0.1 esperta, esperte, esperto, experendo, experiri, experta, experto, exsperto, isperto, sperto.
0.2 DELI 2 s.v. esperire (lat. expeririri). La locuz. ab esperto è il lat. ab experto.
0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.).
In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 Conoscere direttamente per mezzo dell'osservazione, dell'uso o della pratica. 1.1 Locuz. avv. Ab esperto: per diretta esperienza. 2 [Med.] Locuz. verb. È esperto: si è dimostrato efficace.
0.8 Giulio Vaccaro 27.09.2006.
1 Conoscere direttamente per mezzo dell'osservazione, dell'uso o della pratica.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 203.8, pag. 249: Ber e mangiare al tutto èlli contraro, / ma troppo piò ch'è dilicato, i' ho sperto.
[2] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 216.3: e questo è quando per temere, cioè per la paura, è sperto, cioè provato et examinato...
[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 6.3, pag. 168: Se con la mente pura tu solerto, / Delle cagioni dell' Altitonante, / Con le qua' regge, vuogli essere esperto, / Guarda l' altezze del ciel roteante...
[4] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 13, pag. 57.9: et lu Conti turnau incontinenti di Calabria et inconzau tutti li soy et andau inver di li inimichi et volsi experiri di ki valuri fussi chista nova genti.
1.1 Locuz. avv. Ab esperto: per diretta esperienza.
[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 355.4, pag. 438: O tempo, o ciel volubil, che fuggendo / inganni i ciechi et miseri mortali, / o dì veloci più che vento et strali, / ora abexperto vostre frodi intendo: / ma scuso voi, et me stesso riprendo, / ché Natura a volar v'aperse l'ali, / a me diede occhi, et io pur ne' miei mali / li tenni, onde vergogna et dolor prendo.
2 [Med.] Locuz. verb. È esperto: si è dimostrato efficace.
[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 57, col. 1.17: E poi fa' colorio romano ad ongni iscabbia d'occhi, è isperto...
[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 141, pag. 279.18: Et puilo sup(ra) li forami d(e) la gutta voi d(e) lu v(er)me, fi' ch(e) lu v(er)me se secch(e) et exsterpese la radicina; experto è.
[u.r. 15.01.2009]