EFESTITE s.f.

0.1 epischistes, episcites, epistites, epistitesse, epithistes, epitites; f: epistices.

0.2 DEI s.v. efestite (lat. hephaestitis). || Le forme con epi‑ per efi‑ sono dovute ad un errore nella tradizione di Plinio: cfr. GDLI s.v. epistite.

0.3 Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.): 1.

0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Libro pietre preziose, XIV in. (fior.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Min.] Pietra di colore rosso splendente dotata di poteri straordinari.

0.8 Rossella Mosti 03.11.2006.

1 [Min.] Pietra di colore rosso splendente dotata di poteri straordinari.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 52.31: Capitol de epistites.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 41.1, pag. 19: Epistites[se] v'è, ch'audit' ho dire / che nell'isola nasce di Corrinto, / che fa ristar lo vasel di bollire / e don'all'acqua grande affreddamento. / Le nebbie e le tempeste fa fuggire, / al sol fa radii con risplendimento...

[3] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 323.15: Epischistes. Epithistes sì è una pietra, che nasce nell'isola di Corintho, la quale risplende et è rossa; e se fosse gittata nel paiuolo, quando bolle, incontanente si rimane di bollire; poi che vi fie stata un poco sì s'afredda; e rimuove li ucelli, et i grilli, e le nebbie, e le grannuole e tempestadi, e se si mette al sole, sì manda fuori i raczi e fuoco, sì ch'altri nol puote sofferire a mirare...

[4] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 31, pag. 157.1: Epitites è una petra rossa e clara. Chi l'àe cum sì non puote essere tradito né inganato da nesun.

[5] F Sacchetti, Lapidario, XIV ex. (fior.), par. 30: Epistices, è di colore rosso con lucimento. Nasce nell'Isola di Corinto... || Gigli, F.Sacchetti, p. 265.

[u.r. 04.03.2010]