ESPULSIONE s.f.

0.1 espulsione, expulsiom, expulsione; f: espulzioni, expulsione.

0.2 DELI 2 s.v. espulsione (lat. espulsionem).

0.3 Stat. assis., 1329: 1.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Il cacciar via, fuori da un luogo, da un gruppo, una istituzione; cacciata, allontanamento. 1.1 [Med.] Il mandar fuori, l'eliminare sostanze o umori nocivi all'organismo.

0.8 Milena Piermaria 24.10.2006.

1 Il cacciar via, fuori da un luogo, da un gruppo, una istituzione; cacciata, allontanamento.

[1] Stat. assis., 1329, cap. 7, pag. 170.32: E perché negle statute nostre frequentemente se fa mentione della expulsione, remotione, overo suspensione, e no se dechiara en issi dal quale, overo per lo quale se degano emponere queste pene, dicemo e ordenamo che la pena della scacciagione e della suspensione per niuno se dega emponere...

[2] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 20, vol. 7, pag. 62.20: Tegnendosi i grandi forte gravati della villania ed espulsione de' loro priori, e volentieri a loro podere n'avrebbono fatta vendetta...

[3] f Livio volg.: I consoli non erano stati mai: e furono creati dopo l'espulsione dei Re. || GDLI s.v. espulsione.

[4] F Giovanni dalle Celle, Paradossi volg., a. 1396 (tosc.): chi è quello [[...]] lo quale vede le espulzioni delli vicini, li latrocinii delli campi e le società con li servi, con li liberi, con li famigliari... || Zambrini-Lanzoni, Opuscoli , p. 279.

1.1 [Med.] Il mandar fuori, l'eliminare sostanze o umori nocivi all'organismo.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 89, pag. 95.6: E quando se infunde in lo vin, çoa al stomego e cura la exp(u)lsiom del ventre. E aromatiça el stomego e remuove el vomito.

[2] F Mesue volg., XIV (tosc.): et se fusse per la materia che si dovea cacciare fuori, e non si cacciò, ma è conculcata et infracida la cura e la expulsione di quella materia, con fare prima quelle chose che aguaglino et apparecchino la materia a uscire del corpo. || Mesue, Opera [c. 22r].

[3] F Mesue volg., XIV (tosc.): Olio di ciriege vale [[...]] alla expulsione della pietra nelle reni et nella vescica. || Mesue, Opera [c. 100r].

- Fig.

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 14, pag. 264.19: E primo dico che significano queste dilatate falde de fiamma. Respondoti in breve. Queste sono le expulsione diaboliche le quale moveno li omini potenti contra Dio con parole e cum facti, con ardore e con fiama de ira e de superbia.

[u.r. 07.04.2009]