là, e la sua pelle / si facea molle, e quella di là dura.
- [Detto della bocca del cavallo].
[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la maynera..., pag. 574.30: E, si àvi la bucca dura, li firiti di li denti tracti si lassinu suldari inanti ki li micti lu frenu...
[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 40, pag. 165.11: Et se lu cavallu averà la voccha tenera et n(on) dura, in dellu secundo voi i(n) dellu t(er)ço die, della tractio(n)e delli denti semegliantem(en)te sia messo et illo freno, lu q(u)ale gli conve(n)gnia...
1.6.1 [Detto della carne intesa come cibo (anche fig.)].
[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 18.12, pag. 480: Ma tant'ha' tu sugose carni e dure, / che non se curano averti tra mano...
[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 341, pag. 573: delle perdice dicote, ferma credença d'agi, / carne ànno dura e non cotanto sana...
[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 146.24: Charne di colonbo sì è chalda e secha, e spezialmente quella de' cholonbi vechi ch'àno la charne vechia e dura...
[4] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 30, pag. 291.7: Et la sua carne ène dura et grossa et nervosa.
1.7 [Med.] [Detto di tessuti umani o animali e di ascessi:] rigido in maniera anomala e patologica.
[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 73, pag. 330.18: Lo cervello del cervio mollifica la dura postema...
[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 36, pag. 597.29: E, si kista callusitati nun sia frisca ma sia veccha e dura, rasa in prima beni, [[...]] e poi pulveriza supra kista grafignatura lu sali pistatu e la gruma...
[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 31, pag. 35.24: E quando la scorça de questo legno se cuxe in lo vino, çoa a la spinça dura e remuove el dolore di dente.
1.8 [Detto del pane:] raffermo.
[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1115, pag. 65: S'el n'è pan dur o vin versiato, / Al pover de Deu fi mandato.
[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 23, pag. 347.16: la fame fa parere buono e tenero lo pane duro e nero...
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.56, pag. 11: Or ecco pranzo ornato de delettoso pane, / nero, duro, azemo, che non rósera 'l cane!
1.9 [Detto dell'uovo:] rassodato dalla cottura.
[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 76.35: Coilur è uno reame dove ha sì grande caldo che mettendo uno uovo in uno de' loro fiumi sarebbe cotto e duro innanzi che fossi andato venti passi...
[2] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 41, pag. 52.2: Pigla ova di gallina e falli bugliri in aqua ki sianu beni duri...
[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 112, pag. 239.7: Recipe d(e) vitella d(e) l'ova dur(e), roste et pistale b(e)n cu lo sale...
1.10 [Detto della frutta:] non maturato.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 15, pag. 68.12: Serbansi le sorbe, se si colgano dure, e mettansi ne' vasi fatti di terra...
- Fig.
[2] Poes. an. urbin., XIII, 23.6, pag. 588: Trovase, per predecare, / a ffïate core duro / subitamente mutare / e ddeventare maturo...
1.11 [Detto delle fave:] crudo (?).
[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 511, pag. 344: Pan de orgio e fava dura / poco se trovaria.
1.12 [Detto di una bilancia:] poco sensibile.
[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 255.3: pesasi con bilance che sono più dure che quelle ove si pesa la spezieria...
1.13 [Per individuare la più rigida, più resistente o più densa fra le varietà di un materiale esistenti in commercio].
[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 65.23: Savon duro perch'ello calla ello non torna lo millier sotil se no cantera 3 e tal fiada men.
[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 380.31: Rame duro ch'è in grandi pani fatti a modo di grandi migliacci [[...]], ispugnoso e raschioso...
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 40, pag. 49.14: Togli pece dura, e cera bianca, tanto l' una quanto l' altra a peso...
[4] Doc. palerm., 1380, 4, pag. 241.33: lu furmaiu duru, li dui unci: dinari VIJ.
1.14 [Numism.] Locuz. nom. Reale duro.
[1] Doc. merc. Gallerani, 1304-1308 (sen.), [1307] 8, pag. 232.20: quarantedue reali duri vecchi, contiati dodici lb.
