ESALARE v.

0.1 esala, esalare, essala, essalano, essalare, essalata, exala, exalano, exalare, exalato.

0.2 DELI 2 s.v. esalare (lat. exhalare).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Metaura volg., XIV m. (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.).

0.7 1 Sprigionare, mandare fuori qsa in forma di vapore, per lo più con rif. all'umidità e all'acqua. 1.1 Fig. Esporre, mettere in evidenza dei sentimenti, delle sensazioni, delle passioni (anche pron.).

0.8 Mara Marzullo 03.10.2006.

1 Sprigionare, mandare fuori qsa in forma di vapore, per lo più con rif. all'umidità e all'acqua.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 7, pag. 173.12: E quando lo sole torna sopra quelle parti de la terra, rescalda e apre li pori de la superficie de la terra, e essalano e escono fore li vapori caldi, e l'acqua e la terra torna e·lla desposizione de prima e deventa fredda.

[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 630, pag. 581: ma péctenacte in prima se cte place, / chi li vapure exalare face.

[3] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 18, ch., pag. 198.22: Onde dice Seneca che Domecrito disse che ogne corpo quanto è più sodo e più fermo, tanto ritiene mellio il caldo, onde l'umido aqueo avaccio riceve il caldo, ma male lo ritiene, e avaccio exala...

1.1 Fig. Esporre, mettere in evidenza dei sentimenti, delle sensazioni, delle passioni (anche pron.).

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 6, pag. 171.14: E così e contrario quando essa ha una grande letitia se exala ed extèndesse a le parte exteriori per li organi e per li sensi.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 113, pag. 435.5: e così, essalata l'ira, ritornano nella quiete prima...

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 33, 79-90, pag. 836.5: imperò che le lagrime congelate serravano loro li occhi sì, che non poteano uscire; el duolo non potendo esalare, si tornava dentro ad accrescere l'affanno loro.