ERTEZZA s.f.

0.1 ertezza.

0.2 Da erto.

0.3 Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Pendenza molto ripida di un terreno o una strada che sale.

0.8 Mara Marzullo 16.10.2006.

1 Pendenza molto ripida di un terreno o una strada che sale.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 407.9: 13. E fanne la pruova dicendo, che questo amore li faràe pare[re] corte le scale del Purgatorio, che prima per l'ertezza li pareano lunghe.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 16, pag. 83.28: Era sopra la profonda valle una altissima montagna, tanto che parea che trapassando i nuvoli con le stelle si congiugnesse, la quale dovendo passare, già per la sua ertezza cominciava ad allentare i loro passi.

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 1-15, pag. 594.11: Altro è a dire ertezza: imperò che ertezza è a dire rittezza; ma artezza è a dire strettezza, e però lo testo dè dire artezza.