[2] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 108.14: lo mandamo per Nicoluccio detto in ciento cinquantotto reali duri...
1.15 Sost. Categoria o insieme di cose dalla consistenza solida o rigida.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 8, pag. 98.8: E lo corpo del mondo dea èssare composto de cose oposite e variate, per magiure operazione e a ciò che l'una cosa fosse conosciuta per l'altra, come se conosce lo monte per lo piano e lo duro per lo molle e econtra.
[2] Ser Gaudio, a. 1348 (fior.), 5.10, pag. 110: L'aura soave et le ardenti fiamme, / E 'l duro e 'l molle si scerne et gastiga...
[3] Attaviano da Perugia, XIV pm. (perug.), 5.1.14, pag. 774: 'l dur li lasse, e tu ten porte el molle.
[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 213.8, pag. 274: ogni dur rompe et ogni altezza inchina...
2 Difficile o gravoso da sopportare.
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 141, pag. 605: lo plusor de la çente vol autra caosa dura. / Qi pò aver dinari de livrar ad usura / e comprar de la terra, campi, vigna e closura, / Deu, como se percaça d'aver bona coltura...
[2] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 96, pag. 41: Ki pòi contare l' altri tormenti, / ke spisso spisso so' convenenti, / plo dori ke flambi ardenti?
[3] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 17.76, pag. 227: Si m'è dura - [e] scura - figura / di quantonqu'eo veo: / gli occhi avere - e vedere - e volere / altro non disio...
[4] Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.), 46, pag. 15, col. 2: So che noi semo molto chombatuti / di tre bataglie; ciascheduna è forte e dura; / cioè: la charne, el mondo e 'l diavolo...
[5] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2383, pag. 71: In quella dura passion / El no g'è plu redemption.
[6] ? Serventese romagnolo, XIII tu.d., 46, pag. 881: dur' è la sentença...
[7] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 10, pag. 223.16: Ma, udito i duri patti e condizioni che volieno, pensaro che venia loro meglio per battaglia morire, che vivere miseri...
[8] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 581, pag. 580: de decembro non utili so cauli ad mangiare, / e chesto affare no te para duru, / se tu desider vivere securu.
[9] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.34, pag. 10: nulla ce trovo posa, tanto dura me pare».
[10] Memoriali bologn., 1279-1300, (1299-1300) App. f.37, pag. 99: Però prego la donna glorïosa / ch'è sopra tutte l'altre precïosa, / ched ella guardi di pena 'ngosciosa / e di ria morte / e del tormento ch'è ssí duro e forte / che no nde tocchi a llei alcuna sorte...
[11] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 94.12, pag. 434: guarda, tu chi e' romaso, / chi aspeti sì dur caso, / e vei che ognomo se lagna / en devergi far compagna.
[12] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1502, pag. 88: Or li adevene, che una ventura / Li avene forte e dura, / Che in tre di subitamente / El no lly romaxe niente / Del so aver...
[13] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 11.5: O cumpagnuni mei karissimi, non vi maraviglati si aviti sustinutu sì gravusi et duri cosi, ka deu gluriusu mictirà fini in kisti facti.
[14] Stat. perug., 1374, pag. 10.21: secondo la colpa così deggano dare la penetentia con misericordia; e se per la prima non se corregge, la seconda sia più dura...
[15] Poes. an. savon., XIV, 2.25, pag. 17: Elizabeth figlor portava / che l'era sterile de natura; / monto gle parse cosa dura / che mai enzenerase...
[16] Stat. castell., XIV sm., pag. 143.13: Et se alchuno della detta fratenita facesse co(n)tra le predette cose, sia coretto durissimamente p(er) lo priore overo sopriore della detta fratenita de ponare penetençe ace(r)be et dure.
- [Detto della fame e della sete].
[17] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 676, pag. 123: Quent re temp eo avreve s'eo foss in quel inferno, / O no se pò redeme de stae ni anc d'inverno / Ni pan ni vin ni aqua, ma semprunca in eterno / El g'è sé e fam durissima...
