ÈSTASI s.f./s.m.

0.1 estasi, estasia, estasìa, estasym, extasi, extasim, extasis, extaxia.

0.2 Lat. eccl. extasis (Nocentini s.v. estasi).

0.3 Elucidario, XIV in. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.); Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.7 1 [Relig.] Esperienza spirituale, stato mistico, di estraniazione dal mondo sensibile nella contemplazione di Dio e delle cose celesti; rapimento divino. 1.1 Masch. 2 [Med.] Improvvisa perdita di coscienza per difetto respiratorio o circolatorio.

0.8 Milena Piermaria 07.11.2006.

1 [Relig.] Esperienza spirituale, stato mistico, di estraniazione dal mondo sensibile nella contemplazione di Dio e delle cose celesti; rapimento divino.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 71a, pag. 105.19: Quent dormire fo quello? .Sancto Ambroxio dixe ke 'l dormire fo una extaxia, zoè a dire ke lo spirito de Adam fo ravido in paradixo...

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 19 (beta).120, pag. 286vadomi trasformando / di radii circundato; / con giubilo cantando, / so' in estasi alevato: / racto son via andato, / del mondo mi partisco.

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 2, pag. 3, col. 22.6: Ogni virtù è virtù e gratia: ma ogni gratia non è gratia e virtù. Onde spirito di prophetia, revelationi, visioni, rapti, iubili e estasi sono gratie: ma non sono virtù.

[4] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 14, pag. 78.21: E mentre che gli famigliari della casa apparecchiavano per disinare, orando s. Piero, fu rapito in estasi, e vidde lo cielo aperto, e parvegli calare dal cielo uno lenzuolo...

[5] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 15, 82-93, pag. 356.4: mi parve in una visione Estatica; cioè quando la mente non è alienata da stupore; ma è sì legata ad alcuna revelazione et occupatasi tutta, che niuna altra più intende, nè niuna potenzia adopera; e dicesi da estasi, che è elevamento di mente da ogni operazione, et apponimento ad alcuno singulare pensieri...

[6] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 15, 115-126, pag. 358.36: questo è essere in estasi, quando l'omo dà lo pensieri suo sopra una cosa tutto, sicchè niuna altra cosa sente di fora...

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 26, S. Basilio, vol. 1, pag. 238.2: Ché, essendo il detto Effrem ratto in estasi, vidde una colonna di fuoco lo cui capo toccava il cielo...

[8] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 44.3, pag. 394: Issacàr alte le braccia incrocicchia / con tal fervor, che par che si dilinqua / in estasi, che tutto si torticchia, / pregando 'l buon Iesù che nol relinqua, / e co' le man la bocca e 'l petto picchia.

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 3, pag. 117.29: Ma quando Pero fu departì de l'angelo e levao in extasi, insando for de sì montà de sovra de sì.

[10] Gl Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 118.6: quando Deo fece Eva, allora mese uno forte sompno nel dicto Adamo. Ma più tosto fo extasim che sompno et è tanto a dire extasis quanto excessione de mente, quando l'omo esse de ssì.

1.1 Masch.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 10, pag. 89v.23: Nel principio di questo excellentissimo stato si ghustano con mirabile divina dulcedine excessivi fervori e amorose lachryme e dilectosi languiri e le suavi alienationi e le gioconde abstractioni e gli innamorati extasi e i copiosi iubili e gl' inconsiderabili rapti e le investigabili alterationi e le secrete revelationi e le superne visioni e le beatissime manifestationi.

2 [Med.] Improvvisa perdita di coscienza per difetto respiratorio o circolatorio.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 332.7: E però tutto il corpo si dispone, e la immaginazione s'informa secondo quella cotale passione che 'l cuore sostiene; la quale alcuna volta è sì grande, che l'uomo affoga e muore. Onde non pure dormendo ha il quore questa passione, ma ancora vegghiando e essendo desta la persona, ha il quore tale difetto: il quale alcuni chiamano difetto di quore, altri isfinimenti, e altri l'appellano sincopim o vero extasim.

[u.r. 31.07.2022]