ERUZIONE s.f.

0.1 eruzione, rupciom; f: eruptione.

0.2 DELI 2 s.v. eruttivo (lat. eruptionem).

0.3 Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

0.7 1 [Milit.] Sortita rapida e improvvisa con forze armate contro qno o qsa. 2 [Med.] Fuoriuscita dal corpo di sostanze organiche per suppurazione o insorgenza di patologie cutanee. 3 [Med.] Specie di postema (putrefatta).

0.8 Mara Marzullo; Elena Artale 02.10.2006.

1 [Milit.] Sortita rapida e improvvisa con forze armate contro qno o qsa.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 34, pag. 71.15: dubbiosa battaglia stava d'intorno a' Romani, incerti in qual nemico più tosto, o in qual parte ristretti facessero eruzione.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 4, pag. 453.7: e che niuna eruzione della città si facesse quando contro a Siface e Asdrubale incontro andato fosse, e empito contro al campo suo si facesse, il quale con lieve presidio lascerebbe.

2 [Med.] Fuoriuscita dal corpo di sostanze organiche per suppurazione o insorgenza di patologie cutanee.

[1] F Mesue volg., XIV (tosc.): et poi, inanzi alla sua eruptione [[scil. della fistola]] poni de' resolutivi, alchuni da prima et poi il più forte, come è propriamente l'armoniaco con poco inchiostro, o la noce rancida trita et sopraposta; però ch'ella è optima doppo la eruptione... || Mesue, Opera [c. 148 r].

3 [Med.] Specie di postema (putrefatta).

[1] Gl Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 72, pag. 78.26: Dixe Discorides che quando questa herba se cuoxe cum el melicrato, çoè cum l'aqua de la miele, over cum el vino, çoa a le apostematiom e a le exiture, çoè rupciom, che appare drio le reie.

[u.r. 20.09.2011]