[18] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 22.13, pag. 140: Or non ce bastò 'l leceto a la tua fame dura...
[19] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 311, pag. 335: «Sore», disse, «io me adpello / set contempte ne sciete, / cha dura fame e sete / par che tucti ne adlente».
- [Detto di una malattia].
[20] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 304.18: Et poi ke abbe male, la vita soa tutta in miseria et molto tempo sostenne granne admalaza per tutte le membra e sì durissima, ke molte fiate pregava li servi soi ke lo occidessero...
[21] Cronica fior., XIII ex., pag. 150.25: Istando inferma di gravi e dure malattie la città di Firenze, fue santamente proveduto dalla Chiesa di Roma e da messer lo papa Bonifazio, sì come attore di pace, di volere sanare quelle piaghe...
[22] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 11, pag. 48.37: Quella malatia e dura malsania lo disponevan a sanitae perpetua.
- [Detto della morte].
[23] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 11.8, pag. 760: Poi se ne va iocando a la foresta / ove la trova più ['n]tricata e scura, / inpiliace le corna, e sì s'arresta, / ogni omo li dà poi morte dura.
[24] Poes. an. ven., XIII, 258, pag. 143: Quelli che varda in toa santa figura, / La qual sostene aspera morte dura, / Sì se retorna a ti per servidor...
[25] Poes. an. urbin., XIII, 1.27, pag. 540: Non pò mio core reconsolare / nullo conforto ke mmi sia dato, / sì dura morte te vidi fare...
[26] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 53.48, pag. 183: e qual è il mio pavento / non vi smarisca, e la mia morte dura!
[27] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 17.8, pag. 135: anzi ch'al partito m'accordasse, / sosterrei dura morte, en veritate.
[28] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 20, vol. 1, pag. 58.3: lu salvaturi nostru Iesu Cristu primogenitu et unigenitu di Deu per la sua infinita potencia, [[...]] perseverandu in omni beni fini a la dura morti, [[...]] prega a Deu: - Signur, perduna a li homini mei parenti la infinita offisa, la quali contra te cummectinu peccandu...
[29] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 36.97, pag. 76: Dura morte sì me 'l tolle...
[30] Lucidario ver., XIV, II, pag. 138.9: D. Li fanti picoli no pono fare ni bene ni male: qual è la raxone ch'i se salva? M. Per la gratia del baptismo e per l'aspereça dela dura morte.
- [Detto della vita].
[31] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2304, pag. 255: Ben ha la vita dura / chi così si bilanza / tra tema e disïanza...
[32] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 11, pag. 506.29: non voglio né digiunare né vegghiare né menare la dura vita che mio padre menava...
[33] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.98, pag. 225: per far vita pu dura, / dé per voi esse conquiso / maor logo in Paraiso...
- [Detto del tempo atmosferico].
[34] Poes. an. umbr., XIV pi.di., 2.4, pag. 259: Mante fïate non pò demostrare / lo sole sì como à sua claritate, / ké monta vento inn aire et fa tornare / lo dolce tempo in dura tempestate...
[35] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 65.15: Se chalendi sarà in mercholedì, il tenpo saràe duro...
2.1 Che richiede dispendio di energie, fatica. [Detto di un luogo:] impervio, mal praticabile.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1162, pag. 217: Ma perché tu non cassi / in questi duri passi, / te', porta questa segna / che nel mio nome regna.
[2] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 12, pag. 119.8: Ma la via di paradiso si è stretta e dura al cominciamento, ma quella strettezza poco dura...
[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 24, pag. 117.22: Quella fo figura de questa vraxa insia e liberation de spiritual Egypto, duro e tenebroso e logo penoxo e regno de tormento...
[4] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), tenz. 1, 1.6, pag. 765: Le lor vertù sen van con lente passe, / forte piangendo per lo scoglio duro, / per trovar loco, che lo' sia securo, / dove riposen loro spirte lasse.
[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 6, par. 13, comp. 55.4, pag. 143: Nel cominciar del giorno li Troiani, / sotto il suo duce Enea, con l'arme loro / verso Laurento per li sentier piani / andavan passeggiando al dur lavoro.
