0.1 estenua, extenuà , estenuare, estenuata, estenuate, estenuò, extenuare, extenuau.
0.2 DELI 2 s.v. estenuare (lat. extenuare).
0.3 Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Esposizioni, 1373-74; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Far diminuire, rendere minore. 1.1 Ridurre, consumare materialmente o fisicamente. [In partic.:] rendere magro o estremamente magro. Estens. Rendere debole, togliere forza e vigore. 1.2 Rendere privo o meno provvisto (di qsa). 2 Perdere umidità.
0.8 Milena Piermaria 25.09.2006.
1 Far diminuire, rendere minore.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 2, vol. 2, pag. 20.22: 11. La laudi di li quali - aiutanci la ligi - la lur condiciuni plù la acrissiu ca nu la extenuau...
1.1 Ridurre, consumare materialmente o fisicamente. [In partic.:] rendere magro o estremamente magro. Estens. Rendere debole, togliere forza e vigore.
[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 105, pag. 433.8: questa [[terra]] dal mare, da' fiumi e da' torrenti è rosa, estenuata e transportata; questa dalle selve, dall'erbe e dalle semente continue è poppata, sugata e munta; questa è dagli incendi evaporanti arsa...
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 176, pag. 180.17: La lacca è calda e secca in lo seg ondo grado e ha vertù de extenuare e de smagrare li grassi, bevandone quatro drame de essa cum l'aqua o cum siropo accetoxo.
[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 16-30, pag. 596.33: La qual cosa potette essere vera in questo modo; cioè che la madre di Meleagro li facesse una malia, per la quale consumò Meleagro a pogo a pogo et estenuò intanto che morì...
- Fig.
[4] f Tusculanae disp. volg., XIV in.: Queste voluttà a una a una sono estenuate... || GDLI s.v. estenuato (dal ms. Laur. 8).
1.2 Rendere privo o meno provvisto (di qsa).
[1] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 4, pag. 251.4: [L'amore, digiuno d'ogni fede,] [è da sfuggire,] perocchè troppo accieca ed estenua di danari.
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [35.2], pag. 44.12: Del vino de la uva aserba: El vino de la uva aserba se fa a questo muo': El se tule de l'uva che no è compiame(n)tre maùra e metese in lo sole tri over quatro dì, perfina che la se estenua.
[u.r. 27.07.2007]