FÀMULO s.m.

0.1 famuli, famulo.

0.2 DEI s.v. famulo (lat. famulus).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Disticha Catonis venez., XIII.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.).

0.7 1 Chi si mette a disposizione di qno con totale dedizione; servo. 1.1 Persona addetta a mansioni o servizi domestici, in posizione di dipendenza. 2 Chi è in totale dipendenza da un proprietario, schiavo.

0.8 Fabio Romanini 15.11.2006.

1 Chi si mette a disposizione di qno con totale dedizione; servo.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 4, pag. 81.5: Adunque, carissimo Frate mio, te e me e famuli tutti altri di Iesu Cristo prego, rechero, come e quanto posso inn onni guiza, che piacci' a noi de fatto seculo longiare e esser e apparere religiosi.

[2] Esopo ven., XIV, cap. 63, pag. 64.6: Né non vale raxon né drito che abia alcuno, ché cossì perisse la raxon come lo torto: e spessamente piutosto e li rampinadori e li crudelli famuli e li ministri dele felonie si piaxe e ha luogo apresso lo tirampno.

[3] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 4, 1.5, pag. 46: la frequente nostra preghiera a tene / riceve, Signor mio, senza tardare, / e noi, famuli tuoi, quai le catene / de' peccati costretti ci fan stare, / di tuo pietà la gran misericordia / assolva senza aver con noi discordia!

1.1 Persona addetta a mansioni o servizi domestici, in posizione di dipendenza.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 304.13: e longo tempo li durao amalança de tucte lebre, ke molte fiate pregava li famuli soi ke llo occidessero per le molte piage, oi lo lassassero occidere ad esso medesmo.

2 Chi è in totale dipendenza da un proprietario, schiavo.

[1] Disticha Catonis venez., XIII, L. 4, dist. 44, pag. 84.22: Quando tu averàs conprado li p(ro)prij servi en lo marcado, e qe tu li diges famuli, inpermordeçò seate recordamento, q' ili è omini.

[u.r. 14.12.2017]