[6] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 17, pag. 146.23: li nati cavalli in delle molle locora la teneretate dell'ongne no(n) sente niente de asperitate. Ma li cavalli nati in delle locora dure, p(er) llo frido nascimento, p(er) ll'asp(er)itade delle locora, indurisca.
2.2 [Detto di un discorso o di un ragionamento:] difficile da capire.
[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2014, pag. 66: E no splanaseno la scriptura, / Lá o' el'era la plu dura...
[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 625, pag. 581: La mia doctrina membrete e no te para dura...
[3] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 16, pag. 638: eo ve voio ordir una scriptura / ke da leçro e da scrivro ve parà molto dura.
[4] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 3, pag. 13.6: lo mio scritto, che quasi comento dir si può, è ordinato a levare lo difetto delle canzoni sopra dette, ed esso per sé fia forse in parte alcuna un poco duro.
2.3 Capace di produrre ferite (a persone o animali), capace di rompere (oggetti).
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 564, pag. 547: Ben este mato e fole qi s' enfìa en serpente, / q' elo tradì la femena, savem, primeramente, / onde li dé Deu pena qe li fa trar lo ventre / su per la prëa dura et per spine ponçente.
[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 154.16: Et inperçoké non sapea lo paiese, fallio la via .v. m. e cavalcao per locora deserta e durao molte angustie, per foco e per prete durissime cavalcao...
[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 82, pag. 135: Le spin eran ponzente dond i ge fen corona, / E eran dur e aspere segondo zo ke sona...
[4] Poes. an. urbin., XIII, 9.20, pag. 555: Le plage k'io in corpo aio veiote in core scripte: / plu mme so' dure ke llançe k'al core me fosser ricte...
[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 14, pag. 217.10: misse mano a la spada taglientissima e dura, e feríe sopra l'elmo Tertuca d'Oriente...
[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 617.26: alcuni furono morti di ferro, altri arsi in fuoco e in fiamma; altri battuti con duri nerbi...
[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 55.9: Ché l'arenna e 'l sabion da sì, sença altra aia, se desfa voluntera e rompe-sse e smonga, ma lo dyamante è tanto forte prega ch'el no se pò françe' batendo-lo su l'inquiçin con gli duri martelli.
[8] Stat. lucch., XIV pm., pag. 73.11: con correggie overo verghe durissime sia flagellato et battuto...
[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 3.46, vol. 2, pag. 118: La testa digna di perni fini / viyu traficta di duri spini...
[10] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 39.70, pag. 86: «Fiolo meo, chi me v'à morto? / La dura lança chi ve entrò in lo corpo.
[11] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 7, pag. 226.32: Benedeto sià vuy, messer Iesu Cristo, che in l'ora de sexta ve piaque de lassarve çudigare in su la croxe e chaçare quilli clodi durissimi in le mane e in li pei...
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 47: Avengna che sia dura cosa (et) p(er) ongna ragione sia (con)trario che alcuno in delo suo aversario uvero nimico si confidi, [[...]] però a voi co(n)siglio che di quello no(n) diffendiate.
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 10, pag. 297.17: la battaglia a cavallo è più dura e più pericolosa che quella a piè.
2.5 Difficile da attuare (per difficoltà tecniche o perché faticoso, doloroso, umiliante). Duro a qsa, da qsa.
[1] Insegnamenti a Guglielmo, XIII (ver.), 85, pag. 519: Grande pene conven sofrire quelù / a ki besogna de pregar altrù: / è quela cousa dura da provar.
[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 196.1: Quelli che sapeano la stretteza della vittuaglia, aveano duri partiti: e il loro pensiero era tenersi fino all' estremo, e allora dirlo al popolo, e armarsi tutti...
[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 16-30, pag. 518, col. 1.14: Çoè a dire: 'Se tu pensassi come nostra ymagene s'aspechia in lo spechio, no te parà duro a pensare come l'ombra si spechia ne l'aere che l'àe presa, dove vede omne soa efigie e figura'.
