ERISÌPELA s.f.

0.1 eriscipilla, erisipila, erisipilla, errisipila; f: erispilla, erispille.

0.2 DELI 2 s.v. erisipela (lat. tardo erysipelas).

0.3 f Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano), XIV pm. (it. sett.): 1; Serapiom volg., p. 1390 (padov.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

0.7 1 [Med.] Malattia contagiosa caratterizzata da arrossamenti e tumefazioni della pelle.

0.8 Mara Marzullo 04.08.2006.

1 [Med.] Malattia contagiosa caratterizzata da arrossamenti e tumefazioni della pelle.

[1] f Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano), XIV pm. (it. sett.): Roxe sono frede nel secondo grado ... cotta senza spremere la resolve la postema calda e la erisipilla... || Altieri Biagi, p. 78.

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [5.3], pag. 8.22: E fasene empiastro a la erisipila, e çoage forte - erisipila è una infirmità, la quale ven per humore colerico, e ven tra carne e pelle, benché la pija più de la pelle, e no se profunda p(er) niente in la carne -, né no larga acresere questa erisipila.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 146, pag. 152.23: E çoa a quellù che ha una passiom collerica, la qualle ven in la cóega, e chiamase eriscipilla.

[4] F Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.): Della erispilla che sopraviene nela ferita. Perché suole sopravenire la erispille alle ferite, et alcuni altri accidenti, p(er)ò le differentie tra quelli segni e la cura della erispilla dichiamo. || BNCF, Conv. Soppr. B. 3. 1536, c. 71v.

[u.r. 17.03.2010]