[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 5, pag. 133.22: et pàrimj - dichi Petru - ki sia cosa multu dura a cridiri, cosa la quali nullu pò vidiri».
- [Prov.].
[5] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 111, pag. 300: Dur' è 'l becco a mugnere / e l' avaro a ugnere.
3 Portatore di atteggiamenti viziosi dovuti a eccesso di rigidità (morale o intellettuale). || Si può riferire in partic. a inclemenza, crudeltà, irriconoscenza, supponenza, ostinazione, arroganza, insubordinazione.
[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 282, pag. 571: Col lïon e col drago mieg abitar s'aven / qe con femena dura cui desplas ogno ben.
[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1168, pag. 217: non fia sì duro core / che per la mia temenza / non t' aggia in reverenza».
[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De peccatore cum Virgine, 123, pag. 52: Recev li nostri presi ni mai dibli esser dura, / Perdona 'n e ne scampa da l'infernal calura.
[4] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 4, pag. 8.18: Chi sarà quelli di sì duro cuore, che udendo lo mio dire non si muova a pietade e dirottamente non pianga?
[5] Poes. an. ven., XIII, 35, pag. 137: O anema, pensa del to segnor, / Lo qual à dado belleça a la flor, / Como l' àve duri servidori, / No abiando pietà del so factor.
[6] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 13, pag. 59.7: Anco che Breus fusse duro cavalieri e crudele in tutte cose, sì viene elli denanti a l'altare e sì s'inginocchiò e fa preghiere a Dio...
[7] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 1, pag. 56: Quelui ke à la mento e lo cor dur, / eo ge l' enprometo e sì de l' asegur, / a la sperança de Deo omnipotente, / k' igi sì g' à mollificar granmento / a dolorusi planti et a sospir...
[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 52.26, pag. 304: Ma chi guari o tropo l'usa, / soa mente n'è confusa: / ch' el'aduxe tron e vento / con un gran comovimento, / de cor bruxor e gram arxum, / chi rende monto gram aflicion, / segondo che som le nature / diverse, xeiver o dure, / pusor viae inter le gente...
[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 207.24: tu, duro, gli porti odio da non pacificare...
[10] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 7, pag. 20.5: chillu abbati era uno duru et maluvasissimu homu.
[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 2, pag. 7.22: E tanto cresse 'sto morbo e va de mal in peço, che [[...]] quel chi è mato e re', desconzo e malvaxo, duro e pessimo, veçan cresser e montar in le gran richeze possança e colmo d'onor...
[12] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 11, pag. 18.13: la novità del mio regno e la dura gente ch' i' ho d' intorno mi costringe a fare la gran guardia che voi vedete...
[13] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1085, pag. 70: Qual è quele sì dure et aspre mente, / che pensando la pasion ch' io sento, / tute non stese devote et atente.
[14] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 10.13, pag. 29: Però qualunque è magior segnoria / dovrebbe rifrenar chon più mesura / fra termen di justicia sua potenzza, / viver con soy menor' consorte pia, / non arrogante, ingiurïosa et dura, / et temer sopra sé dal ciel sentenzza.
[15] Contrasti Laur. XLII.38, XIV (tosc./merid.), 2.30, pag. 13: Dànne al tristo rabdolbato, / ch'è cotanto duro e forte, / e d'un ganbero lardato / ch'aggia le mascelle torte.
3.1 [In partic.:] rigido d'intelletto, poco recettivo nei confronti della conoscenza; rozzo.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 2, pag. 75.1: E questa gente ignara e dura, predicando lo profeta e losengando e dicendo a loro cose fore de rascione, emperciò che non conosciaréno rascione, e mostrando a loro lo suo mostro e lo suo miraculo, e losengando e predicando a loro maravellie, so' ramollati e spaventati e 'ndubititi, e per questo credono e ubedescono al profeta...
[2] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 4, pag. 198.3: duro e ostio come lo corbo...
[3] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 21.7: E a tali come questi dise Aristotile e gli altri filosofi che li spiriti loro son tanto duri e gravi che anzi debbono essere contati in luogo d' altri animali che d' uomini.
[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 91.1: Tute 'ste meraveglie fè lo nostro Segnor sovre Çuane Batista perché 'l povol grosso e duro se conmovesse a creer e a cognesser de Yesu Criste quel che san Çuane prichava e testimoniava.
[5] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1374] lett. 21, pag. 88.12: O madre dolce della carità, che non è veruna mente tanto dura né tanto adormentata, che non si dovesse destare e risolvere a tanto fuoco di carità.
- [Usato come offesa].
[6] Poes. an. tosc.>sett., XIII, 1.10, pag. 383: Tu menti per la gola, villan duro!
3.1.1 [Detto della mente, del cuore, dell'ingegno, ecc.:] restio.
[1] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 31, pag. 178: Molte sono le femine c'hanno dura la testa, / e l'omo con parabole l'adimina e amonesta...
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 485, pag. 229: Lo cor trop dur da imprende lo cavalé haveva, / Ni lez poëva imprende, ni paternost saveva.
[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 94, pag. 350.9: Lo suo cuore polveriççato, et dato a bere con latte caprino, dato a bere a' fanciulli che ànno duro ingegno, molto vale.
[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 24, par. 1, vol. 2, pag. 105.18: Per opera nui gridamu ki Deu esti mortu, et mustramu ki li duri coragi di li pagani si divinu aperiri, per richipiri li cumandamenti di lu cruchifissu...
3.2 [Nella lingua poetica, detto della donna amata:] ostile verso l'amante.
[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 7.8, vol. 1, pag. 272: voi, madonna, lo tenete a gioco: / com' più vi prego, più mi state dura.
[2] Guglielmo Beroardi, Rime, a. 1282 (fior.), 2.38, pag. 93: Sì fera - non pensai / che fusse né sì dura...
[3] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 121, pag. 115: Ella disse: «Perçiò ch' io fu sì dura / e a lo mio servitore no me metea cura / e perçiò padisco (co)tanta langura...
3.3 Che prende iniziative o provvedimenti rigidi; che prende iniziative o provvedimenti eccessivi rispetto alla causa.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 15.33, pag. 54: Ove porrìa fugire da la sua faccia dura? / Terra, fa copretura! ch'eo nol veia adirato».
[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 117.5: Elli confermò l'Ordine di predicatori nel primo anno del suo pontificato, procacciandolo frate Domenico nato di sSpagna, il quale fu trovatore dello sancto Ordine; sopra al quale era stato molto duro papa Innocentio a confermare.
[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 32, pag. 41.6: Cecilio Metello fu tribuno duro et aspro...
[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 14, 142-151, pag. 282, col. 1.2: Quel fu il duro camo, çoè, 'l duro freno che la iustisia de Deo pone alli invidiusi...
[5] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 128.17: Chiude la porta e lo portieri li dica con dura bocca: - Non puoi -.
- [Prov.].
[6] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 472, pag. 312: Umiltà vince / cor duro di prince.
[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 42, vol. 1, pag. 216.10: E conciosia cosa che gli fratelli suoi l' adorassero, [7] ed egli li conoscesse, quasi più duro favellava loro che agli altri...
3.4 Che non agisce a favore di qno, che si disinteressa. Essere duro a qno.
[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 152.2: e voi, madona Venus plena de piatà, perdonad ali mei desideri, né no voglai eser dura a mi, né contrastar ali mei pregi...
[2] Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.), 38, pag. 410: so tornatu lurdura, li vermi me so segnore, / li parenti me cazcano, l'amichi me so dure...
3.5 Locuz. nom. Duro di cuore.
[1] Epist. di lu nostru Signuri, XIV sm. (?) (sic.), pag. 82.14: Criditi, criditi, impii et duri di cori inver lu vostru Creaturi, pir la epistola, la quali manday a vui.
[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 33, pag. 154.22: O duri, ed indurati, ed ostinati nei peccati...
4 Che comporta forte ed intensa partecipazione psicologica o sentimentale.
[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 189.11: E la pietade de Panfilo - dise la vetrana - me constrense a plançere cun dure lagreme...
[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 3, pag. 6.3: forbimmi gli occhi, i quali erano di molte lagrime gravati per duri pianti ch'avea fatti.
[3] Orazione ven., XIII, pag. 127.3: O anima, eo t' envido in quela nocte, ke tu te recordi de quele dure bote, come le fo amare e forte.
[4] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 6.6, pag. 78: sì duro pianto fai esmesurato».
[5] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 517, pag. 344: Or[a] vidissci plangere e duru scapeliare / ke façia lu Temore!
[6] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 29, pag. 317.1: stecte in questa angelica vita fine ala fine, e in molto dura conversatione dipo la morte di Barlaam.
[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 408.1: Duro riposo e sonno di ferro li stringe li occhi, e lo suo lume si chiude in eterna morte.
[8] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1070, pag. 67: per cattuna de la pontura, / k'era così forte e dura, / [lo] sangue vivo n'escia...
4.1 Condotto con rigidità, eccessivo (in proporzione alla causa che lo origina).
[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 26, pag. 109.35: Dubitandu kistu Carteri pir zo ki avia factu, non era ausante de andare a visitare a kistu patre sanctu Menna, dubitandu de la reprensione dura ki solia fare...
[2] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 299, pag. 22: E questa dura e chossì aspra sentenza / per plu dolor fo data in mia presenza.
[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 32, pag. 601.38: contra li colpeveli fia facta la condempnatione, la quale [[...]] serà ordinata [[...]] acciò che nessuna cosa s' ordene più dura o più remessa che no se convegna...
[4] Lucidario ver., XIV, II, pag. 127.9: eo voio che tu sapi che li malvasi iudicatori averà duro iudicamento...
[5] Stat. cass., XIV, pag. 21.18: lu q(ua)rto g(ra)du de la obediencia si è si lu monacho i(n)nella s(an)c(t)a obediencia fosse (com)mandato cose dure et (con)t(ra)rie...
[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 147.15: la molle risponsione rompe e spezza l'ira, ma la parola dura suscita furore...
[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1634, pag. 233: Né non sie sì sicuro / che pur un motto duro / ch' altra persona tocca / t' esca fuor de la bocca: / ché troppa sicuranza / fa contra buona usanza...
[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: la molle risposta ro(m)pe l'ira, lo s(er)mone duro isvellia furore.
[4] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 457.24: Mentre che queste parole e altre più dure con continue lamentanze la predetta Cassandra sì dicea e a' monimenti de re Priamo per neuno modo si ristava, nè si quetava, lo re Priamo comandò che fusse presa...
4.2 Condotto con intensità o violenza.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2120, pag. 249: E i' ho già veduto / omo ch' è pur seduto, / non facendo mostranza, / far ben dura vengianza.
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 188, pag. 35: Dominodé sa ben ke l'humana natura / È fragel e tost caze e ha bataia dura / Da l'inimig, dal mondo, da la carnal sozura, / Dond contra 'l peccaor no fa svengianza dura.
[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 201.19: In quel medesmo tempo la zente dali Sarraxini driedo molte e dure batalgie tuta la ysula de Bertagna...
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 25.16: Ancura cu chò sia cosa que in una agra et dura guerra li Veyentani constricti et assigiati da li Rumani, et nu li putianu pillyari, et quilla demoranza paria impussibili non tantu a li assigyati commu eciandeu a li assigiaturi, li dei immortali manifastaru via de la victoria per unu maravillyusu signali.
[5] Cronichetta lucchese (962-1304), XIV pm., pag. 227.17: Incominciòro la battaglia dura e forte co loro, e sconfisserli, e durò la bataglia infino a notte...
[6] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 29, pag. 521.31: fo la bataia forte e dura; e grande dalmaço receve l'una parte e l'altra...
[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 78.20: ad omne offensione de lloro nemici potesse essere inexpugnabile e fare dura resistencia.
[1] Tomaso da Faenza (ed. Orlando), XIII sm. (tosc./faent.), 2.9, pag. 61: Ca fatto morder dur ha l'om al drago / ed e' s'aquista quanto più si 'nforza...
[u.r. 07.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]